di vincenzo cacopardo
A
che vale far fingere di fare sparire un Senato..quando questo resta
in piedi con tutta la sua organizzazione se pur privo di duecento
senatori? Un Senato riempito da consiglieri regionali e sindaci
suggeriti e portati dai Partiti. Si prosegue quindi con una logica di
Partito quando questi oggi risultano i più detestati dagli stessi
cittadini!..Il cittadino deve comprendere che il problema della corruzione dei consiglieri regionali non è legata alle Regioni, ma ai Partiti! Nessuno guarda in direzione di una essenziale riforma sui
Partiti.
Al
di là di ogni riassetto di una legge elettorale Italicum..a suo
tempo opportunamente ricamata sulla riforma costituzionale, l'aspetto
importante rimane la non elezione diretta dei Senatori ed il loro
compito ancora non definito ma che, invero, sarebbe risultato
prodromico alla suddetta riforma. Certo se si andasse con la elezione
diretta dei Senatori ..sia che essi siano cento o trecento ..tutto
sarebbe diverso..ma potrebbe contrastare col programma riformista
della Boschi, la quale assieme a Renzi ha preteso di rinchiudere il
Senato dentro una gabbia al fine di non influire sulle vere decisioni
della politica di governo.
Insomma...
lo scopo è quello di lasciare alla Camera dei Deputati l'onere di
porre la fiducia e l'onore di seguire l'attività politica di
governo..In teoria persino logico ..se non fosse che proprio per
questo risultava importantissimo lo scopo di una riforma elettorale
come l'Italicum.. in modo da frenare per i cinque anni governativi,
l'attività parlamentare che avrebbe potuto
impedirgli il cammino..E' chiaro che con tale sistema un Parlamento
ha assai meno ragione di esistere.
Lo scopo, ma anche il pericolo è infatti quello di
ingessare un dialogo parlamentare e quindi, per ipotesi, la minoranza potrebbe
andarsene a casa con un risparmio ancora più notevole di quello
proposto da Renzi!..Ma..potremmo andare oltre, poiché con queste
logiche a quel punto potrebbe persino scomparire, se non per pura
forma, la pletora dei deputati vincenti composti anche da quel premio
di maggioranza, lasciando solo il posto di comando ad un
governo!..Naturalmente è una visione un po' troppo accentuata, ma che
rende conto di come possa essere importante il ruolo Parlamentare di
controllo su ogni gestione governativa. E' ciò dovrebbe far
intuire come, tale controllo, non può nè essere affidato in mano a
chi gestisce la governabilità (premierato – segretario di
Partito), nè che si possa pensare che una governabilità resti immutabile nel tempo senza un controllo parlamentare.
Quindi
la domanda più logica.. per chi pensa ad una tale poco funzionale semplificazione.. potrebbe essere: Che ragione può più avere
un Parlamento quando la pretesa è quella di fare sparire ogni forza
ad una minoranza?
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