24 ott 2016

I rapporti di forza con Bruxelles per una vittoria al referendum

di vincenzo cacopardo


Se Renzi, solo adesso, si scaglia contro la Comunità europea potrebbe farlo per difendere il suo SI al referendum!

Adesso, dopo oltre due anni di sottomissione al volere di questa Europa dei parametri finanziari, Renzi sembra mostrare i muscoli per opportunismo e non per difendere i diritti di un Paese in difficoltà..  come prima non ha fatto! Probabilmente è sicuramente capace di regnare quanto non appare esserlo nell'opera di governare!

Ogni cosa che fa l'astuto Premier è sempre dettata dall'incedere di un particolare opportunismo: E' il momento di mostrare forza.. non proprio per difendere il nostro Paese, ma per spingere la massa dei cittadini indecisi a votare il suo SI. Si deve raccogliere quella gran parte degli elettori che odiano l'Europa! Se un dubbio vi può essere, la certezza si avrà solo se il Si dovesse vincere e vedremmo allora il nostro Premier correre di nuovo a chinare la testa a questa Europa dei numeri e della forzata globalizzazione che a sua volta si è spesso mostrata serva dell'America.

Le sue continue promesse unite alle bugie ed i metodi poco accettabili non lo possono più giustificare! Sembra proprio che voglia condizionare i rapporti di forza con Bruxelles per una possibile vittoria al referendum! Malgrado gli evidenti problemi degli immigrati..della manovra finanziria e del terremoto che ha colpito il centro Italia, il suo improvviso incedere contro l'Europa appare pretestuoso...Quel suo proclamare che con una Italia forte delle riforme vi sarà più forza in Europa non può essere vista come la verità assoluta che cerca di infondere, poiché le stesse riforme (volute proprio in complicità con la Comunità europea) tendono a sminuire la stessa forza qualitativa di una politica in favore del nostro Paese...rendendola forse più stabile e serva dell'Europa, ma molto meno democratica al suo interno.

Renzi si lamenta perchè in tanti gli sono contro a prescindere, ma ha già abbondantemente dimostrato come il suo assolutismo e la notevole presunzione siano riuscite a tagliare in due un Paese...(Ma chi è causa del suo male.. dice un detto!...).
Credo che un Premier debba al contrario cercare di amare ed integrare quel popolo che lui stesso amministra e ricercare con maggiore equilibrio il senso di una politica democratica dettata da un governo che, anche se indirettamente, appartiene al suo stesso popolo.
Un premier che persevera e sottolinea«La Ue scelga tra noi e l'Ungheria». Un altro accenno di particolare arroganza verso la Unione europea..che sebbene studiato, rimane pur sempre pericoloso, anche perchè viene indirizzato a chi ha la visione di un nostro debito pubblico aumentato in modo considerevole durante il suo governo. Il suo problema non sta quindi nell'idea di farsi valere, ma di farlo di continuo con opportunismo e di procedere in modo del tutto irriguardoso nell'opera di disgregazione del suo popolo.


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