25 ott 2016

L'ostinato percorso dei tagli alla politica



...che si contrappone all'inerzia per un suo migliore funzionamento

Se si mettesse lo stesso impegno per ricercare soluzioni di funzionamento più utili ..avremmo risultati anche sui risparmi!
di vincenzo cacopardo

IN POCHI FORSE NON HANNO COMPRESO CHE LA MOSSA DEI 5 STELLE E' SOLO SERVITA PER SCOPRIRE IL PD. ..CHE SULLA DIMINUZIONE DELL'INDENNITA' DEI PARLAMENTARI SAREBBE DOVUTO ESSERE D'ACCORDO IN VISTA DI UN REFERENDUM CHE DICHIARA DI TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA. TUTTI I DEPUTATI CHE SI SONO SCHIERATI CON I 5 STELLE LO HANNO FATTO BEN SAPENDO CHE TALE PROPOSTA NON SAREBBE MAI PASSATA! LO SCOPO PER GRILLO ERA QUELLO DI FAR CONTRADDIRE IL PD CHE NELLA SCHEDA HA SOTTOLINEATO IL TAGLIO DEI COSTI DELLA POLITICA!

UNA MOSSA POLITICA OPPORTUNA..ANCHE SE NEL MERITO MENO CONDIVISIBILE..

Quando si parla di politica nel nostro Paese si fa fin troppo spesso riferimento ai suoi costi..mettendo in secondo piano l'importanza del suo funzionamento: Tra il nuovo referendum e le nuove proposte dei 5 Stelle ..tutti ormai fanno a gara per abbassarli solo per attirare l'attenzione dei cittadini.Certo ..rende di più l'immagine del risparmio e..di fatto si pensa meno a far funzionare la macchina istituzionale in termini più efficaci!

Tra l'altro l'idea che abbattendo i compensi degli onorevoli si possa risolvere l'enorme spesa del meccanismo politico delle Camere e di Palazzo Chigi, è assai debole. Se ciò può servire come esempio ..per offrire ai cittadini una diversa visione.. che ben venga, ma la vera questione sta tutta nel trovare un equilibrio e soprattutto una migliore efficienza della macchina istituzionale.

Adesso approderà alla Camera la proposta di legge del Movimento di Grillo portato dalla deputata Roberta Lombardi, sul dimezzamento degli stipendi dei parlamentari. Il provvedimento sarà licenziato dalla Commissione senza un esame degli emendamenti e potrebbe essere destinato a non avere vita facile sin dalla partenza. L'impegno della proposta prevederà anche la riduzione delle spese con l'obbligo della rendicontazione.

Sembra proprio che i deputati grillini abbiano questo preciso pallino dei tagli ..quando sarebbe nel contempo più utile da parte loro una ricerca per un riscontro con un funzionamento di tutto l'insieme del meccanismo parlamentare: La loro appare più una limitata lotta sui numeri del risparmio che potrebbero essere di poco superiori a quelli proposti dal referendum...Insomma..la sensazione pare essere quella di un monolitico principio che deve passare sopra ogni altra proposta di riforme. Naturalmente da parte del PD si parla di mossa demagogica, ma anche di opportunismo.. in un percorso che vede fra poco più di un mese un voto al referendum nel quale lo stesso Movimento 5Stelle rimane schierato per il NO.
Questa..in linea di principio la loro proposta: L'indennità per i membri del Parlamento, prevista dal nuovo decreto sarebbe di 5.000 euro lordi mensili ed erogata per dodici mensilità. Ai membri del Parlamento, tranne a quelli che risiedono a Roma, verrebbe riconosciuto un rimborso delle spese di soggiorno e di viaggio entro il limite massimo di euro 3.500 mensili. Ad ogni membro del Parlamento, verrebbero riconosciuti 3.690 euro mensili a titolo di rimborso delle spese per l'esercizio del mandato rappresentativo e la retribuzione di collaboratori. Un diritto al pensionamento al compimento del sessantacinquesimo anno di età e dopo almeno cinque anni effettivi di esercizio dell'attività parlamentare versando un proprio contributo pari all'8,80 per cento dell'indennità lorda . Infine sulla voce “Trasparenza, controlli e sanzioni” si è tenuti a pubblicare, con aggiornamenti bimestrali: il complesso delle indennità riconosciute al membro del Parlamento, il numero dei giorni per i quali, nel corso del bimestre, il membro del Parlamento è risultato presente alle sedute dell'Assemblea e delle Commissioni e ha ottenuto il riconoscimento del rimborso delle spese di soggiorno e di viaggio, a la rendicontazione delle spese rimborsate.
Si attendono quindi i risultati di questa ulteriore proposta fatta con opportunismo dal Movimento di Grillo in reazione al referendum, ma si rimane sempre più convinti ed interessati ad anelare proposte per un miglior funzionamento della stessa macchina istituzionale. La proposta ha di certo un sapore provocatorio e di sfida nei confronti del PD. Si sente parlare troppo di trasparenza e meno di efficienza, quando è di tutta evidenza che attraverso un migliore funzionamento anche i costi si abbasserebbero!






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