Il
premier sa bene quanto dividere possa creare uno spazio sicuro sul
quale inserirsi e collocarsi con forza.
di vincenzo cacopardo
Nelle
intercettazioni telefoniche tra la Guidi e Gemelli si parla di un
sistema che avrebbe nei suoi uomini più esposti lo stesso Gemelli,
Paolo Quinto ( capo segreteria di Anna Finocchiaro), Nicola Colicchi
(ex rappresentante della Compagnia delle opere) e Valter Pastena
(consulente del Mise)..In una delle telefonate si sente l'ex ministro
dello Sviluppo Economico parlare di
Carlo Padoan.
Una figura che , secondo la Guidi, sarebbe stata messa a capo del
Ministero dell'Economia da "quel quartierino". La ministra
insiste sfogandosi ed asserendo che lo stesso quartierino lo ha messo
lì... per fare un favore a Renzi,
perché Pier Carlo è bravo...". Sono parole poco opportune che.. al
di là di ogni ipotesi di conflitto.. denotano comunque un certa insofferenza ed uno sfogo verso un
metodo adottato dal governo nel quale la stessa ministra era inserita.
Con
la frase di comodo: “oggi ci si dimette” il presidente del
consiglio pensa di poter archiviare facilmente la questione assai
spinosa e delicata..evitando in tutti i modi di entrarvi nel merito.
Una questione che giorno dopo giorno rivela novità e contorni poco
chiari. La comunicazione studiata del primo ministro non si inoltra nella
difficoltà di dover trasmettere nel merito tale questione come ogni
altra che coinvolge lui o il suo governo. Quando, come più volte
accaduto, il governo si trova invischiato in problemi di possibili
conflitti politici o questioni più scottanti, il premier evita di
entrarvi nel merito ed usa frasi ad effetto per contrattaccare.Un
chiaro
metodo di contrattaccare quando lo attaccano.. in tal modo mettendo a
tacere ogni sgradita critica verso il suo governo ed allo stesso modo
di reggere le fila del comando all'interno del suo partito di
maggioranza.
Un
metodo che gli frutta.. poiché una gran parte della popolazione che
ignora il particolare fatto di turno..continuerà sempre ad ignorarlo.. soffermandosi con più attenzione sui suoi vivaci slogan ad effetto che
producono maggiore interesse verso i tanti che non hanno voglia di
approfondire.
Come diverse volte affermato in questo mio blog già da quasi due
anni..Renzi è una figura che non potrà mai aggregare una Nazione..è
un ottimo comunicatore di parte..ma non un giusto statista capace di
unire una Nazione...e mai come oggi il nostro Paese avrebbe bisogno
di unirsi per trarre maggior forza!Occorre maggior umiltà e rispetto e meno supponenza!..
Uno
degli effetti odierni più evidenti del Premier è quello di non
lavorare mai per aggregare, ma solo per dividere! Le
sue paiono posizioni e contrasti ricercati volutamente ..Renzi tende
a dividere per ricavarsi uno spazio sicuro..Una politica aggregante
ratifica l'utile fine..spesso ricavato dall'annessione dei principi
di base, il quale risulta fondamentale anche per la definizione di
una governabilità...e ciò rimane in netto contrasto con chi.. come
lui..tende a dividere e definire spazi al fine di ricavarsi una
propria immagine. Il
premier sa bene quanto dividere possa creare uno spazio sicuro sul
quale inserirsi e collocarsi con forza. Il nostro Paese, al
contrario, avrebbe maggior necessità di ricercare percorsi nuovi
attraverso l'uso di una politica meno litigiosa e
contrastante..portata avanti con maggiore rispetto nei confronti di
una popolazione che soffre. I suoi sono percorsi legati a quella
deleteria politica bipolare che non potrà mai rendere onore ed un buon risultato all'ordinamento ed alla stessa società.
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