I RUOLI INDUTTIVI E QUELLI DEDUTTIVI
La politica non può avere solo un sintetico senso del governare, in quanto essa racchiude in se i contenuti di teoria e pratica, di arte e scienza, di idea e funzionamento. La politica rimane ideazione nel principio consistente la ricerca delle idee, nel confronto con i cittadini, nella mediazione, diventa scienza nell’esercizio della sua funzione amministrativa e governativa legata allo sviluppo costruttivo della società. Ecco, perciò, la determinazione dei due ruoli che differentemente potremmo definire “induttivi” e “deduttivi”.
Definire
con determinazione la politica nel riduttivo senso
dell’“amministrare” per il bene di tutti rimane, oltre che
poco logico, limitativo e non utile per lo stesso scopo che essa
dovrebbe prefiggersi. In più…quel concetto di “polis”
Aristotelica riferito alla amministrazione cittadina…risulta
restrittivo e poco utile.. quando lo si paragona alla politica
condotta da uno Stato che, in un ambito molto più vasto, dovrebbe
seguire le esigenze e le funzioni istituzionali connesse al grande
territorio (ciò vale ancora di più oggi, in considerazione del
fatto che un sindaco rimane seduto al comando del governo di
un intero Paese).Se,
ancora oggi, noi dovessimo restare fermi ai principi di una politica nel senso
ristretto dell' “amministrazione della polis”, non comprendendo
l’importanza strategica di una visione più "funzionale"
e globale che si deve svolgere nell’intero Paese, resteremmo in una
logica talmente ristretta che non ci permetterebbe di operare con maggiore
interazione in ogni dibattito Europeo.
Da questa premessa nasce.. si costruisce e si forma un pensiero che spinge a
voler dare un valore aggiunto ad ogni Movimento politico che si
ritiene utile ed innovativo..Sarebbe necessario dare impulso alle organizzazioni politiche proponendo di porre un principio di divisione dei compiti
diversificando meglio ruoli e competenze. Politica parlamentare e politica
amministrativa o di governo..devono necessariamente camminare
separatamente seppure al fine di raggiungere uniti un risultato
funzionale ..ma non più compromesso.
Il
problema tutt'ora esistente che coinvolge i due ruoli continua a
porre le organizzazioni politiche, sia essi Movimenti o Partiti
meglio ristrutturati, in uno stato conflittuale che genera anomalie e difformità. In
mancanza di una nuova disciplina dei partiti (art 49Cost).. nasce
l'esigenza di un nuovo modo di pensare la politica fin dall'interno di
ogni organizzazione politica.. promuovendo in seno sezioni separate
sui ruoli amministrativi ed i dipartimenti atti alla ricerca e la
promozione di idee in dialogo con i cittadini.
Il
problema dei Partiti e dei Movimenti che crescono nel Paese sembra quindi rimanere bloccato alla base.. per un principio che sfugge
all'attenzione dei tanti... e cioè quello di fornire una struttura
per una collaborazione fattiva con i cittadini attraverso un utile scambio con la società civile... oltre che attraverso la ricerca di figure competenti. Ma se i ruoli restano compromessi e chi si occupa di
recepire le esigenze e di trovare le soluzioni possibili è anche
colui che assume un preciso ruolo amministrativo, si generano i
costanti conflitti che si ripercuotono di continuo sulle istituzioni e di
conseguenza sui cittadini.
vincenzo cacopardo
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