I profusi selfie di un premier vanitoso
di vincenzo cacopardo
Continuano
a sbagliarsi tutti coloro i quali
pensano che con la sola forza di un determinismo e con la prosopopea
sempre dimostrata dal sindaco d'Italia.. si possa ancora raggiungere
un utile risultato.
La
questione non è proprio quella che: “in
fondo...a differenza di altri.. ci ha provato!”..come
molti continuano a ripetere! L'argomento politico si è sempre
presentato delicato e sarebbe stato necessario affrontarlo con molta
più umiltà e maggiore deferenza nei riguardi dei cittadini. Più
sensibilità nei riguardi dei principi stessi della democrazia..meno
forzature contrapposte...maggiore delicatezza e più impegno nei
principi di egualità ed equità..meno appariscenza.... Insomma, meno
selfie ed abbracci e più impegno verso l'innovazione e le idee.
Non
si trattava solo di rimanere estranei al rito stantio dei partiti del
passato, ma di operare con meno fretta e semplificazione, poiché la
logica del freddo pragmatismo non potrà mai essere vincente, ma solo
integrativa alle idee: Nel caso di Renzi..quelle poche e strampallate
idee sembrano aver fatto acqua. E' quasi un anno e mezzo che il mio
Forum ..anche attraverso il collaborativo scambio con il pensiero e
le analisi di altri, ha messo in serio dubbio l'operato fin troppo
arrogante percorso dal giovane premier.
Dov'è
si è mai messa in evidenza quella sensibilità che doveva guidare la
sua figura con maggior modestia e con più impegno da vero statista
nel dialogo con gli altri Partiti?
Tutto
ciò che Renzi ha fatto è stato per lo più suggerito dalle forze
politiche ed economiche europee.. non dimostrando alcun vero rispetto
per la cultura, il pensiero ed il mondo imprenditoriale del nostro
Paese. ..Si è adattato ad un sistema globale senza il minimo sforzo
di fornire un contributo di cambiamento che avrebbe potuto rendere
allo stesso sistema un barlume di innovazione. La sua semplificazione
non è innovazione!...Eppure siamo il Paese delle idee..siamo
definiti i più grandi creatori... dovremmo dettare concetti
qualitativi eccellenti.. più che presunzione e formule pragmatiche.
Adesso
che siamo alla prova dei fatti saltano in evidenza le crepature di un
processo di falso cambiamento da lui voluto ed imposto anche per
mancanza di altre figure politiche più capaci. Più che i molti
a sperarci ..sono stati in troppi costretti a fare affidamento su una
figura mossasi con gran capacità di comunicazione.. ed abbondanti
promesse... che ha finito anch'essa con lo stancare. Strano che vi
siano ancora tanti indecisi che non abbiano intuito prima quanto
avrebbe potuto nuocere alla politica una personalità talmente
ambiziosa quanto poco rispettosa di un processo si cambiamento che
avrebbe dovuto sostenersi con maggior sensibilità e spirito umile:
un finale che si intravede.. ma che ancora deve vedere un "verso"
nel suo epilogo.
Non
è esponendosi con machiavellico pensiero che oggi si possono
affrontare le enormi questioni riguardanti la politica sociale del
Paese, né con la retorica sterile della rottamazione, ma forse con
una maggiore visione platonica verso le congetture, le idee e le
analisi... Non sempre può esservi un fine che giustifica i mezzi!
Oggi la politica tende a muoversi di frequente e con prepotenza, in
questa comune logica semplificativa, mortificandosi nell‘uso dei
mezzi più disperati ed assurdi e Renzi ne continua a rappresentare
l'emblema.
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