22 nov 2016

ACCOZZAGLIA .. CHI VOTA NO!


Accozzaglia: un termine alla De Luca!..simile ad un ammasso.. un miscuglio nel senso più dispregiativo!
di vincenzo cacopardo

Così identifica il premier chi non la pensa come lui! Ormai Renzi ci ha abituato a queste esternazioni verbali e nel suo continuo peregrinare per tutto il Paese, in un ambiguo e conflittuale doppio ruolo, insiste con le retoriche provocazioni..alcune persino imperiose e gradasse: "Se volete una classe politica aggrappata alla poltrona e che non cambi mai prendetela, perché io non sono così. Io sto qui se posso cambiare le cose! Non sto qui aggrappato al mantenimento di una carriera. Io non sono adatto a gestire “governicchi”.

Insomma secondo Renzi l'unica alternative è lui e solo lui! Tutto il resto è governicchio ..marcio..palude..galleggiamenti..etc. (Ma purtroppo lo è anche per tanti che votano, non avendo alcuna speranza, né fede nel futuro di una politica che si potrebbe innovare!) 

Al di là della presunzione e della evidente arroganza, quello che colpisce oggi, è il continuo spingere verso una lotta astiosa tutto il Paese da parte di un capo di governo che dovrebbe riunire la Nazione verso un voto referendario sereno e composto. Persino il suo mentore Napolitano si dice disgustato da una campagna elettorale che definisce "aberrante"..rimproverando tutti! Ma chi sta in realtà provocando questo accanimento in seno al Paese? Chi se non un Premier onnipresente nelle TV e convinto della sua unica verità fino ad offendere chi non la pensa come lui?

Non si può trascurare il fatto che questa importante riforma poteva essere presa in considerazione e condotta in modo completamente diverso. Sicuramente meglio dopo una consultazione elettorale che avrebbe potuto offrire maggiore legittimità ad un Parlamento - Con maggior rispetto verso i due schieramenti referendari supportati da una atmosfera più sana poichè si tratta di regole della Carta fondante.

Credo che tanti cittadini che oggi si spingono verso il NO, al di la del merito, siano rimasti impressionati dalla pretesa di un metodo imposto dal Partito del premier che, con estrema semplicità, ha pensato di poter escludere quasi a priori la maggioranza dei due terzi che occorreva in Aula per l'approvazione della riforma...portandoci direttamente ad un acrimonioso referendum. Inoltre l'appoggio di altre forze dapprima antigovernative che si sono accodate e la fiducia su una pessima legge elettorale (ma di grande comodo per chi deve governare), ha fatto il resto! 
Il combinato disposto tra le due ed una serie di fatti.. hanno creato un forte imbarazzo in seno alle forze politiche e grande impressione tra i tanti cittadini che vi hanno scorto solo una dialettica retorica fortemente litigiosa. Oggi il premier vi ha messo di più..finendo per definire "accozzaglia" tutti coloro che non la pensano come lui.

Sono in tanti quelli del Partito di Renzi a spiegare che vi sono "accordi" per cambiare legge elettorale e riforma Costituzionale dopo il referendum...spingendo i cittadini a votare in favore. Ciò significa che se passasse il SI, il Partito di maggioranza si presterebbe nella operazione di trasformazione delle regole già votate ...Ma il cittadino non vota per un patto interno al PD..vota su un preciso dispositivo per una conferma ad una riforma! 
Ma..poi.. possiamo davvero credere che se vincesse il SI, Renzi cambierebbe una virgola! Quale convenienza avrebbe chi diverrebbe di colpo il padrone assoluto della politica del Paese!

Per ciò che riguarda il merito..non è tra l'altro vero che la nuova riforma non confligge con la prima parte fondante: Vi si riscontra una chiara divergenza col primo articolo e col quinto in riferimento al titolo V°.



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