25 ott 2016

Legge di stabilità: la attesa di un responso!

La Commissione europea ha già reso noto l'aggiornamento del rapporto sugli squilibri macroeconomici. E' l'immagine dei principali indicatori per comprendere se gli Stati membri sono sulla via giusta, ma è soprattutto l'indirizzo sui giudizi di Bruxelles.
di vincenzo cacopardo
Sappiamo quanto l'attesa e l'incertezza possano far male all'Italia. Sembriamo ancora instabili...Ciò deriva dal fatto che rimaniamo più esposti per via del debito.. ed anche il Pil potrebbe risentirne. La legge di Stabilità italiana sembra essere a rischio e non pienamente conforme.. anche se il nostro Paese migliora di quel poco..Ma non siamo i soli: Se per noi è l'elevato debito pubblico in relazione alla crescita a creare paure..vi sono altri Paesi dove aumenta l'instabilità in una negativa visione del debito-Pil..Persino la Germania, pare avere problemi nel surplus commerciale troppo elevato. Vi è di certo una preoccupazione generale per una tendenza del potenziale di crescita o competitività dettato da un sistema nel quale convive tutta l'Unione europea.
Naturalmente la Commissione tende a voler capire bene l'andamento di ogni singolo Stato.. e i nostri dati restano ancora preoccupanti, soprattutto dopo i lunghi anni di ininterrotta crisi. Già da tempo l'Europa ci aveva indicato una misura su debito e competitività ed il nostro governo ha fatto il possibile per cercare di mettere mano ad una legge di Stabilità che, sebbene limitata, ha teso a dare maggior fiducia, una manovra in parte a debito, ma anche a favore di uno sviluppo interno per via di abbassamento di aliquote fiscali. Il problema per la Commissione sta in quella competitività che rafforza il loro malcontento anche per via di quella riduzione fiscale che non parte dal costo del lavoro.
Pare che Bruxelles non vorrebbe darci margini di spesa in deficit che il governo ha chiesto. Il governo dovrà quindi ancora lavorare e mettervi mano per riuscire ad ottenere il via libera alla legge di stabilità entro i termini previsti. Fatto sta che si è leggermente sforato dai parametri ed il debito pubblico dell'Italia secondo le stime di Bruxelles è già al 133% del Pil, il livello più elevato dell'Unione europea dopo la Grecia.

Sembrerebbe uno scontato giudizio negativo, ma di certo la manovra si potrà correggere. Insomma si vedrà ben presto fino a che punto si potrà usufruire di una flessibilità supplementare. Lo sforzo del governo non sarebbe potuto andare oltre e sappiamo che Renzi, malgrado i suoi notevoli sforzi, rimane appeso tra le evidenti difficoltà di uno spaventoso debito, l'impossibilità di sforare sui parametri imposti.. ed un lavoro politico personale in favore del proprio consenso..Un difficile equilibrio!  

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