28 mag 2016

La sterile politica dei "pro e contro"..



"Ciò provoca un effetto di contrazione nei riguardi di un sistema che.. mai come oggi... necessita di idee."

di vincenzo cacopardo

La storia politica dei Partiti di questo nostro Paese sembra essere sempre la stessa: proporsi contro o anti e meno per un proprio progetto o un proprio valido pensiero! Lo vediamo oggi con il referendum di Ottobre ..lo notiamo anche per certi candidati alle amministrative..lo vedremo in futuro nelle campagne per le prossime politiche pro o contro Renzi. Se un vero difetto ha questa nostra infelice politica è quello di dedicarsi troppo nello schierarsi “pro o contro” le figure..o contro un Partito..lasciando per lo più vaghe le proprie idee e proposte politiche e..quindi.. restando meno concentrati su un proprio progetto.

Teoricamente la disciplina per ogni Partito deve essere quella di mirare ad attuare il programma che propone e nel quale crede..proseguendo nel suo lavoro di ricerca per comunicarlo e farlo approvare dai cittadini.. e non quello di demolire per principio gli altri Partiti: Non può basare la sua lotta in un' assoluto e perentorio “contro” per effetto di un principio che esaspera gli animi. Una opposizione che mal si concilia con una logica che, al contrario, dovrebbe guardare ad innovare per far funzionare! Tutto ciò provoca un affetto di contrazione alla ricerca nei riguardi di un sistema che.. mai come oggi... necessita di idee.

Ciò detto.. e non potendo esimerci dal mettere in evidenza le due costanti e differenti ideologie, non possiamo che restare sorpresi dai tanti ancora bloccati ed appesi per assolutismo a simili concezioni. Un pensiero che continua a dirimersi in favore di una logica che in politica ha ormai fatto il suo tempo e che ancora oggi contribuisce ad assecondare litigi pretestuosi riducendo ogni azione in favore di una innovazione e di uno sviluppo sociale.. La domanda da porsi è sicuramente quella di non riuscire a capire come, ancora oggi, possa reggere questo “modus pensandi” ormai antiquato e non più corrispondente ai fenomeni globalizzati di una moderna società che dovrebbe solo guardare verso la ricerca di una democrazia più completa basandosi sulle idee e non propriamente sui “pro o contro”..

Se poi.. a queste analisi sulle ideologie noi accostiamo il forte peso dell'odierno mercato globalizzato spinto da una eccessivo capitalismo finanziario, non possiamo che accorgerci come il tutto acutizza lo stesso modo di pensare di chi in politica ritiene in senso assoluto che il sistema necessiti di estremismi ed eccessivi radicalismi: L’opera di costruzione di una democrazia, al contrario, per potersi compiere..necessita di un lungo percorso e per crederci occorre un particolare equilibrio.
 



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