5 apr 2016

La vera sfiducia sarà quella dettata dal referendum


Il referendum sulle riforme costituzionali, se davvero compreso dai cittadini, potrà essere il vero atto di sfiducia per un governo che naviga nelle continue anomalie. 
di vincenzo cacopardo

Al di là delle intercettazioni telefoniche tra l'ex ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi e il compagno Gianluca Gemelli (attivo nel settore petrolifero)..che ha visto la ministra già dimettersi, la mozione di sfiducia proposta dal movimento 5Stelle al Senato non sembra al momento opportuna. Non certamente perchè si possa apprezzare l'operato di un simile governo, ma perchè, se non passasse (come sembra certo) potrebbe sortire un ulteriore effetto contrario...esaltando ancora di più la figura del premier e quella della Boschi.

I 5Stelle definiscono con questi termini gli ultimi avvenimenti del governo «Un comitato d'affari incompatibile con il suo incarico e un premier dalla condotta gravemente omissiva». Se così è ..sarà la magistratura a trovarne le risposte ed il popolo a giudicarne la politica al momento delle elezioni. Può essere apprezzabile la lotta di contrasto messa su dal movimento di Grillo, ma potrebbe essere di certo suicida il ricorso continuo alle dimissioni della Boschi.. quando non si non si hanno prove certe di un suo comportamento conflittuale circa l'immissione dell'emendamento tanto discusso. E' importante prima capire esattamente se tutto ciò è stato fatto per garantire l'economia del Paese e di un territorio.. o per gli interessi delle compagnie petrolifere e di società legate a soggetti in rapporti personali con membri dell'esecutivo...Insomma..quanto di privatistico ha veramente invaso la sfera pubblica. Occorre comprendere come affermano con fin troppo ardore i 5Stelle se “alla luce dei fatti emersi, la situazione soggettiva del presidente del Consiglio e di altri ministri, risulta davvero incompatibile con la delicatezza degli incarichi ricoperti”.

Sul piano prettamente politico questo governo pare arrancare già da tempo..per quanto riguarda l'economia sembra sgonfiarsi giorno per giorno in quella convinzione accompagnata dalla propaganda promossa costantemente dal Premier saccente..Di certo i troppi legami di parentela con certi ambienti fiorentini della finanza della Boschi e di Renzi pongono sempre più dubbi sull'opportunità della loro figura in seno ad un governo più corretto.

Per quanto riguarda il voto di fiducia..sarebbe più realistico scordarsi l'idea che i malpancisti della sinistra ed altri componenti dell'area di destra, possano votare contro Renzi per due ovvie ragioni: L'una quella dell'interesse stesso di mantenere la propria poltrona per ben due anni ancora, l'altra.. poiché non esiste per loro all'orizzonte prova certa di un'alternativa politica convincente. In questa avvilita realtà la vera possibilità di scalzare il governo è quella supportata dal loro stesso "falso cambiamento" attraverso il referendum per le riforme costituzionali.


E' in quella direzione che bisogna spingersi!..Se il popolo riuscirà a comprendere il contenuto vero di tali riforme, se si accorgerà di quanto verrà limitato il campo di una vera democrazia in favore di chi dall'alto potrà facilmente governare con ricchi premi di maggioranza ed in forza di risorse sostenute dai soliti poteri forti... senza un vero controllo Parlamentare, allora la politica potrà ricominciare a realizzare quel "vero cambiamento". Allo stato attuale..quello proposto dal sindaco d'Italia Renzi appare come un pericolosissimo falso rinnovamento.  

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