Italicum
corretto, proporzionale puro, Consultellum o nuovo Mattarellum? Con
quale sistema
elettorale si
andrà a votare dopo che gli italiani hanno bocciato la riforma
costituzionale messa a punto dal governo Renzi?
di vincenzo cacopardo
Per ogni proposta di sistema nuovo c'è sempre una connotazione latinista, ma i
contenuti restano variegati e poco convincenti. Il nuovo percorso pare comunque seguire la direzione di un sistema proporzionale.
Toccherà
alle forze politiche che siedono in Parlamento trovare un accordo
sulla nuova legge elettorale, visto che l’Italicum dovrà
necessariamente essere modificato, in quanto è un sistema di voto
che vale per la sola Camera dei deputati e per di più su di esso
pende ancora la motivazione del giudizio negativo della Consulta.
Nel
Partito democratico le posizioni sono variegate a seconda dell’area
di appartenenza. Per i renziani..ad esempio.. si possono apportare alcune
modifiche all’Italicum. Sembra che poi vi siano altre proposte
tra cui quella di un Bersanellum
o
di un nuovo Mattarellum della minoranza dem e la
proposta Italikos dei Giovani turchi.
Per
il M5S
è già da tempo depositata in Parlamento una proposta,
denominata il Democratellum,
un sistema proporzionale corretto. Dopo la vittoria dei No al
referendum, però, chiedono l’immediato ritorno alle urne,
proponendo di votare con l’Italicum per la Camera e con il
Consultellum, leggermente modificato, per il Senato. Sappiamo
che il Movimento di Grillo è sempre stato contrario alle coalizioni,
ma è importante precisare che il M5s era ed è per il sistema
proporzionale con possibile premio di maggioranza alle determinate
condizioni che questo rimanesse contenuto.
Anche
Forza Italia dell'eterno Silvio
Berlusconi ha rilanciato un sistema
proporzionale simile a quello tedesco.
Di certo per FI nel ballottaggio previsto dall’Italicum vi sono
alcuni dei punti critici che vanno modificati. Il partito azzurro è
tendenzialmente contrario ad un sistema maggioritario con collegi
uninominali e vede invece di buon occhio un sistema che favorisca le
alleanze e non un listone unico, per evitare il prevalere di Salvini.
Vi
è poi la Lega Nord che,
pur affermando di voler andare subito a elezioni con qualunque legge
elettorale, amerebbe un sistema proporzionale puro che non favorisca
imbrogli e compromessi. Sembra che a Roberto Maroni andrebbe bene un
sistema uninominale con collegi, ovvero una sorta di Mattarellum.
Per
Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia è necessario tornare subito alle
urne, con qualsiasi legge, partendo anche da quello che c’è
facendo le opportune modiche all’Italicum, adeguando il sistema
al Senato e mettendo il premio
di maggioranza alla
coalizione.
Vi
è poi la posizione della Sinistra italiana che non vuole sistemi
maggioritari, ma un ritorno ad una legge proporzionale.
Insomma..
la via del proporzionale ( che rimane quella che riesce a dare più
espressione e corpo alla partecipazione popolare) sembra oggi quella
voluta da tutti. Il problema sta nel saperla lavorare e disciplinare da un
Parlamento da tempo illegittimato e sostenuto insieme da una legge
completamente diversa ... Forse poco affidabile per un Paese che necessita di una governabilità sicura e democratica.
La
ricerca di una governabilità stabile pare continuamente anteporsi
ad un sistema elettorale che si vorrebbe di maggiore partecipazione
popolare. Col ritorno al proporzionale ed i sondaggi che parlano.. è
inutile pensare alla singola forza di una lista, ma solo a possibili
coalizioni. In queste condizioni e con le poche idee che circolano...
il rischio è quello di togliere ai territori ogni possibile forza
autonoma dando il colpo di grazia a quella possibile federazione tra
le regioni un tempo desiderata e poi messa da parte con Renzi. Si è
già tirato fuori un nuovo sistema elettorale chiamato "Lauricellum" che..
estendendo il premio al Senato su base nazionale... limiterà lo
spazio politico dei territori regionali e soprattutto di quelle a
statuto autonomo.
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