Cambiare è difficile!..Cambiare Roma ancora di più..ecco perchè occorrono tempo, figure e logiche non semplici da mettere in campo!
di vincenzo cacopardo
E' il difficilissimo percorso sul quale far combaciare competenza ed integrità morale!..Una strada sulla quale tutto il suo Movimento sembrerebbe volersi impegnare!
Si
asserisce con fin troppa sicurezza che la stessa assessore
all’Ambiente Muraro sapesse di essere indagata e, con maggior
convinzione, che ne fosse al corrente anche la sindaca Virginia Raggi prima di nominarla nella sua giunta. Queste certezze svelano
anche il frutto di un astio e di una livore nei confronti della prima
cittadina che ad ogni costo si vorrebbe eliminarla
amministrativamente, poiché potrebbe svelarsi oltre che una figura
scomoda al fine di mettere in evidenza le tante porcherie messe in
atto...anche risolutrice delle enormi problematiche che attanagliano
e bloccano un processo di cambiamento in favore della capitatale..Appaiono sciocchi e ridicoli i pettegolezzi sul suo conto e sul metodo di procedere..se quello che si vuole ricercare è la qualità.. assai meno importa in termini di risultati.. se Virginia Raggi si riunisce con i membri del suo Movimento prima delle decisioni importanti da prendere!
Si
è giocato su una serie di equivoci circa l'avviso di garanzia e
sull'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Roma:
Secondo fonti ben informate sappiamo che la Raggi prima di scegliere
i membri della sua giunta chiese a tutti il certificato dei carichi
pendenti e la Muraro, come altri, risultò pulita. Sappiamo anche che
subito dopo il pm Alberto Galanti, che conduce l’inchiesta sullo
smaltimento dei rifiuti a Roma, fece sapere alla sindaca che era il
caso di chiedere un nuovo certificato aggiornato sulla stessa Muraro
già da tempo esperta nel ramo della immondizia. Malgrado le
insistenze da parte della Muraro (in quanto sarebbe potuta uscire
indenne dalle indagini dopo un chiarimento col magistrato) si fu
costretti a richiedere un nuovo certificato e da questo risultò che
la stessa era sottoposta ad indagine per violazione delle norme
ambientali sulla gestione dei rifiuti. Finita nell'inchiesta... la
Raggi si è premurata nel prenderne atto e di conseguenza sollevarla
dall'incarico in giunta.
Forse
si pensava che tutto si sarebbe potuto mettere a posto dopo il
chiarimento col magistrato visto che la nomina si era conclusa in
Campidoglio. Sta di fatto che qualunque primo cittadino prima di
prendere ogni decisione avrebbe, come del resto avrebbe voluto fare la Raggi,
attendere l'avviso di garanzia. Ma sembrerebbe che la Procura non abbia
alcun obbligo ad inviare l'avviso all’indagato finché non compie
atti che lo coinvolgono direttamente (interrogatori, sequestri,
perquisizioni). ..Quindi in realtà vi è stata una iscrizione nel
registro degli indagati dopo la nomina e non vi era quindi alcun
avviso di garanzia.
Essendo
l’esercizio dell’azione penale obbligatoria si vengono a creare
due distinte fasi necessarie all’interno di un procedimento penale
allo stadio delle indagini preliminari: quello della iscrizione della
notizia di reato e quello dell’invio dell’informazione di
garanzia. In sostanza la comunicazione,
viene inviata allo stesso, per metterlo a conoscenza dell’esistenza
di un’attività investigativa tendente ad accertare un suo
coinvolgimento o meno in fatti di rilevanza penale...Quindi chiunque potrebbe non sapere di essere iscritto tra gli indagati e non è detto
che successivamente vi si riscontri una totale estraneità da parte
del soggetto a cui l'informazione di garanzia viene inviata.
In verità..nella
fattispecie... per quanto riguarda il Movimento politico a cui
partecipa la prima cittadina, avere alzato in modo eccessivo e
radicale un vessillo dell'integrità per averne fatto uno scudo in
forza di un estremo moralismo..ha finito col determinare una reazione da
parte delle opposizioni, ma non ha minimamente scalfito il lavoro
svolto dalla Raggi verso una nomina di competenza (la Muraro ha una
specifica esperienza in materia)... costringendosi subito dopo a
sollevarla dall'incarico.
Come
era immaginabile
il Campidoglio è stato subito scosso da altre dimissioni. Ma al di
là di questi incidenti del tutto plausibili nel momento in cui si
decide di cambiare veramente, quello che adesso tocca fare alla Raggi
è proprio un'azione di recupero sui tempi che sono volati via per
queste nomine ..anche per colpa di una lotta intestina nella stessa
amministrazione spinta da una politica locale che mal sopporta ogni
possibilità di successo proveniente da chi intende rimuovere un
sistema di potere costruito negli anni.
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