5 set 2016

Raggi: Tanto rumore per nulla..nella via verso la trasparenza


Cambiare è difficile!..Cambiare Roma ancora di più..ecco perchè occorrono tempo, figure e logiche non semplici da mettere in campo!
di vincenzo cacopardo
E' il difficilissimo percorso sul quale far combaciare competenza ed integrità morale!..Una strada sulla quale tutto il suo Movimento sembrerebbe volersi impegnare! 
Si asserisce con fin troppa sicurezza che la stessa assessore all’Ambiente Muraro sapesse di essere indagata e, con maggior convinzione, che ne fosse al corrente anche la sindaca Virginia Raggi prima di nominarla nella sua giunta. Queste certezze svelano anche il frutto di un astio e di una livore nei confronti della prima cittadina che ad ogni costo si vorrebbe eliminarla amministrativamente, poiché potrebbe svelarsi oltre che una figura scomoda al fine di mettere in evidenza le tante porcherie messe in atto...anche risolutrice delle enormi problematiche che attanagliano e bloccano un processo di cambiamento in favore della capitatale..Appaiono sciocchi e ridicoli i pettegolezzi sul suo conto e sul metodo di procedere..se quello che si vuole ricercare è la qualità.. assai meno importa in termini di risultati.. se Virginia Raggi si riunisce con i membri del suo Movimento prima delle decisioni importanti da prendere!
Si è giocato su una serie di equivoci circa l'avviso di garanzia e sull'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Roma: Secondo fonti ben informate sappiamo che la Raggi prima di scegliere i membri della sua giunta chiese a tutti il certificato dei carichi pendenti e la Muraro, come altri, risultò pulita. Sappiamo anche che subito dopo il pm Alberto Galanti, che conduce l’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti a Roma, fece sapere alla sindaca che era il caso di chiedere un nuovo certificato aggiornato sulla stessa Muraro già da tempo esperta nel ramo della immondizia. Malgrado le insistenze da parte della Muraro (in quanto sarebbe potuta uscire indenne dalle indagini dopo un chiarimento col magistrato) si fu costretti a richiedere un nuovo certificato e da questo risultò che la stessa era sottoposta ad indagine per violazione delle norme ambientali sulla gestione dei rifiuti. Finita nell'inchiesta... la Raggi si è premurata nel prenderne atto e di conseguenza sollevarla dall'incarico in giunta.
Forse si pensava che tutto si sarebbe potuto mettere a posto dopo il chiarimento col magistrato visto che la nomina si era conclusa in Campidoglio. Sta di fatto che qualunque primo cittadino prima di prendere ogni decisione avrebbe, come del resto avrebbe voluto fare la Raggi, attendere l'avviso di garanzia. Ma sembrerebbe che la Procura non abbia alcun obbligo ad inviare l'avviso all’indagato finché non compie atti che lo coinvolgono direttamente (interrogatori, sequestri, perquisizioni). ..Quindi in realtà vi è stata una iscrizione nel registro degli indagati dopo la nomina e non vi era quindi alcun avviso di garanzia.
Essendo l’esercizio dell’azione penale obbligatoria si vengono a creare due distinte fasi necessarie all’interno di un procedimento penale allo stadio delle indagini preliminari: quello della iscrizione della notizia di reato e quello dell’invio dell’informazione di garanzia. In sostanza la comunicazione, viene inviata allo stesso, per metterlo a conoscenza dell’esistenza di un’attività investigativa tendente ad accertare un suo coinvolgimento o meno in fatti di rilevanza penale...Quindi chiunque potrebbe non sapere di essere iscritto tra gli indagati e non è detto che successivamente vi si riscontri una totale estraneità da parte del soggetto a cui l'informazione di garanzia viene inviata.
In verità..nella fattispecie... per quanto riguarda il Movimento politico a cui partecipa la prima cittadina, avere alzato in modo eccessivo e radicale un vessillo dell'integrità per averne fatto uno scudo in forza di un estremo moralismo..ha finito col determinare una reazione da parte delle opposizioni, ma non ha minimamente scalfito il lavoro svolto dalla Raggi verso una nomina di competenza (la Muraro ha una specifica esperienza in materia)... costringendosi subito dopo a sollevarla dall'incarico.
Come era immaginabile il Campidoglio è stato subito scosso da altre dimissioni. Ma al di là di questi incidenti del tutto plausibili nel momento in cui si decide di cambiare veramente, quello che adesso tocca fare alla Raggi è proprio un'azione di recupero sui tempi che sono volati via per queste nomine ..anche per colpa di una lotta intestina nella stessa amministrazione spinta da una politica locale che mal sopporta ogni possibilità di successo proveniente da chi intende rimuovere un sistema di potere costruito negli anni.




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