2 apr 2016

L'illusione di una possibile caduta del governo..

di vincenzo cacopardo

Ancora una volta.. pare azzardato buttarla sulle dimissioni della Boschi!

Non tanto perchè.. per opportunità politica sarebbe oltremodo evidente che si facesse da parte, ma perchè fino ad adesso non sembrano sussistere chiari e dettagliati conflitti. Continuando a perseguitarla su questi argomenti senza prove certe sui suoi interessi ..non si farà che darle altra forza di immagine per farla assurgere come una "diva" della politica!

Bisogna che tutti coloro che percepiscono davvero il senso del cambiamento riescano a comprendere che il governo Renzi non cade e non cadrà fino alla fine del suo mandato!.. Non perchè non si desidererebbe, ma perchè questo è il volere delle forze economiche finanziarie in mano alle lobbyes che lo sostengono. Le stesse che oggi dettano il percorso di una politica sottomessa alla loro arroganza.. e ciò solo per colpa della stessa politica debole che in questi anni ha permesso l'egemonia degli stessi poteri forti. Pensare che si possa far cadere un governo per qualche superficialità di una ministra, sicuramente rea di aver aiutato il suo compagno, ..è cosa assai debole nel gioco di interessi ben superiori che oggi invadono la nostra Nazione nel contesto europeo!

Ma andiamo a i fatti di questi ultimi giorni che hanno messo in serio imbarazzo l'intero governo e dai quali il furbo premier ne è uscito con una convenzionale frase a suo favore “ oggi..con noi.. ci si dimette” che fa tanto pensare a certe battutine tipiche dei saputelli..

In breve pare che i fatti si siano svolti in tal modo: A Ottobre del 2014..dopo un dibattito nelle commissione Ambiente della Camera durato ore il deputato Realacci dichiara un emendamento inammissibile per estraneità di materia: Si trattava di una misura che inserisce le opere relative al trasporto e allo stoccaggio di idrocarburi. Realacci ricorda che la misura inserita nell'emendamento gli sembrò francamente poco chiara. Successivamente..a dicembre del 2014 la ormai ormai conosciuta.. telefonata della Guidi con il compagno. Nel 2015..mentre in commissione Bilancio al Senato si discute della legge di Stabilità, i rappresentanti del governo, presentano un emendamento, perfezionato con un ulteriore sub emendamento. Il testo viene approvato in commissione per poi essere discusso in aula. Ma come ormai tutti sappiamo..l'emendamento viene inserito nell'intero testo della Stabilità trasformatosi in un maxi emendamento..tra l'altro votato in Senato attraverso le consueta fiducia. ..In teoria tutto normale poiché l'emendamentoi trattava di una misura che inserisce opere relative al trasporto e allo stoccaggio di idrocarburi tra le infrastrutture alle quali si applicano procedure autorizzate in deroga...Ma rimane tuttavia politicamente imbarazzante agli occhi di tutti il dialogo avvenuto al telefono tra la ministra Guidi ed il suo compagno che denota inoltre un interesse personale che genera un ben visibile conflitto di interessi.

Se entra in scena Maria Elena Boschi è per il fatto che il maxi emendamento per prassi viene predisposto dal ministro per i Rapporti per il Parlamento, su cui ricade la responsabilità del testo e degli emendamenti inseriti.. Trattandosi di Stabilità, poi, una valutazione spetta anche al ministero dell'Economia e alla Ragioneria generale. Ma non si può di certo escludere che Tempa Rossa sia un progetto strategico per il Paese che prevede molti occupati nel Mezzogiorno e che il provvedimento sia stato inserito soprattutto per scopi di interesse economico e occupazionale.


Quali possono essere davvero questi interessi? Vi sono altri interessi che toccano le sfere personali? Sarà solo la magistratura a dirimere la faccenda ove vi fossero da parte della Boschi prove di interesse o eventuali conflitti, ma come già ripetuto diverse volte in questo blog, l'attenzione sulla Boschi dovrebbe essere focalizzata maggiormente sulle sue sgradevoli e deleterie riforme costituzionali sostenute sicuramente dagli stessi poteri forti e che toglieranno al Paese ogni percezione di democrazia rendendo maggior forza alle figure governative.   

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