Bisogna
saper essere coerenti con se stessi prima che col prossimo o con un
Partito... Quello che più conta è la fedeltà col proprio pensiero!
di vincenzo cacopardo
Sembra
che una adirata lite tra Pier
Luigi Bersani ed
Anna Ascani, renziana di ferro, sia avvenuta alla buvette della
Camera. Un litigio dove la deputata ha fatto notare una
scorrettezza all'ex segretario..il quale (a suo dire) avrebbe dovuto
pronunciare il NO al referendum all'interno dell’organismo di
partito e non attraverso interviste al Corriere.
L'atteggiamento
della giovane Ascani
non è di certo piaciuto a Bersani che gli avrebbe risposto per le
rime. Così
nel corso della Direzione di qualche giorno fa l'ex segretario ha
esordito dicendo
“A chi dice che io divido il Pd lo sbrano”
rinfacciando alla stessa Ascani di fare politica grazie a lui. Non
sono poi mancati altri battibecchi che hanno lasciato una particolare
amarezza all'ex segretario.
Viene..
perciò.. spontaneo chiedersi cosa aspetta Bersani e la minoranza dem
a scappare dal PD e fondare una nuova sinistra! Questo attaccamento
al Partito diventa una vera ossessione da parte di chi non condivide
ormai quasi nulla delle scelte operate durante la gestione renziana!
Un attaccamento esasperato quasi pletorico.. sovraccarico di
dispiaceri, ma anche di una strana forma di autolesionismo, poiché
nulla ormai vi è da discutere quando è di tutta evidenza che l'asse
all'interno del Partito Democratico è ormai spostato in direzione di
una meta ben diversa da quella della sua nascita.
Già
da tempo vi è una forte polemica all'interno della maggioranza e
minoranza del Pd, qualcuno pensa al periodo d’oro
dell'Ulivo..qualche altro dimentica di pensare..ma sembra chiaro che
una sinistra italiana non esiste più..E' stata divorata dalla
corrente della ex Margherita che l'ha ingoiata quasi del
tutto..producendosi in un centrismo oltre misura
che lo vede ormai sulle linee di una vecchia corrente DC.
Bersani
è sempre apparso un politico onesto, ma credo che il suo vero
problema sia l'incoerenza con le proprie idee: Bisogna saper essere
coerenti con se stessi prima che col prossimo o con un Partito...
soprattutto quando si è un esponente politico.. Quello che più
conta è la fedeltà col proprio pensiero! A che vale esprimere il
proprio modo di pensare per poi seguire gli ordini di una maggioranza
di un partito che impone di pensarla in modo tutt'altro che
condivisibile? Quindi ci si dovrebbe allontanare definitivamente da
quei principi che non si condividono combattendo per contrastarli.
Questa regole è fondamentale e resta legata ad un altro principio
che regola i rapporti col proprio elettorato.
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