Renzi: Un leader che ha mancato l'importante appuntamento con la
storia...
di vincenzo cacopardo
Se
Renzi ..attraverso il ddl Boschi si batte nel sogno di
un anomalo sistema presidenziale..quanto mai sgrammaticato sul piano
istituzionale, vi è chi rincorre ,come massimo D'Alema, l'obiettivo
di riunire tutti i pezzi della sinistra, partendo dalle varie anime
della minoranza dem, approfittando del voto delle amministrative e
sostenendo apertamente un consenso a Virginia Raggi. Da un'altra
parte dopo l'intervento al cuore sostenuto egregiamente, si continua
a discutere del Cavaliere Berlusconi come di un leader che continuerà
la sua marcia..visto sempre come unico, inimitabile ed
insostituibile.
Una
politica che pare ripetersi tirando fuori ancora figure che, seppur
preparate, come D'Alema, hanno fatto il loro tempo...E' chiaro che
con questa tendenza..non potrà che essere il Movimento di Grillo...
nell'immediato... il vero dominatore e se si dovessero tenere prima
le elezioni politiche.. ne uscirebbe come il vincitore assoluto. Il
dubbio, l'abbiamo scritto più volte, è quello di non percepire
ancora bene le capacità governative delle figure di questo Movimento
ancora giovane e non del tutto affidabile agli occhi di tanti. Un
Movimento che definisce le sue figure in modo fin troppo discutibile
ponendole poi al vertice di responsabilità troppo delicate ed
impegnative. Ma al di là di ciò ci sembra giusto puntualizzare che
questo Movimento rappresenta oggi una rottura di un sistema politico
che in realtà non ha saputo governare con efficienza e rettitudine.
Le
stime sul voto....danno un Movimento 5Stelle in considerevole aumento
rispetto ad un PD che va perdendosi giorno per giorno in questioni
interne sempre più complicate, in continui scandali e persino episodi
di corruzione.. aggravati dai risvolti di una politica governativa
risoluta e pragmatica che non sembra più incantare i tanti cittadini
condannati ai sacrifici. Infine.. le continue ipocrite comunicazioni
del protervo premier. Sembra dunque chiaro che questo Movimento.. più
vicino alle esigenze di una gran parte della società penalizzata da
questo incedere, si muove al ritmo di un affascinante politica
antisistemica di rottura verso la quale gli stessi cittadini si
sentono attirati con la speranza di un rinnovamento sociale più
equo. Un movimento che, nel bene e nel male, malgrado sembra non sempre spingere verso proposte e programmi validi o.. comunque..
persuasivi...apre il campo a auspici di cambiamento differenti da
quelli proposti dal premier Renzi.
Se
un domani il Movimento riuscisse a riformare questioni delicate come
quella sulla regolamentazione dei Partiti e la opportuna
differenziazione dei ruoli..si potrebbe anche immaginare di vedere
qualche utile risultato. Ma se anche non riuscissero a compiere
ciò..si sarà comunque rotto questo muro che oggi pone ostacolo ad
un cambiamento più consono ed utile per il nostro Paese..lasciando
successivamente il passo ad altre nuove forze politiche di
innovazione più mature e forse anche più capaci di saper governare
in modo più efficiente.
La
fase più difficile pare essere proprio quella della caduta di questo
muro che pone argine bloccando l'ingresso di nuovo pensiero e nuove
idee proposte oggi da tanti piccoli partiti isolati. Se restiamo
altrimenti bloccati sul fatto che l'unico Movimento che attualmente
può creare questa rottura col vecchio sistema non sarà mai capace
di governare..non facciamo che precludere una strada che nel futuro
potrebbe proporsi con maggior innovazione. Ogni
cambiamento va affrontato col dovuto rispetto! Arriverà comunque
quel momento in cui in tanti potranno meglio comprendere l'importanza
e la necessità di una politica più utile e funzionale per il futuro
sviluppo. Potrà essere un'occasione storica..ed è proprio questa la
ragione per la quale sarebbe opportuno condividere l'opera di
sfondamento del Movimento 5S solo come un'opportunità di un utile
apertura.
Potrebbe
apparire retorica, ma credo che l’opera del Movimento 5 Stelle
debba essere vista solo in un’ottica innovativa per una svolta.
Naturalmente una visione che desta paura perché qualsiasi mutamento
pone dubbi e perplessità soprattutto quando si rischia di poter
provocare danni assai maggiori in una società. A tal proposito…
penso che, in questa prima fase, lo sfondamento di un sistema
politico malato come il nostro, potrebbe risvegliare (come del resto
in parte ha già fatto) le coscienze ed il modo di agire di una
vecchia Repubblica rimasta assonnata per un lungo periodo
Per
adesso la vera battaglia che si dovrebbe operare è quella di
accompagnare l’ingresso evitando la dispersione delle forze che
dovrebbero unite contrastare i principi di un bipartitismo di
chiusura definitiva (vedasi riforma elettorale e costituzionale). Il
rischio alternativo è quello di un attacco sconclusionato del grande
Movimento alle irriducibili mura di un pensiero politico ormai bloccato…un attacco
non risolutivo che potrebbe comprometterne definitivamente ogni altro
successivo.
Il
cammino di Renzi, malgrado le promesse di un vero cambiamento, si è
mostrato errato sin dalle sue prime proposte e nel tempo non ha mai
convinto. Non convincono più le promesse sui bonus, non convince più
la sua comunicazione, non convincono di certo i suoi voltafaccia.
Renzi sarà ricordato come quella figura che ha mancato l'importante
appuntamento con la storia..Come colui che avrebbe avuto una delle
più grandi occasioni per il cambiamento, ma che non ha osato
affrontarlo con giusta umiltà nel senso più autentico ed in favore
del suo Paese. Un politico opportunista che ha seguito la strada di
quella Comunità europea che non è certo quella che gli stessi padri
fondatori avrebbero voluto.... Faremmo bene a ricordarli:
Konrad Adenauer, Joseph Bech, Johan Willem Beyen, Winston Churchill,
Alcide De Gasperi, Walter Hallstein, Sicco Mansholt, Jean Monnet,
Robert Schuman, Paul Henri Spaak, Altiero Spinelli.
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