"La
speranza è che, a conoscenza di tali difformità, i cittadini
possano avere un quadro più preciso di ciò che sta accadendo!"
di vincenzo cacopardo
Le
elezioni politiche italiane del 2013 per
il rinnovo dei due rami del Parlamento
si
tennero il 24 ed il 25 febbraio del 2013 a seguito dello scioglimento
anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre del 2012 (quattro
mesi prima della conclusione naturale della legislatura).
Dai
risultati elettorali emerse che nessuna delle coalizioni potè
ottenere una vittoria netta, determinando un risultato senza
precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane. Queste
elezioni politiche si tennero con il sistema introdotto dalla legge
n. 270 del 21 dicembre del 2005 la cosiddetta “legge Calderoli”
che sostituì le precedenti leggi del 1993( Mattarellum) introducendo
un sistema radicalmente differente. La legge prevedeva un sistema
proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed
elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi,
senza possibilità di indicare preferenze.
In
quella consultazione il PD prende il 29,54%..il centro poco più del
29%..il mov 5 Stelle ottiene un inaspettato risultato che lo porta al
25,55% ed il nuovo movimento appena nato di Monti oltre il 10%..Un
quadro che rapportato al Senato lascia dubbi ad una stabile
governabilità malgrado il premio di maggioranza previsto dalla nuova
legge definita in modo dispreggiativo “Porcellum”.
SU QUESTE ELEZIONI SI INNESTANO UNA SERIE INFINITA DI ANOMALIE CHE CI PORTIAMO FINO AD OGGI..e cioè: La Consulta boccia la legge
elettorale nel 2014 pur lasciando libero e legittimo il percorso
della nuova legislatura. I Parlamentari della maggioranza ormai
anomala (guidata prima da Bersani e successivamente da Renzi)
nominano il presidente del Senato..la presidente della Camera..poi nominano il Presidente della
Repubblica che viene fuori da quella stessa Consulta che poco prima
aveva bocciato la legge elettorale..Lo stesso Parlamento dà la
fiducia ad un nuovo presidente del Consiglio e ad una serie di nomine
come i componenti del CSM e nuovi membri della corte Costituzionale.
L'intreccio
anomalo e la confusione aumenta quando il Governo (già promosso da
Napolitano a guida Matteo Renzi) si propone di procedere verso le
riforme costituzionali ed una nuova legge elettorale. La legge
elettorale passa attraverso la fiducia (sempre in un Parlamento
eletto attraverso una legge elettorale bocciata che consente alla
maggioranza un vantaggioso premio), mentre la nuova riforma
costituzionale con 47 articoli alterati, passa al vaglio dei due rami
del Parlamento grazie al passaggio di alcuni deputati che dal
centrodestra passano in sostegno del centrosinistra.
Insomma..
una gran confusione che vede le Camere elette con un sistema bocciato
dalla Corte Costituzionale, le quali eleggono membri della
Consulta..che a loro volta le avevano bocciate, un presidente del
Consiglio sostenuto dalla stessa anomala maggioranza che elegge un
Capo dello Stato che viene da una Consulta che aveva appena bocciato
la stessa maggioranza. In tutto questo coacervo di confusione ed
anomalie si dà corso.. in modo assai poco opportuno.. ad una riforma
costituzionale per di più connessa ad una legge elettorale votata
attraverso la fiducia di un Parlamento bocciato dalla Corte
Costituzionale!
Al
di là di ogni considerazione di merito circa la possibile deriva
autoritaria.. vorremmo restare nell'ambito della pura opportunità.
Ci sembra che, proprio in un simile gran casino ricco di
contraddittorietà ed anomale difformità, non sarebbe per nulla
stato opportuno dare corso ad una simile riforma collegata ad una
legge elettorale che stravolge la politica istituzionale del Paese...
se non attraverso un metodo più consono e senza l'abituale fretta di
un sindaco Premier!
La
speranza è che a conoscenza di tali difformità, i cittadini possano
avere un quadro più preciso di ciò che sta accadendo!
Nessun commento:
Posta un commento