23 dic 2016

La politica.. ed i margini ristretti della odierna forma mentis

 di vincenzo cacopardo
Qualcuno pensa che essendo caduto il Muro di Berlino.. “il sistema internazionale delle coperture ideologiche sia ormai terminato". Sono tra coloro che ritengono che era inevitabile che ciò accadesse anche in Italia.. come è accaduto in Russia, in Polonia e in tutto il mondo exsovietico: "Dopo la creazione del partito del compromesso storico, il Pd, nel quale l’apparato excomunista ha perso in poco tempo per consunzione il proprio ruolo egemone, Renzi, con felice intuizione, si è subito diretto verso la centralità politica .. conquistandola”.

Per costoro.. “gli eredi del comunismo non possono più svolgere alcun significativo ruolo politico. Debbono scegliere tra la nostalgica testimonianza e la resa alla socialdemocrazia europea, respinta tra la fine degli ’80 e i primi anni ’90: Le loro idee residuali, le loro indicazioni, se riuscissero a imporsi, ci condurrebbero nel giro di pochi mesi a Weimar, la repubblica tedesca dal cui disastro nacque il nazismo”.

Parole forti..anche troppo..ma non del tutto convincenti, di chi pensa che oggi...il vero problema possa essere ridotto in quella semplice concezione dell’apparato excomunista e la perdita del proprio ruolo egemone.. E' difficile continuare a parlare di social democrazia o liberal democrazia, anche in considerazione del fatto che le ideologie hanno lasciato spazio a necessità logistiche diverse, allo stesso modo con cui non si vuole accettare un certo odierno populismo di reazione!...
Dove può portare tutto ciò? Quale strada, se non quella innovativa di saper guardare oltre i confini di una mentalità ancora così chiusa e ristretta?

Pur nella consapevolezza di saper comprendere la nostalgia per le ideologie del passato, la si può anche pensare diversamente in merito al mediocre lavoro fin qui svolto da alcuni governi occidentali come i nostri. Le stesse parole e le promesse dell'ex Premier Renzi..non hanno portato ad innovare alcunchè..in previsione di riforme tendenti solo a semplificare e non far funzionare il meccanismo in senso democratico...Inoltre..il perseverare considerando che un'unica figura politica, osannata oltre il dovuto, possa essere in grado di risolvere le molteplici problematiche esistenti, equivale a ritenere tale figura come un Padreterno in terra...e la politica non ha certo bisogno di questo!

La politica necessita di regole diverse...regole che possano servire al riscontro di una vera innovazione funzionale attraverso la partecipazione di tante personalità che attraverso lo scambio ed il dialogo, possano trovare riscontri più funzionali e non solo di comoda semplificazione al comando. Ad esempio: Considerare la governabilità in senso giusto.. come un punto d'incontro di un programma voluto dai cittadini..rinnovare saggiamente ed in modo equilibrato una riforma del lavoro.. in modo funzionale quella dei Partiti..eliminare i conflitti perenni esistenti nella politica e nelle istituzioni..le continue anomalie che non contribuiscono a riformare costruttivamente ..etc. Sono questi i temi delicati delle importanti riforme che non potranno mai risolversi con la prepotenza assoluta (seppur ricca di astuzia) di un'unica figura.

Purtroppo siamo ancora legati ad una “forma mentis” così limitata rispetto ad una visione più innovativa della entità politica, per cui... il più astuto comunicatore preparato, anche se non ispirato dalle utili idee, finisce col prevalere!.. E' più facile poter incontrare personalità bloccate da un senso pragmatico e circoscritto.. quindi chiuse in un confine, con i piedi piombati e fissati in terra...di altre che, pur mantenendoli in terra più leggeri, siano capaci di liberarsi da questo confine per saper vedere oltre ed operare in lungimiranza..

La fortuna oggi non aiuta proprio queste figure.. nè gli audaci idealisti..ma solo i prepotenti..i furbi e gli astuti comunicatori ..soprattutto in tema politico, dove oltre ad una mentalità più aperta.. occorrono idee, metodo.. rispetto e dialogo tra le parti. Con ciò non si vuole per niente apparire negativi, ma si intende semplicemente mettere in evidenza l'importanza di un vero cambiamento che non potrà mai avvenire se non si segue una “forma mentis” integralmente difforme da quella odierna.



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