La
vecchia contrapposizione dialettica destra- sinistra..sembra oggi del tutto soppiantata da logiche primarie di maggiore importanza come quella nord-sud che
continua ad incidere sullo sviluppo dell'intero nostro Paese
di vincenzo cacopardo
Se
è vero che il premier Renzi si preoccupa in prima persona di
intervenire per la formazione della giunta della sua amata
Firenze..è anche vero che non si è mai davvero preoccupato di
intervenire a favore di un Sud ridotto ormai al lumicino. Il suo
pensare
in modo continuo alla città di cui è stato sindaco prima
dell'arrivo a palazzo Chigi è stato più volte sottolineato da
questo Forum. Il passaggio della poltrona al fedele Nardella, nella
qualità di nuovo primo cittadino, dimostra il particolare
attaccamento alla sua città al punto di voler coordinare una super
giunta con tutti i fedelissimi.
Dopo
il vertice da lui voluto in presenza del sottosegretario Luca Lotti
e
Marco
Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e fidatissimo consigliere di
Renzi, sembra si sia stabilita l'entità delle opere da mettere presto in
cantiere per la amata città di Firenze ..(oltre all'aeroporto con la nuova pista..la tav.. e la
linea tranviaria) con costi che superano i 230 milioni di euro di cui
il governo ne ha già stanziati 100...altre opere da studiare.
Insomma..tutto si fa per la sua città mentre a sud il paese si
spegne definitivamente...Sappiamo da tempo quali colpe ha avuto una
certa politica locale nel territorio meridionale, ma rimane di tutta
evidenza l'indifferenza di un governo tutto proiettato verso la
Toscana ed il Nord.
Viene da domandarsi..come può ancora un Sud apprezzare la politica di un premier tanto distaccato!..D'altra parte ..come
si può pensare che un toscano così saccente come il nostro sindaco
d'Italia possa davvero interessarsi alle problematiche del Sud?. Come
potrebbe mai capirle quando rimane rinchiuso nella ristretta visione
della sua regione circondandosi dell'entourages dei suoi adepti
conosciuti durante la permanenza nel palazzo comunale della sua amata
Firenze? Per lui la Toscana rimane la vera regione sulla quale far
crescere l'intero Paese..senza percepire l'importanza di un serio
problema che investe una enorme parte della nostra penisola e che
potrebbe farla sprofondare trascinandosi appresso le bellezze di
tutte le altre regioni più stabili e forti...Ragione per la quale
riesce davvero più comprensibile definirlo “sindaco d'Italia” e
non un vero premier statista.
Le
problematiche del mezzogiorno sono state appena sfiorate e mai poste
con cura sul tavolo di lavoro del Capo del governo..sia per la totale
mancanza di idee in proposito ..sia perchè sono state viste come un
pesante fardello che era meglio mettere da parte privilegiando il
vari bonus che avrebbero portato molti più consensi.
Sarebbe..
al contrario..
indispensabile un progetto Nazionale, anche con il coinvolgimento di
una Comunità europea che guardi con lungimiranza e con logica..
nella sostanziale congruenza delle infrastrutture inerenti per un
progetto di sviluppo diversificato nelle aree del Sud.
L'italia
non è Firenze!..E questi fatti restano una prova provata del forte
provincialismo che avvolge una figura politica arrivista ed
arrampicatrice come Renzi.. tanto acclamata per la sua loquace
parlantina.
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