Si
è svolto su sky il confronto tra i candidati per le elezioni a primo cittadino del comune di Roma
Virginia
Raggi ha sostenuto con fermezza le sue idee.. e, riguardo alla
proposta delle Olimpiadi nella capitale del 2024, ha specificato che
si pone una precisa necessità dell'ordinario..In realtà per una
città che vive ancora sulle ceneri degli scandali della corruzione
che ha toccato in pieno l'amministrazione comunale capitolina.. i
ritardi enormi accumulati nei servizi..oltre alla montagna di debito
accumulato, parlare di opere straordinarie di simile portata suona
prematuro oltre che fuori luogo.
Questo
è stato uno dei punti rilevanti che ha visto il confronto televisivo
tra i candidati. Nella discussione la Raggi ha di nuovo mostrato in
tal senso l'opportunità di non illudere i cittadini romani su un
impegno.. oltre che difficile da mantenere..fin troppo oneroso per le
casse dell'amministrazione la quale dovrebbe almeno cominciare a far
funzionare gli essenziali servizi occorrenti. Il suo non è un
rifiuto a prescindere per un evento di certo prestigioso che la città
di Roma meriterebbe, ma un dovere di risolvere prima le necessarie
opere ordinarie.
La
candidate del Movimento 5 Stelle si era già proposta in difesa di un
bene pubblico.. non essendo d'accordo con alcuni principi che
stabiliscono i profitti sull'acqua e ritenendo, al di là dell' utile
riportato dall'Azienda, che la tipologia di gestione restava in
netto contrasto con il risultato del referendum del 2011 :Per la
Raggi è davvero improprio che con un bene essenziale come l'acqua si
debbano trarre profitti! E' inopportuno trarre utili a spese dei
cittadini quando il bilancio potrebbe chiudersi con meno utili..non
mancando però di proporre
investimenti sulle reti. Tutto ciò anche a conoscenza che la
società, pur avendo una maggioranza capitolina, ha una buona
percentuale di azionariato pubblico..
Questo rilievo sul bene primario dell'acqua, unito a quello in difesa dell'ordinario servizio di cui la città di Roma necessita, dimostra una certa saggezza e non manca di mettere in evidenza un particolare equilibrio. Basterebbe ciò per non bloccarsi sui soliti pregiudizi inerenti la sua appartenenza al Movimento giudicando incapace chiunque vi appartenga.
vincenzo cacopardo
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