24 ott 2016

Il rettore Micari riceve Renzi..l'intervento di Miccichè




Il Magnifico Rettore spera che la politica, attraverso i tagli, non tradisca gli studenti e possa garantire loro un lavoro qualificato per il futuro
di vincenzo cacopardo
L'intervento di Gaetano Miccichè
Come è noto..vi era già nell'aria una certa opposizione nei confronti del governo da parte del Collettivo universitario autonomo, che aveva in mente una forte opposizione all'arrivo di Renzi. Ciò perchè gli studenti ritengono che lo stesso Renzi rimanga il vero responsabile di una politica che non ha voluto migliorare il loro diritto allo studio.
Al di là dei momenti di tensione con la polizia...dove i ricercatori hanno protestato per ricordare i pericolosi tagli e l'importanza dello studio e della ricerca, la cerimonia all'interno del teatro Massimo blindato come non mai, ha visto il solito Premier girarsi da un lato e l'altro della platea con un discorso a tutto tondo sull'importanza dello studio e delle eccellenze di una Sicilia che, a suo parere, avrebbe bisogno di credere più in se stessa.

Ma vi sono stati altri interventi tra cui quello di Gaetano Miccichè presidente di Banca IMI..sui quali mi piace soffermarmi. Gaetano è una persona che conosco..è stimabile ed intelligente..ha avuto una meritata carriera... davvero invidiabile. Miccichè ha messo l'accento sulle sfide che i ragazzi devono affrontare in una terra difficile come la Sicilia nel Paese Italia dove la crescita si è fermata. In proposito ha parlato di “sistema” e.. da banchiere ormai sistemico.. ha sostenuto la cultura globalizzata tendente ad ingurgitare ogni azienda piccola.

Secondo Miccichè bisogna abbandonare la leggenda che il piccolo è bello..poichè ogni azienda troppo piccola è destinata ad essere acquistata o inglobata dai competitori esteri...favorendo soggetti stranieri tra cui manager e consulenti.. oltre alle stesse università.

Il discorso di Miccichè continua inserendosi nel quadro di una visione della nostra regione dove mancano le importanti infrastrutture: porti, ferrovie,strade, aeroporti e persino una giusta sanità...
Questo in breve il suo commento di chiusura del discorso che non si può che condividere: Credo che alla Sicilia si adatti bene l'immagine che spesso viene ripetuta per il sud; La prima quando arrivano per l'inefficienza e l'arretratezza dei servizi e del caos quotidiano...La seconda quando partono e devono separarsi da quel calore della gente e dalla qualità dei cibi e dell'ambiente”..

Gaetano Miccichè fa riferimento ad una qualità di vita e contemporaneamente ad una immagine di inefficienza ed arretratezza. Questa parte del discorso non fa una piega se non fosse, per certi versi, in contrapposizione con il tema sulle aziende piccole...Cioè verrebbe spontaneo chiedersi se queste piccole aziende nate in Sicilia per combattere contro questa globalizzazione (che guarda solo ai numeri e non alla qualità) avessero le necessarie infrastrutture, non sarebbero in grado di sfidare un mercato internazionale con maggior impegno in forza delle proprie qualità!..Insomma.. qualunque piccola azienda potrebbe essere di maggiore competitività se avesse le adeguate infrastrutture oggi mancanti ..

Verrebbe perciò spontaneo chiedergli se per questo caos e la mancanza dei servizi e delle infrastrutture, oltre alla mentalità, non abbia influito lo stesso processo di globalizzazione favorito da un politica debole e sottomessa al grande gioco degli interessi del mercato.. che, nel suo asettico percorso, ha teso sempre a travolgere ed impedire ogni principio di peculiarità, bellezza e qualità.


Personalmente credo che la qualità per noi italiani sarebbe l'unica strada per la salvezza della concorrenza, ma è la stessa globalizzazione a contrastarla!..Ed è proprio il sistema di cui parla Gaetano ad agevolarla! In ogni modo le infrastrutture soprattutto al Sud mancano e non si può di certo credere in proposito questo governo vi abbia provveduto! Lo stesso vale per la ricerca e le Università dove un Premier che parla a ruota libera.. ha fin'ora solo promesso.


Tuttavia il problema non può fermarsi alle promesse più o meno valide e veritiere di un governo! Esiste un preciso problema che si chiama Sud. Un problema che coinvolge anche la Sicilia..terra dello stesso amico Gaetano! Non vi è solo il dubbio sulle risorse distribuite a gettito o sulle infrastrutture in genere, ma quello di uno studio mancante.. di un piano di sviluppo che coinvolga le regioni del sud nel loro insieme. Un progetto utile dove non si accavallino superflue infrastrutture e piani di accrescimento senza un equilibrato controllo..ma dove si possa approfondire l'idea di ciò che deve affermarsi nel mezzogiorno..che, come tutti ormai sappiamo, si chiama turismo,arte, mare, natura, risorse agroalimentari, pesca, artigianato locale e valori culturali inestimabili..in cui la ricerca universitaria, se ben supportata, potrebbe apportarvi un enorme contributo.    

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