Referendum:
Questa la contestata scheda imposta dal governo
Approvate
il testo della legge costituzionale concernente:
“Disposizioni
per il superamento del bicameralismo paritario,
la
riduzione del numero dei parlamentari,
il
contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni
la
soppressione del Cnel
e
la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”
approvato
del Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n.88
del 15 Aprile 2016?
Una
scheda per decidere tra bianco e nero senza le dovute sfumature che
nel merito fanno la differenza
di vincenzo cacopardo
Ormai
sappiamo quanti sotterfugi mette in atto il governo Renzi al fine di
soggiogare i cittadini. Quella della scheda per il referendum è
emblematica e la dice tutta sulla paura di perdere un referendum che
sul piano politico condannerebbe di certo il premier e la sua fedele
ministra Boschi. Ma sono soprattutto le prime tre domande a sviare
volutamente nel contenuto..
disposizioni
per il superamento del bicameralismo paritario: Cosa
vuol dire? Certamente una gran parte dei cittadini vedono oggi il
bicameralismo come una perdita di tempo e sarebbero contenti sulla possibilità di
far funzionare meglio l'iter politico legislativo, ma in realtà questa domanda
viene posta in modo del tutto superficiale, poiché è proprio il
merito che andrebbe esposto in senso più chiaro. In sostanza
sussisterebbero tante altre possibilità di mutare la funzione del
bicameralismo...Questo non è proprio un superamento del bicameralismo paritario,ma un sistema del tutto diverso che mantiene le due Camere!.. Ma per un più che evidente opportuna comunicazione...la
domanda la si vuole imporre fin troppo generica restando, quindi, ingannevole!
La
riduzione del numero dei parlamentari ed il contenimento dei costi di
funzionamento delle istituzioni:
Troppo comodo mettere
in rilievo una riduzione quando in sostanza questa viene posta in una
sola Camera (quella del Senato) in modo assai squilibrato! Chiunque
in proposito avrebbe preferito maggior equilibrio sui tagli dei
parlamentari e dei loro compensi di ambedue le Camere!..Se è vero
che vengono a cadere i costi sui compensi di 200 senatori è anche
vero che il sistema di funzionamento dei 100 senatori restanti
peserà sul nuovo sistema organizzativo. Inoltre parlare di
funzionamento delle istituzioni quando nel Senato resteranno seduti 5
senatori a vita, consiglieri regionali e sindaci di ogni età
(suggeriti dai Partiti e non direttamente dai cittadini) che, una
volta comodi, otterranno di colpo l'immunità, rimane oltremodo
derisorio. Secondo questa riforma il probabile rischio è anche
quello di vedere una regione Lombardia con 7 senatore e la Sicilia
con 3..Il funzionamento è un termine che poco si adatta a questa
maldestra riforma..che può arrecare ulteriore disordine .. ma non di
certo efficienza.
la
soppressione del Cnel
Rimane
l'unica proposta sensata posta con chiarezza nella scheda che poteva ottenere risultati positivi senza il bisogno di cambiare in modo antifunzionale il resto delle riforme
La
revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”
Anche
questo quesito rimane troppo generico ed avrebbe meritato qualche
puntualizzazione in più! Con questa Riforma infatti viene eliminata
la definizione di “competenza concorrente” e si vorrebbe dare
forza ad un concetto di competenza esclusiva. In
sostanza viene introdotta la cosiddetta “clausola di supremazia”,
in base alla quale la legge dello Stato – su proposta del Governo –
può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva
di Stato o Regione. Lo Stato può agire sulle competenze non
esclusive nei casi in cui è necessario “interesse nazionale”.
Inoltre, viene introdotto il cosiddetto “regionalismo
differenziato”. Alle Regioni (tranne quelle a Statuto
Speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano) possono essere
attribuite particolari forme di autonomia, a condizione che
presentino un equilibrio di bilancio tra le entrate e le
spese...
Tutto ciò rende il concetto poco chiaro o.. quanto meno.. non del tutto definito nel merito e nel metodo. Tuttavia sappiamo che questa riforma col combinato della legge elettorale Italicum darebbe al governo centrale un potere esorbitante rispetto a qualsiasi regione.
Questo quesito mal posto sulla scheda elettorale per il referendum sembra mettere ancora una volta in evidenza l'insensibilità politica di chi crede di poter cambiare le regole di quello che si ritiene essere un semplice gioco..e dal quale dipende gran parte dell'ordinamento istituzionale.. Incomprensibile che la Cassazione non vi abbia posto rimedi!
Tutto ciò rende il concetto poco chiaro o.. quanto meno.. non del tutto definito nel merito e nel metodo. Tuttavia sappiamo che questa riforma col combinato della legge elettorale Italicum darebbe al governo centrale un potere esorbitante rispetto a qualsiasi regione.
Questo quesito mal posto sulla scheda elettorale per il referendum sembra mettere ancora una volta in evidenza l'insensibilità politica di chi crede di poter cambiare le regole di quello che si ritiene essere un semplice gioco..e dal quale dipende gran parte dell'ordinamento istituzionale.. Incomprensibile che la Cassazione non vi abbia posto rimedi!
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