14 ott 2016

L'apatia di un Paese distaccato dalle riforme

..che insiste sui Social con pettegolezzi sciocchi ed insensati... 

di vincenzo cacopardo
Quello che riesce difficile da accettare nei social in riferimento al referendum è il continuo mostrare immagini di politici ...accompagnandole con slogan come: Se voti No avrai queste figure in Parlamento. Una critica che rimane in piedi anche nel caso del voto in direzione del SI. ...Ma si può davvero pensare che sia in caso di un SI o di un NO..cio' possa cambiare?..Anzi credo che questa nuova riforma con tale legge elettorale, attraverso i nominati, agevolerà una certa politica portando in Parlamento figure..come Salvini..Berlusconi..Verdini.. etc. Come del resto al nuovo Senato potrà vedere il ritorno di sindaci nominati come Mastella..De Luca ed altri: E' proprio il difetto che più si contesta sia per quanto riguarda la riforma costituzionale che per quella già votata della legge elettorale che legate insieme manifestano una maggiore forza che si vuole rendere ai Partiti...Partiti che in realtà rimangono per la maggior pare odiati dagli stessi cittadini.

Siamo perciò in uno dei più grandi equivoci strumentali che coinvolgono tutti i cittadini destinati al voto: Se votano Si.. pensando di poter rinnovare una classe politica ..non si accorgono che rinforzano gli attuali Partiti che invero non sopportano. Se, al contrario, votano NO.. lasciano le cose come stanno.. con la speranza che una nuova legge elettorale possa aiutarli nel prossimo voto per il Parlamento al fine di poter decidere piu' liberamente!

Intanto nei Social si persevera in una volgare e stupida campagna sulle figure, poiché in pochi sembrano avere la capacità di un confronto sul metodo e sul merito con il quale si è affrontato il percorso di tali riforme. Si continua a preferire una lotta pro o contro Renzi: Una contesa dura ed aspra dove non sembrano riscontrarsi regole e rispetto! Se una cosa veramente deleteria ha provocato la nascita di queste riforme ed il conseguente referendum... è quella di aver spaccato il Paese..sia in caso si vittoria del Si che del NO!..E chi ha voluto questo..se non lo stesso Premier?

Naturalmente il SI può avere maggiore possibilità di vittoria per la enorme forza mediatica che ha in mano il Governo, la parlantina furba e scaltra di un Premier che gira ogni argomento a suo favore..la finta lotta contro la Comunità ' europea  che metterà ' in evidenza una simulata determinazione...Ma anche per la paura ormai diffusa perseverando nei catastrofici annunci del precipizio della crisi politica in caso di vittoria del NO. Vi è pure la forza di interessi dei potentati internazionali i quali vorrebbero investire in un Paese stabile...Come se queste riforme potessero rendere sicurezza!..Vi è il perseverante pragmatismo infuso in una società dal mondo dell'economia e della finanza che guarda solo ai numeri fregandosene dell'aspetto sociale che spetterebbe ad una politica oggi fin troppo debole e soccombente.

I cittadini veramente interessati ad approfondire con scrupolo l'argomento della riforma sono al di sotto del 10% degli aventi diritto al voto e la metà di costoro nemmeno voterà. La maggior parte non è interessata, non ci capisce nulla e non ha proprio voglia di approfondire! In questo triste quadro..non credo che la cosa possa andare a beneficio del NO!

Il Si continuerà ad essere infuso come una sorta di miracolo per cambiare in meglio e per insistere col solito catastrofismo in caso contrario.. ed in molti ci crederanno! In realtà, al contrario di quello che vuol farsi credere, molte cose si genereranno sulla vittoria o la sconfitta di queste riforme che incideranno sulla pelle degli stessi cittadini, poiché tutto parte dalle regole!






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