29 mar 2016

Incedere ristretto e provinciale di un sindaco d'Italia


La vecchia contrapposizione dialettica destra- sinistra..sembra oggi del tutto soppiantata da logiche primarie di maggiore importanza come quella nord-sud che continua ad incidere sullo sviluppo dell'intero nostro Paese
di vincenzo cacopardo

Se è vero che il premier Renzi si preoccupa in prima persona di intervenire per la formazione della giunta della sua amata Firenze..è anche vero che non si è mai davvero preoccupato di intervenire a favore di un Sud ridotto ormai al lumicino. Il suo pensare in modo continuo alla città di cui è stato sindaco prima dell'arrivo a palazzo Chigi è stato più volte sottolineato da questo Forum. Il passaggio della poltrona al fedele Nardella, nella qualità di nuovo primo cittadino, dimostra il particolare attaccamento alla sua città al punto di voler coordinare una super giunta con tutti i fedelissimi.

Dopo il vertice da lui voluto in presenza del sottosegretario Luca Lotti e Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e fidatissimo consigliere di Renzi, sembra si sia stabilita l'entità delle opere da mettere presto in cantiere per la amata città di Firenze ..(oltre all'aeroporto con la nuova pista..la tav.. e la linea tranviaria) con costi che superano i 230 milioni di euro di cui il governo ne ha già stanziati 100...altre opere da studiare. Insomma..tutto si fa per la sua città mentre a sud il paese si spegne definitivamente...Sappiamo da tempo quali colpe ha avuto una certa politica locale nel territorio meridionale, ma rimane di tutta evidenza l'indifferenza di un governo tutto proiettato verso la Toscana ed il Nord.

Viene da domandarsi..come può ancora un Sud apprezzare la politica di un premier tanto distaccato!..D'altra parte ..come si può pensare che un toscano così saccente come il nostro sindaco d'Italia possa davvero interessarsi alle problematiche del Sud?. Come potrebbe mai capirle quando rimane rinchiuso nella ristretta visione della sua regione circondandosi dell'entourages dei suoi adepti conosciuti durante la permanenza nel palazzo comunale della sua amata Firenze? Per lui la Toscana rimane la vera regione sulla quale far crescere l'intero Paese..senza percepire l'importanza di un serio problema che investe una enorme parte della nostra penisola e che potrebbe farla sprofondare trascinandosi appresso le bellezze di tutte le altre regioni più stabili e forti...Ragione per la quale riesce davvero più comprensibile definirlo “sindaco d'Italia” e non un vero premier statista.

Le problematiche del mezzogiorno sono state appena sfiorate e mai poste con cura sul tavolo di lavoro del Capo del governo..sia per la totale mancanza di idee in proposito ..sia perchè sono state viste come un pesante fardello che era meglio mettere da parte privilegiando il vari bonus che avrebbero portato molti più consensi. Sarebbe.. al contrario.. indispensabile un progetto Nazionale, anche con il coinvolgimento di una Comunità europea che guardi con lungimiranza e con logica.. nella sostanziale congruenza delle infrastrutture inerenti per un progetto di sviluppo diversificato nelle aree del Sud.

L'italia non è Firenze!..E questi fatti restano una prova provata del forte provincialismo che avvolge una figura politica arrivista ed arrampicatrice come Renzi.. tanto acclamata per la sua loquace parlantina.


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