25 mar 2016

Virginia Raggi difende il bene primario


Dal PD risuonano i tamburi dell'incompetenza
di vincenzo cacopardo
E ti pareva non potesse essere così!!
E' bastato che la candidata del Movimento 5Stelle Raggi accennasse ai microfoni di SkyTg24 sui provvedimenti che avrebbe preso attraverso il possibile ricambio ai vertici dell'Acea ed il metodo secondo il quale una tale azienda possa trarre utili, per scatenare un autentica bagarre! Non è mancata la reazione da parte degli altri partiti sulla possibilità di andare a toccare la società ( la municipalizzata che gestisce a Roma acqua, energia e gas che chiude un bilancio con 50 ml di utili) scatenando un autentica bufera contro la neo candidata....Come se una candidata di qualsiasi Partito non fosse in grado si esprimere una propria idea in proposito ad una azienda sotto l'amministrazione capitolina che lei stessa avrebbe diritto di controllare...

La Raggi non è d'accordo con alcuni principi che stabiliscono i profitti sull'acqua ritenendo, al di là dell' utile riportato dall'Azienda, che la tipologia di gestione è in netto contrasto con il risultato del referendum del 2011..Per la candidata dei 5 Stelle...insomma ..è davvero improprio che con un bene essenziale come l'acqua si debbano trarre profitti! E' inopportuno trarre utili a spese dei cittadini quando il bilancio potrebbe chiudersi con meno utili..non mancando però di proporre investimenti sulle reti. Tutto ciò anche a conoscenza che la società, pur avendo una maggioranza capitolina, ha una buona percentuale di azionariato pubblico..

Sembra che le sue parole abbiano sconvolto gli altri candidati ed una certa politica sussistente nel territorio..arrecando anche pesanti conseguenze sul titolo in Borsa e conducendo la candidata Raggi nel mirino del maggior Partito del Paese: il PD, infatti, non ha mancato di denunciarla come una sprovveduta.. Queste le parole del senatore Esposito..che in proposito ha chiesto persino l'intervento della Consob: "Le dichiarazioni di Virginia Raggi su Acea sono una strabiliante dimostrazione, nel migliore dei casi, di incapacità personale e della maniera pressapochista con cui i 5Stelle pensano di gestire il bene pubblico”. Si è successivamente ripetuta una reazione a catena di interventi tra cui Orfini e Ranucci che ha persino chiesto l'intervento dell'Antitrust. Infine il candidato Giachetti che definisce i 5Stelle dilettanti allo sbaraglio.

Virginia Raggi si difende assicurando che sarà difficile fare passi indietro in proposito a ciò che si vuole proporre e sottolineando come gli attacchi inferti su ogni proposta operata dal suo Movimento viene costantemente presa di mira attraverso reazioni pretestuose che manifestano l'evidenza di aver ricevuto un duro colpo, ma sono sicuramente la dimostrazione chiara di come i 5 Stelle stiano orgogliosamente dalla parte dei cittadini romani.

Ora... se la visione sistemica attuale potrebbe dare ragione ai Giachetti ed Orfini di turno (che parlano di possibile pericolo pubblico, ma che non si preoccupano di speculare sul bene pubblico) bisogna anche capire che l'azione di rinnovamento portata dai 5Stelle si fonda proprio sul contrasto alla base di tale sistema che pretende di premiare persino gli interessi ed il guadagno in borsa su titoli che includono beni particolari e specifici per la società (che già si è espressa attraverso un referendum) e sui quali non si dovrebbe contemplare alcuna speculazione.

Una lettura più profonda dovrebbe lasciare intravvedere due posizioni politiche al di là di ogni interesse o speculazione.. tra quello che fino ad oggi ha rappresentato un sistema..e quello che vorrebbe rappresentare un diverso sistema futuro. Ma non v'è dubbio che in questa lotta di posizioni la Raggi esprime il suo progetto a difesa di un bene supremo.   


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