23 mar 2016

Dolore per tutti!..


...nell'icapacità di interpretare una costruttiva politica estera

di vincenzo cacopardo

Non si può e non si deve in questo momento poter giustificare qualsiasi atto terroristico, tuttavia resta evidente l'ansia che pervade il mondo intero per l' illogica incapacità di saper interpretare una politica estera che possa offrire maggiore sicurezza alla convivenza tra i popoli. Gli atti terroristici all'aeroporto e in metro nella città di Bruxelles, con urla in arabo raffiche di mitra ed esplosioni.. era nell'aria dopo la cattura di Salah Abdeslam,( il terrorista belga di origini marocchine che aveva condotto gli attacchi terroristici del 13 novembre a Parigi ) non è difficile poter pensare che, per paura che Salah potesse rilevare le mosse eversive, i terroristi si siano mossi prima del tempo.

Ma al di là delle strategie,cui noi non possiamo fornire alcun pensiero, un dato di fatto rimane evidente: Questi terroristi sembrano potersi muovere con assoluta libertà! Se oltre a colpire la stazione metropolitana di Maelbeek hanno.. allo stesso modo.. preso di mira quella che porta il nome di Schuman...il messaggio appare chiaro: Sappiamo che Schuman fu un padre fondatore e parte attiva di quella prima Europa dei 5 dell'acciaio e del carbone..Un messaggio che sembrerebbe rivolto verso quell'Europa che negli ultimi anni non si è mossa in modo appropriato verso un oriente disagiato affrontando le questioni col solo uso delle bombe.Ma dopo quest'ultimo infido attentato che ha coinvolto cittadini innocenti viene da domandarsi se vi siano colpe e responsabilità da imputare all'uno o all'altro.. tali da escludere a priori il bisogno di mettere un punto fermo su ciò che sta investendo l'intero mondo.
C'è chi pensa che l'attacco dello stato islamico non può avere alcun motivo di essere giustificato, ma c'è anche chi afferma che una certa Europa se la sia cercata. Un pensiero che spacca in due l'opinione internazionale. Ma sarebbe oltremodo inutile porsi nell'una o nell'altra posizione ...poichè in tutto ciò non potrà mai esservi una certezza assoluta, ma sempre tanti errori. Le scene a cui si è assistito in questo gravissimo atto di terrore non paiono tanto dissimili da quelle che di continuo ci arrivano dalla Siria o dall'Iraq o dalla Libia: L'Isis intende combattere in Europa con la stessa crudeltà con cui combatte in Medioriente ...e questa Europa assai fragile ed insicura non sembra averlo capito. Sono..infatti.. in tanti che oggi si chiedono come sia possibile che in un momento in cui l'attenzione avrebbe dovuto essere alta... possa essere stato colpito uno scalo internazionale e la metropolitana di una città.. patria della politica Europea. 
Tutto l'Oriente appare infiammato e persino il continente asiatico. Alle problematiche della Libia e l'Iraq..si aggiungono i possibili conflitti fra le due Coree..quella del Pakistan..quella della Siria..quella perenne di Israele contro i palestinesi.. etc. Resta di sicuro un quadro inquietante che pare aspettare solo la scintilla per esplodere in una serie di conflitti che insieme potrebbero divenire apocalittici. Possiamo di sicuro affermare che la politica europea assieme a quella americana non hanno saputo per niente affrontare preventivamente questa lunga serie di problematiche, mostrandosi solo capaci di fomentarle.
Le primavere arabe hanno generato una spinta in più sulla nascita di altri guerriglieri e sappiamo anche che gli Stati Uniti hanno commesso molti errori su questi delicati argomenti di carattere bellico..come il fatto che abbiano armato i ribelli al “regime” di Assad. Sembrerebbe che lo stesso “califfato”, ossia lo “Stato Islamico” – continui a combattere con armi e mezzi forniti dagli stessi Stati Uniti. Come siano arrivate queste armi in mano ai terroristi sembrerebbe restare ancora poco chiaro!
La questione Siria, (con Assad che sembrerebbe reprimere con forza e col sangue ogni ribellione al suo regime)... pare sia sempre stata proposta come motivazione da parte di Washington per poter agire anche in forza dei finanziamenti forniti dai regni sauditi. Ma l'idea di rovesciare in tal modo regimi.. (per nulla limitrofi e di pertinenza americana).. ha generato solo un odio perpetuo ormai quasi difficile da coprire. In più sia l'Europa che l'America non hanno mai dato conto al richiamo della Russia contro la condanna del regime siriano...ed oggi anche la Turchia provoca i suoi problemi al confine.

Dopo le stragi di Parigi sembrava essersi risvegliata l'accortezza di tener conto dell'importanza di una strategia comune condivisa con Putin anche attraverso i servizi segreti di tutte le forze in campo. Una strategia che avrebbe permesso all'intelligence di operare con più efficacia e consapevolezza contro gli efferati terroristi dell'ISIS. Tutto rimaneva prevedibile e scontato ed è talmente impensabile rendersi conto di come la politica estera europea.. unita a quella americana.. abbiano potuto commettere simili errori non avendo saputo leggere in lungimiranza ciò che qualunque singolo cittadino avrebbe potuto intuire ed il cui conto salato tutti stiamo pagando...Solo oggi dopo tanto sangue versato ..si parla di una intelligence europea!

La lunga serie di attacchi aerei susseguitesi nelle aree conquistate dai guerriglieri dell'Isis sembrano..poi.. continuare a generare tanta morte di innocenti..poichè le forze francesi.. con l'intervento anche della Russia.. si sono viste condizionate con reazioni ed attacchi poco produttivi. In questo quadro la posizione del governo Italiano rimane ancora la migliore. Oggi si continua a bombardare..quasi condizionati.. senza risolvere il nodo del problema e coinvolgendo tanti innocenti che hanno la sventura di vivere in quei Paesi martoriati. Ma se un vero condizionamento vi è... questo si ravvisa tristemente sull'imposizione di una forza distruttiva che sembra quasi aver lasciato campo libero alla prova di nuovi armamenti sofisticati da dover collaudare per un futuro nuovo mercato.

Tutto ciò non potrà mai vedersi separato da un coinvolgimento che vede guerre e bombardamenti continui in gran parte del medio oriente e sembianze di serenità in buona parte dell'occidente.. tali da far apparire ciò in una particolare dicotomia con il risultato di non percepire a fondo che nel mondo intero (come anche in una più piccola realtà di una nazionale), non sia mai possibile poter star bene quando l'altra metà vive nella povertà e sotto il fuoco ed il terrore dei bombardamenti.  

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