Inopportuna
autogratificazione di un premier sempre più teatrale e saccente
di vincenzo cacopardo
Con
la solita aria.. spocchiosa e convincente, il suo bel maglioncino blu per meglio ambientarsi tra i giovani presenti... il premier a Roma apre il
suo dibattito alla scuola di formazione del Pd. Una
discussione lunga ricca delle solite esternazioni messe in risalto
volutamente col comune tono che lo caratterizza ..Pareva di vedere
il Berlusconi di una volta con le certezze e la consapevolezza di
affermare costantemente l'unica verità sempre e solo assoluta .. rivestita dalla consueta comunicazione parziale. La sua
lezione è sembrata identica a quella di un professore che impartisce ai tanti presenti.. ormai più che altro ammirati da quella ricca loquacità e dalle opportune parole tendenti ad attrarre. Renzi si
ripete sugli stessi argomenti e come al solito è molto abile a
rigirare ogni frittata.
Parla
delle primarie asserendo che l' unico ad avere il coraggio a farle è il partito di cui è segretario..senza entrarvi nel merito. Entra sul tema dell'Europa dichiarando che per scegliere
il prossimo presidente della Commissione europea, come democratici
italiani, il suo Partito chiederà le primarie, inserendosi abilmente nelle
retorica della tecnocrazia, la quale non sa dove sta la relazione con la
gente. Continua parlando dell'Europa definendola totalmente
prigioniera della paura e sottolinendo l'unica verità della
giornata..( che ci sentiamo di approvare)..e cioè che l'Europa sembra essere ridotta solo a un
insieme di numeri, vincoli e parametri. Affronta il caso dei
M5s dedicandogli una battuta sull'importanza del blog e della rete,
per la semplicità di dare risposte, ricordando che bisogna comunque
essere pronti a prendersi delle responsabilità...Per il meridione pochissime parole..solo quella della difficile impresa di poter agire senza alcuna certezza di legalita'. Si inserisce poi in un complicato dialogo sulla superficialità e la semplificazione: due termini che appartengono di natura al suo modo di governare. E.. mano a mano ..autoesaltandosi nel dialogo.. aggiunge che il suo governo fa cose che lo rendono esultante ed allegro.
E così va ad aprire tutto un
discorso in favore dell'attività del "governare"..che governare è bello.. come operosità che
rende felici ed appagati.. non tenendo per nulla conto di un Paese
governato in modo alquanto approssimativo e sicuramente iniquo.
Questa fase del suo discorso pareva impressionare... non soltanto per la evidente presunzione..ma per la naturale insensibilità politica che vi si
scorge..ricca persino di una ipocrisia sopra ogni rispetto umano. Ma
abilmente riesce sempre a venirne fuori cambiando discorso ed
inserendosi in quello riguardante la durata del suo governo..Dichiara
di poter scadere
tra sette mesi col referendum.. o tra sette anni dopo il secondo
giro..Dipenderà chiaramente dall'esito del suddetto referendum sulle regole costituzionali.
Se
la prende con una certa stampa contraria e volendo apparire come una
vittima..li attacca asserendo che se loro vanno a cercare fantasmi,
lui (vero uomo della provvidenza) ha da cambiare l'Italia, non avendo tempo
da perdere per cercare fantasmi...(Fantasmi tra l'altro creati ad arte da lui attraverso la sua stessa bizzarra comunicazione). Tutte frasi e slogan studiati ad arte che
possono sicuramente attrarre quei giovani alla ricerca dei miti della
comunicazione, ma non certamente quelli che il premier stesso
denomina come gufi ( in realtà vere aquile poiché a miglior conoscenza
della realtà delle cose).
Un dibattito studiato
ad arte con battute e ritornelli che non possono di certo
infinocchiare i più attenti conoscitori della disciplina politica.
Renzi
o non Renzi..il fatto che questo governo non cascherà.. non salva di certo
l'opera sventurata verso la quale esso si muove. Questo è un falso
cambiamento ..non un vero rinnovamento!...Ed è sotto gli occhi di
tutti persino di coloro che di questo sistema beneficiano. Ci si
dovrebbe vergognare, invece di trovare continue giustificazioni di
comodo sugli ignobili avvenimenti.
Ascoltare
Renzi ad una scuola di formazione politica sul tema del compiacimento
governativo.. con tutto quello che sta succedendo... non è di certo ed in egual
modo gratificante per lo stesso Paese.
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