Il
Magnifico Rettore spera che la politica, attraverso i tagli, non
tradisca gli studenti e possa garantire loro un lavoro qualificato
per il futuro
di vincenzo cacopardo
L'intervento
di Gaetano Miccichè
Come
è noto..vi era già nell'aria una certa opposizione nei confronti
del governo da parte del Collettivo universitario autonomo, che
aveva in mente una forte opposizione all'arrivo di Renzi. Ciò perchè
gli studenti ritengono che lo stesso Renzi rimanga il vero
responsabile di una politica che non ha voluto migliorare il loro
diritto allo studio.
Al
di là dei momenti di tensione con la polizia...dove i ricercatori
hanno protestato per ricordare i pericolosi tagli e l'importanza
dello studio e della ricerca, la cerimonia all'interno del teatro
Massimo blindato come non mai, ha visto il solito Premier girarsi da
un lato e l'altro della platea con un discorso a tutto tondo
sull'importanza dello studio e delle eccellenze di una Sicilia che, a
suo parere, avrebbe bisogno di credere più in se stessa.
Ma
vi sono stati altri interventi tra cui quello di Gaetano Miccichè
presidente di Banca IMI..sui quali mi piace soffermarmi. Gaetano è
una persona che conosco..è stimabile ed intelligente..ha avuto una meritata carriera... davvero invidiabile. Miccichè ha messo l'accento sulle sfide che i
ragazzi devono affrontare in una terra difficile come la Sicilia nel
Paese Italia dove la crescita si è fermata. In proposito ha parlato
di “sistema” e.. da banchiere ormai sistemico.. ha sostenuto la
cultura globalizzata tendente ad ingurgitare ogni azienda piccola.
Secondo
Miccichè bisogna abbandonare la leggenda che il piccolo è
bello..poichè ogni azienda troppo piccola è destinata ad essere
acquistata o inglobata dai competitori esteri...favorendo soggetti
stranieri tra cui manager e consulenti.. oltre alle stesse
università.
Il
discorso di Miccichè continua inserendosi nel quadro di una visione
della nostra regione dove mancano le importanti infrastrutture:
porti, ferrovie,strade, aeroporti e persino una giusta sanità...
Questo
in breve il suo commento di chiusura del discorso che non si può che
condividere: Credo
che alla Sicilia si adatti bene l'immagine che spesso viene ripetuta
per il sud; La prima quando arrivano per l'inefficienza e
l'arretratezza dei servizi e del caos quotidiano...La seconda quando
partono e devono separarsi da quel calore della gente e dalla
qualità dei cibi e dell'ambiente”..
Gaetano
Miccichè fa riferimento ad una qualità di vita e contemporaneamente
ad una immagine di inefficienza ed arretratezza. Questa
parte del discorso non fa una piega se non fosse, per certi versi, in contrapposizione con il
tema sulle aziende piccole...Cioè verrebbe spontaneo chiedersi se queste piccole aziende nate in Sicilia per combattere contro
questa globalizzazione (che guarda solo ai numeri e non alla
qualità) avessero le necessarie infrastrutture, non sarebbero in grado di sfidare un mercato internazionale con maggior impegno in forza delle
proprie qualità!..Insomma.. qualunque piccola azienda potrebbe essere di
maggiore competitività se avesse le adeguate infrastrutture oggi
mancanti ..
Verrebbe
perciò spontaneo chiedergli se per questo caos e la mancanza dei
servizi e delle infrastrutture, oltre alla mentalità, non abbia
influito lo stesso processo di globalizzazione favorito da un
politica debole e sottomessa al grande gioco degli interessi del mercato.. che, nel suo asettico percorso, ha teso sempre a travolgere
ed impedire ogni principio di peculiarità, bellezza e qualità.
Personalmente
credo che la qualità per noi italiani sarebbe l'unica strada per la
salvezza della concorrenza, ma è la stessa globalizzazione a
contrastarla!..Ed è proprio il sistema di cui parla Gaetano ad agevolarla! In ogni modo le infrastrutture soprattutto al Sud
mancano e non si può di certo credere in proposito questo
governo vi abbia provveduto! Lo stesso vale per la ricerca e le
Università dove un Premier che parla a ruota libera.. ha fin'ora
solo promesso.
Tuttavia
il problema non può fermarsi alle promesse più o meno valide e
veritiere di un governo! Esiste un preciso problema che si chiama
Sud. Un problema che coinvolge anche la Sicilia..terra dello stesso
amico Gaetano! Non vi è solo il dubbio sulle risorse distribuite a
gettito o sulle infrastrutture in genere, ma quello di uno studio
mancante.. di un piano di sviluppo che coinvolga le regioni del sud
nel loro insieme. Un progetto utile dove non si accavallino superflue
infrastrutture e piani di accrescimento senza un equilibrato
controllo..ma dove si possa approfondire l'idea di ciò che deve
affermarsi nel mezzogiorno..che, come tutti ormai sappiamo, si chiama
turismo,arte, mare, natura, risorse agroalimentari, pesca,
artigianato locale e valori culturali inestimabili..in cui la ricerca
universitaria, se ben supportata, potrebbe apportarvi un enorme
contributo.
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