La
Commissione europea ha già reso noto l'aggiornamento del rapporto
sugli squilibri macroeconomici. E' l'immagine dei principali
indicatori per comprendere se gli Stati membri sono sulla via giusta,
ma è soprattutto l'indirizzo sui giudizi di Bruxelles.
di vincenzo cacopardo
Sappiamo quanto l'attesa e l'incertezza possano far male all'Italia. Sembriamo ancora instabili...Ciò deriva dal fatto
che rimaniamo più esposti per via del debito.. ed anche il Pil potrebbe
risentirne. La legge di Stabilità italiana sembra essere a
rischio e non pienamente conforme.. anche se il nostro Paese migliora
di quel poco..Ma non siamo i soli: Se per noi è l'elevato debito
pubblico in relazione alla crescita a creare paure..vi sono altri
Paesi dove aumenta l'instabilità in una negativa visione del debito-Pil..Persino la Germania, pare avere problemi nel surplus
commerciale troppo elevato. Vi è di certo una preoccupazione
generale per una tendenza del potenziale di crescita o competitività
dettato da un sistema nel quale convive tutta l'Unione europea.
Naturalmente
la Commissione tende a voler capire bene l'andamento di ogni singolo
Stato.. e i nostri dati restano ancora preoccupanti,
soprattutto dopo i lunghi anni di ininterrotta crisi. Già da tempo
l'Europa ci aveva indicato una misura su debito e competitività ed
il nostro governo ha fatto il possibile per cercare di mettere mano
ad una legge di Stabilità che, sebbene limitata, ha teso a dare
maggior fiducia, una manovra in parte a debito, ma anche a favore di
uno sviluppo interno per via di abbassamento di aliquote fiscali. Il
problema per la Commissione sta in quella competitività che rafforza
il loro malcontento anche per via di quella riduzione fiscale che
non parte dal costo del lavoro.
Pare
che Bruxelles non vorrebbe darci margini di spesa in deficit che il
governo ha chiesto. Il governo dovrà quindi ancora lavorare e
mettervi mano per riuscire ad ottenere il via libera alla legge di
stabilità entro i termini previsti. Fatto sta che si è
leggermente sforato dai parametri ed il debito pubblico dell'Italia
secondo le stime di Bruxelles è già al 133% del Pil, il livello più
elevato dell'Unione europea dopo la Grecia.
Sembrerebbe
uno scontato giudizio negativo, ma di certo la manovra si potrà
correggere. Insomma si vedrà ben presto fino a che punto si potrà
usufruire di una flessibilità supplementare. Lo sforzo del governo
non sarebbe potuto andare oltre e sappiamo che Renzi, malgrado i suoi
notevoli sforzi, rimane appeso tra le evidenti difficoltà di uno
spaventoso debito, l'impossibilità di sforare sui parametri imposti.. ed un lavoro politico personale in favore del proprio consenso..Un difficile equilibrio!
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