25 mar 2016

Integralismo islamico :Quando tra il vivere ed il morire non esiste differenza


di vincenzo cacopardo

Berlusconi ritiene che siamo in guerra, e non è il solo ad affermarlo. Secondo il Cavaliere l'Italia e l'Europa devono fare la propria parte intervenendo militarmente. Il leader di Forza Italia scorge nell'atteggiamento del premier Renzi ingiustificati motivi, affermando che quello di non prendere iniziative in proposito è sbagliato..ma giustificato solo dal fatto che Renzi non sembra avere influenza alcuna sulle decisioni in seno all'Europa. Berlusconi teme che lo Stato islamico possa arrivare a colpirci in ogni luogo e la necessità di difendersi con decisione resta, oltre che doverosa, sicuramente legittima.

Se da tempo non si è riusciti a costituire una organizzazione sotto la guida dell'Onu su ciò che riguarda l'esodo verso i nostri Paesi(istituzione che da tempo avrebbe dovuto sostenere direttamente tali problematiche) appare più difficoltosa la possibilità di costituire insieme agli altri Paesi dell'unione, con l'impegno degli Stati Uniti, la Russia e l'Arabia Saudita", una coalizione capace di organizzare un intervento militare serio, risolutivo e senza conseguenze. Tuttavia se con un'azione militare deve essere necessario estirpare l'azione dell'isis alla sua base, può anche essere vero il contrario. Se l'Italia oggi ha rischiato poco è proprio perchè si è mossa meno degli altri su azioni di bombardamento verso i paesi dell'oriente più caldi. Un'azione militare contro l'Isis, non pare per nulla possibile con la sola forza delle armi. Occorreva già da tempo una particolare diplomazia coordinata con i Paesi e le massime istituzioni mondiali. Oggi questo è il messaggio e la strada che indica lo stesso Putin rivolto alle Nazioni Unite che definisce miopi le scelte dell'Occidente.

Non so se si ha la percezione esatta di ciò che oggi sta accadendo e non so nemmeno se in tanti si rendano conto di come questi ultimi avvenimenti in Medio oriente stiano di conseguenza cambiando il ritmo e la cadenza della stessa società occidentale. Sta di fatto che siamo tutti a rischio e dentro ad un pericolosissimo momento storico dove ogni integrazione sociale sembra rimanere assai lontana o quasi inverosimile.

Le azioni dei terroristi invitano ad una riflessione scorgendo la totale differenza che costoro hanno della vita e della morte rispetto a noi: Per gran parte degli integralisti islamici che propugnano la jihâd, non esiste un confine tra morte e vita. Un principio insito in loro e che li rende, oltre che più forti e meno interessati alla vita terrena, del tutto insensibili al dolore altrui. Quello che scaturisce è quindi una sorta di lotta impari contro la quale ogni guerra rimane inutile! Se a questo aggiungiamo che in tanti terroristi ormai sembrano nascosti ed inseriti nei paesi europei, le parole di Berlusconi verso la guerra risultano futili..poichè ogni azione di forza non farebbe che ingigantire reazioni terroristiche a catena.

Quale potrà quindi essere la strada più costruttiva, malgrado ogni difficoltà nel percorrerla? Difficile operarla.. ma meno ardua ricercarla attraverso l'immedesimazione più profonda di un impegno verso la diplomazia che guardi al riassetto di tutta l'area infuocata del medio oriente con la collaborazione di ognuno.. anche per l'aspetto riguardante il fenomeno dell'immigrazione. Nel passato le comunità orientali hanno alternato momenti di convivenza più o meno stabili a periodi di forte contrapposizione e questo è avvenuto persino in funzione del mutare delle differenti condizioni politiche.

Mi domando quindi se per disarmare il conflitto religioso tra sunniti e sciiti sia necessario privarlo della sua componente politica..e quanto in realtà possa influire questa componente politica! Se.. in tal modo..si possa rinunciare a quell’identificazione tra la sfera secolare religiosa e quella dell’Islam politico. Bisogna forse partire da qui per comprendere più a fondo al di là di ogni operazione a difesa di uno stato islamico efferato e sanguinario che interpreta il Corano nel modo peggiore ..come per noi alcuni riferimenti della Bibbia poco edificanti e non rispettosi della vita umana differenti da quelli dell'evangelizzazione promossa da Cristo.






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