7 ott 2016

LA NUOVA COSTITUZIONE: una storia delicata che spacca il Paese


Quella di Dicembre..non potrà essere una netta vittoria del Si o del NO..Il Paese ha già perso.. poiché rimane di fatto spaccato!..
di vincenzo cacopardo


Ricordiamo che la nostra Costituzione, che come scopo dovrebbe avere il compito di guidare e fornire una traccia al complesso di norme per meglio definire la struttura dello Stato, appare volutamente scritta al fine di poter dare continua possibilità di rivedere in chiave moderna alcuni suoi articoli…quindi rinnovabile in alcuni punti. Tuttavia il rinnovamento che oggi si vuole non pare per nulla legittimo, né fondato sulla base dei suoi stessi valori.

La passata Assemblea Costituente che ebbe il compito di porre le norme fondamentali dell’ordinamento dello Stato, determinò le regole per una concezione politica in opposizione ad una visione di assolutismo, riconoscendo la validità di uno Stato fondato sulle norme e sui poteri. Ma sappiamo anche che qualunque norma o confine di potere, dopo la smisurata e sregolata crescita economica e sociale di questi sessant’anni, non potrebbe che essere rivisitata affinché non possano continuare a riscontrarsi ulteriori anomalie dovute ad un progresso che ha alterato gli stessi valori della società. Una Carta costituzionale che, per una sua utile modernizzazione, non dovrebbe esimersi dall’osservare in lungimiranza un possibile sistema funzionale Una Costituzione indispensabile, per la quale non potrebbe mai essere richiesto un totale suo stravolgimento.

Quella di Dicembre..non potrà essere una netta vittoria del Si o del NO..Il Paese ha già perso.. poiché è di fatto spaccato!..
Se una vittoria potrà essere schiacciante..sarà un vero trionfo di una delle due posizioni referendarie. Ma difficilmente, stando ai sondaggi, può davvero esservi un vincitore se la preminenza da un lato o dall'altro sarà di lieve percentuale! Poniamo un verosimile quadro che possa vedere andare al referendum un 50% degli aventi diritto ed il prevalere di un SI dell'1 o del2%. o.. al contrario la vittoria del NO in egual misura!..Si può parlare di vittoria per il Paese?

Oltre ai gravosi costi ..si sono indurite notevolmente le posizioni per la soluzione di un utile cambiamento. Rimarrà una discussione aperta e vi potranno essere ulteriori idee in proposito, ma i guasti rimangono di certo provocati sulla politica da chi ha preteso di stravolgere l'impianto costituzionale senza un'Assemblea completa in partecipazione delle forze delle minoranze: una Costituente intesa in modo proporzionale che intendesse coinvolgere e non ostacolare le posizioni di alcune forze politiche.
Vorrei anche credere che lo stesso Napolitano, nel momento del rinnovo del suo mandato per i due anni, dopo il monito verso una politica inefficiente per le riforme, non potesse intendere un cambiamento di tali regole esercitato solo da un esecutivo supportato da tale maggioranza, ma attraverso una intesa perlamentare che comprendesse tutti!

Una faccenda nata male e che ha spaccato in due un Paese.. proprio per l'atteggiamento duro sprezzante e fin troppo determinato di chi il danno lo ha gia' fatto... e che pensa che le regole della Costituzione possa cambiarle.. in ogni momento e per convenienza... un esecutivo che gode di una anomala maggioranza!
NON CI SARANNO VINCITORI O VINTI..MA SOLO UN PAESE PIU' DISGREGATO E DEBOLE!!


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