Accozzaglia:
un termine alla De Luca!..simile ad un ammasso.. un miscuglio nel senso più
dispregiativo!
di vincenzo cacopardo
Così
identifica il premier chi non la pensa come lui! Ormai Renzi ci ha
abituato a queste esternazioni verbali e nel suo continuo peregrinare
per tutto il Paese, in un ambiguo e conflittuale doppio ruolo,
insiste con le retoriche provocazioni..alcune persino imperiose e
gradasse: "Se volete una classe politica
aggrappata alla poltrona e che non cambi mai prendetela, perché io
non sono così. Io sto qui se posso cambiare le cose! Non sto qui
aggrappato al mantenimento di una carriera. Io non sono adatto a
gestire “governicchi”.
Insomma
secondo Renzi l'unica alternative è lui e solo lui! Tutto il resto è governicchio ..marcio..palude..galleggiamenti..etc. (Ma purtroppo lo
è anche per tanti che votano, non avendo alcuna speranza, né fede
nel futuro di una politica che si potrebbe innovare!)
Al
di là della presunzione e della evidente arroganza, quello che
colpisce oggi, è il continuo spingere verso una lotta astiosa tutto
il Paese da parte di un capo di governo che dovrebbe riunire la
Nazione verso un voto referendario sereno e composto. Persino il suo mentore
Napolitano si
dice disgustato da una campagna elettorale che definisce "aberrante"..rimproverando tutti! Ma chi sta in realtà provocando
questo accanimento in seno al Paese? Chi se non un Premier
onnipresente nelle TV e convinto della sua unica verità fino ad
offendere chi non la pensa come lui?
Non
si può trascurare il fatto che questa importante riforma poteva
essere presa in considerazione e condotta in modo completamente
diverso. Sicuramente meglio dopo una consultazione elettorale che
avrebbe potuto offrire maggiore legittimità ad un Parlamento - Con
maggior rispetto verso i due schieramenti referendari supportati da
una atmosfera più sana poichè si tratta di regole della
Carta fondante.
Credo
che tanti cittadini che oggi si spingono verso il NO, al di la del
merito, siano rimasti impressionati dalla pretesa di un metodo
imposto dal Partito del premier che, con estrema semplicità, ha
pensato di poter escludere quasi a priori la maggioranza dei due
terzi che occorreva in Aula per l'approvazione della
riforma...portandoci direttamente ad un acrimonioso referendum. Inoltre
l'appoggio di altre forze dapprima antigovernative che si sono
accodate e la fiducia su una pessima legge elettorale (ma di grande
comodo per chi deve governare), ha fatto il resto!
Il combinato
disposto tra le due ed una serie di fatti.. hanno creato un forte
imbarazzo in seno alle forze politiche e grande impressione tra i
tanti cittadini che vi hanno scorto solo una dialettica retorica fortemente litigiosa. Oggi il premier vi ha messo di più..finendo per definire "accozzaglia" tutti coloro che non la pensano come lui.
Sono
in tanti quelli del Partito di Renzi a spiegare che vi sono "accordi" per cambiare legge elettorale e riforma Costituzionale dopo il
referendum...spingendo i cittadini a votare in favore. Ciò significa
che se passasse il SI, il Partito di maggioranza si presterebbe nella
operazione di trasformazione delle regole già votate ...Ma il
cittadino non vota per un patto interno al PD..vota su un preciso dispositivo per una conferma ad una riforma!
Ma..poi.. possiamo davvero credere che se vincesse il SI, Renzi
cambierebbe una virgola! Quale convenienza avrebbe chi diverrebbe di
colpo il padrone assoluto della politica del Paese!
Per
ciò che riguarda il merito..non è tra l'altro vero che la nuova
riforma non confligge con la prima parte fondante: Vi si riscontra
una chiara divergenza col primo articolo e col quinto in riferimento
al titolo V°.
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