Qualcuno pensa che essendo caduto il Muro di Berlino.. “il sistema
internazionale delle coperture ideologiche sia ormai terminato". Sono tra
coloro che ritengono che era inevitabile che ciò accadesse anche in
Italia.. come è accaduto in Russia, in Polonia e in tutto il mondo
exsovietico: "Dopo la creazione del partito del compromesso storico,
il Pd, nel quale l’apparato excomunista ha perso in poco tempo per
consunzione il proprio ruolo egemone,
Renzi, con felice intuizione, si è subito diretto verso la
centralità politica .. conquistandola”.
Per
costoro.. “gli eredi del comunismo non possono più svolgere alcun
significativo ruolo politico. Debbono scegliere tra la nostalgica
testimonianza e la resa alla socialdemocrazia europea, respinta tra
la fine degli ’80 e i primi anni ’90: Le loro idee residuali, le
loro indicazioni, se riuscissero a imporsi, ci condurrebbero nel giro
di pochi mesi a Weimar, la repubblica tedesca dal cui disastro nacque
il nazismo”.
Parole
forti..anche troppo..ma non del tutto convincenti, di chi pensa che oggi...il vero problema possa
essere ridotto in quella semplice concezione dell’apparato
excomunista e la perdita del proprio ruolo egemone.. E' difficile
continuare a parlare di social democrazia o liberal democrazia, anche
in considerazione del fatto che le ideologie hanno lasciato spazio a
necessità logistiche diverse, allo stesso modo con cui non si vuole
accettare un certo odierno populismo di reazione!...
Dove
può portare tutto ciò? Quale strada, se non quella innovativa di
saper guardare oltre i confini di una mentalità ancora così chiusa
e ristretta?
Pur
nella consapevolezza di saper comprendere la nostalgia per le
ideologie del passato, la si può anche pensare diversamente in
merito al mediocre lavoro fin qui svolto da alcuni governi
occidentali come i nostri. Le stesse parole e le promesse dell'ex
Premier Renzi..non hanno portato ad innovare alcunchè..in previsione
di riforme tendenti solo a semplificare e non far funzionare il
meccanismo in senso democratico...Inoltre..il perseverare
considerando che un'unica figura politica, osannata oltre il dovuto,
possa essere in grado di risolvere le molteplici problematiche
esistenti, equivale a ritenere tale figura come un Padreterno in
terra...e la politica non ha certo bisogno di questo!
La
politica necessita di regole diverse...regole che possano servire al
riscontro di una vera innovazione funzionale attraverso la
partecipazione di tante personalità che attraverso lo scambio ed il
dialogo, possano trovare riscontri più funzionali e non solo di
comoda semplificazione al comando. Ad esempio: Considerare la
governabilità in senso giusto.. come un punto d'incontro di un
programma voluto dai cittadini..rinnovare saggiamente ed in modo
equilibrato una riforma del lavoro.. in modo funzionale quella dei
Partiti..eliminare i conflitti perenni esistenti nella politica e
nelle istituzioni..le continue anomalie che non contribuiscono a
riformare costruttivamente ..etc. Sono questi i temi delicati delle
importanti riforme che non potranno mai risolversi con la prepotenza
assoluta (seppur ricca di astuzia) di un'unica figura.
La
fortuna oggi non aiuta proprio queste figure.. nè gli audaci idealisti..ma
solo i prepotenti..i furbi e gli astuti comunicatori ..soprattutto in
tema politico, dove oltre ad una mentalità più aperta.. occorrono
idee, metodo.. rispetto e dialogo tra le parti. Con ciò non si vuole
per niente apparire negativi, ma si intende semplicemente mettere in
evidenza l'importanza di un vero cambiamento che non potrà mai
avvenire se non si segue una “forma mentis”
integralmente difforme da quella odierna.
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