26 ott 2016

Parlamento... legittimo o no?



Ci si domanda ormai da tempo se nel Paese delle tante anomalie il suo Parlamento sia legittimo o no? 
di vincenzocacopardo

La bocciatura della legge Calderoli da parte della Corte Costituzionale avvenuta nel 2014..ha di certo scatenato un acceso dibattito in proposito. La domanda è persino logica: Se una legge elettorale viene considerata incostituzionale (a causa delle liste bloccate e del premio di maggioranza esorbitante) allora dovrebbero esserlo anche i parlamentari eletti da questa stessa legge!

La logica conseguenza, dopo la sentenza, sarebbe dovuta essere quella di tornare direttamente alla legge elettorale precedente il Mattarellum e di andare subito a elezioni, visto che un Parlamento illegittimo era anche impossibilitato a riformare la legge elettorale.

La Corte Costituzionale, (che storicamente non si è mai espressa in modo più chiaro, definito e comprensibile per i cittadini), non ha mai voluto considerare la sua decisione..per quel principio detto di "continuita'". Questo significa che il Porcellum è da considerarsi anticostituzionale solo dalla data della sentenza e cioè dal 2014. Quindi le elezioni scorse - essendosi tenute prima della decisione della Corte - sono da considerarsi valide a tutti gli effetti. Insomma, una singolarità.. difficile da comprendere! Ma c'è chi afferma che tale concetto sia abituale: chi ha compiuto un "reato" prima che questo venga definito tale, non può essere incarcerato..ma lo puo' essere certamente dopo! Un paragone tendente a rendere l'idea..

Secondo alcune letture, a non essere legittimi sono solo i deputati (circa 150) che sono stati eletti in forza del premio di maggioranza. Ma la Corte, a prescindere dai deputati provenienti dal premio di maggioranza, ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere "una preferenza". Ciò significa che, al di là della del connesso principio di continuità, l'intero Parlamento sarebbe comunque dovuto decadere dopo la sentenza.

Resta persino logico che..tutto questo.. non puo' restare scollegato dalla inopportuna pretesa da parte di questo Parlamento di operare su una riforma Costituzionale che stravolge l'assetto della nostra Carta! Per tornare al punto: Se la legge elettorale è incostituzionale, ne deriva necessariamente che tutto quello che declina da quella legge è anch’esso incostituzionale! In particolare..oltre al Parlamento... lo è anche il governo!

E' quindi più che chiaro che, passati oltre due anni dalla sentenza della Consulta, un Parlamento, dal 2014 definito incostituzionale, non può modificare la Costituzione poiché rimane il presupposto che.. più in là..di conseguenza..la stessa modifica..potrà essere dichiarata incostituzionale.


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