3 apr 2016

Scuola di formazione PD: troppa supponenza ..poca umiltà e sapienza!


Inopportuna autogratificazione di un premier sempre più teatrale e saccente

di vincenzo cacopardo
Con la solita aria.. spocchiosa e convincente, il suo bel maglioncino blu per meglio ambientarsi tra i giovani presenti... il premier a Roma apre il suo dibattito alla scuola di formazione del Pd. Una discussione lunga ricca delle solite esternazioni messe in risalto volutamente col comune tono che lo caratterizza ..Pareva di vedere il Berlusconi di una volta con le certezze e la consapevolezza di affermare costantemente l'unica verità sempre e solo assoluta .. rivestita  dalla consueta comunicazione parziale. La sua lezione è sembrata identica a quella di un professore che impartisce ai tanti presenti.. ormai più che altro ammirati da quella ricca loquacità e dalle opportune parole tendenti ad attrarre. Renzi si ripete sugli stessi argomenti e come al solito è molto abile a rigirare ogni frittata.

Parla delle primarie asserendo che l' unico ad avere il coraggio a farle è il partito di cui è segretario..senza entrarvi nel merito. Entra sul tema dell'Europa dichiarando che per scegliere il prossimo presidente della Commissione europea, come democratici italiani, il suo Partito chiederà le primarie, inserendosi abilmente nelle retorica della tecnocrazia, la quale non sa dove sta la relazione con la gente. Continua parlando dell'Europa definendola totalmente prigioniera della paura e sottolinendo l'unica verità della giornata..( che ci sentiamo di approvare)..e cioè che l'Europa sembra essere ridotta solo a un insieme di numeri, vincoli e parametri. Affronta il caso dei M5s dedicandogli una battuta sull'importanza del blog e della rete, per la semplicità di dare risposte, ricordando che bisogna comunque essere pronti a prendersi delle responsabilità...Per il meridione pochissime parole..solo quella della difficile impresa di poter agire senza alcuna certezza di legalita'.  Si inserisce poi in un complicato dialogo sulla superficialità e la semplificazione: due termini che appartengono di natura al suo modo di governare. E.. mano a mano ..autoesaltandosi nel dialogo.. aggiunge che il suo governo fa cose che lo rendono esultante ed allegro.

E così va ad aprire tutto un discorso in favore dell'attività del "governare"..che governare è bello.. come operosità che rende felici ed appagati.. non tenendo per nulla conto di un Paese governato in modo alquanto approssimativo e sicuramente iniquo. Questa fase del suo discorso pareva impressionare... non soltanto per la evidente presunzione..ma per la naturale insensibilità politica che vi si scorge..ricca persino di una ipocrisia sopra ogni rispetto umano. Ma abilmente riesce sempre a venirne fuori cambiando discorso ed inserendosi in quello riguardante la durata del suo governo..Dichiara di poter scadere tra sette mesi col referendum.. o tra sette anni dopo il secondo giro..Dipenderà chiaramente dall'esito del suddetto referendum sulle regole costituzionali.

Se la prende con una certa stampa contraria e volendo apparire come una vittima..li attacca asserendo che se loro vanno a cercare fantasmi, lui (vero uomo della provvidenza) ha da cambiare l'Italia, non avendo tempo da perdere per cercare fantasmi...(Fantasmi tra l'altro creati ad arte da lui attraverso la sua stessa bizzarra comunicazione). Tutte frasi e slogan studiati ad arte che possono sicuramente attrarre quei giovani alla ricerca dei miti della comunicazione, ma non certamente quelli che il premier stesso denomina come gufi ( in realtà vere aquile poiché a miglior conoscenza della realtà delle cose).

Un dibattito studiato ad arte con battute e ritornelli che non possono di certo infinocchiare i più attenti conoscitori della disciplina politica. Renzi o non Renzi..il fatto che questo governo non cascherà.. non salva di certo l'opera sventurata verso la quale esso si muove. Questo è un falso cambiamento ..non un vero rinnovamento!...Ed è sotto gli occhi di tutti persino di coloro che di questo sistema beneficiano. Ci si dovrebbe vergognare, invece di trovare continue giustificazioni di comodo sugli ignobili avvenimenti.


Ascoltare Renzi ad una scuola di formazione politica sul tema del compiacimento governativo.. con tutto quello che sta succedendo... non è di certo ed in egual modo gratificante per lo stesso Paese.   

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