6 feb 2017

Il difficile operato di una sindaca contrastata


La feroce lotta contro una sindaca i cui risultati sui servizi della città non potranno che tardare a beneficio di un primario riordinamento di una amministrazione più funzionale e moralmente integra.
di vincenzo cacopardo



SAPER INDIVIDUARE UN UTILE PERCORSO

..O si affronta la strada comune di procedere come nel passato... o si intraprende primariamente un'azione di restauro attraverso un riordinamento dell'intera macchina amministrativa! 

Al di là di ogni critica che potrebbe alzarsi nei confronti dell'organizzazione interna dei Cinquestelle, quello che risulta inaccettabile.. è l'accanimento mediatico su una figura che prova in tutti i modi.. “sine praesumptio et arrogantia” .. nel cercare di mettere ordine all'interno di una Amministrazione lasciata in un inconcepibile stato di deterioramento e corruttela .
Virginia Raggi non affronta le molteplici problematiche ponendosi in mostra malgrado i Media non facciano altro che metterla in luce per gli errori persino giustificabili sulla valutazione di alcuni personaggi già presenti nei punti nevralgici della sua Amministrazione capitolina!

Quello che pare non voglia comprendersi è il fatto che in questa prima fase lei pone ogni sforzo per rimettere in moto la macchina amministrativa cercando di mettere a posto alcune pedine fondamentali, mancando le quali.. non potrebbero risolversi alla base i veri problemi connaturati sullo stesso funzionamento: Per la ricerca e le soluzioni di una città che richiede appropriati servizi ed il risanamento di un disastroso bilancio, occorre innanzitutto procedere con metodo sulle nomine.. ponendo ordine ad un riassetto generale dell'organizzazione pubblica sul piano preparatorio... E questo lo si può fare solo ricercando le migliori doti e le capacità di chi deve assumere le cariche. In questo lavoro si può incappare in qualche errore che, se corretto in tempo, non può mai essere considerato incapacità o volontà di commettere abuso..

Operare in senso avverso sarebbe come pensare di spingere avanti un motore guasto con la possibile conclusione di vederlo fondere...Insomma, è inutile attendersi in questo momento soluzioni i cui benefici si potranno constatare solo dopo che la fase delle scelte sui personaggi posti alla direzione dei punti nevralgici, sarà terminata del tutto!
Lavorare come si è fatto nel passato, dove poco importava chi mantenesse un posto di comando amministrativo e dove ognuno gestiva a proprio comodo la propria forza di comando riducendo il municipio nel disastro, ha reso l'amministrazione capitolina con un debito ed un malfunzionamento che ormai tutti conosciamo. Nel passato le decisioni non avevano alcun rapporto con un metodo funzionale a beneficio della città, ma restavano principalmente nell'interesse personale di chi manteneva il comando e la direzione dei vari dipartimenti ed assessorati ed i risultati sono venuti al pettine.

La lettura sull'operato della Raggi deve per forza essere un'altra! Il suo percorso deve interpretarsi in modo differente..
Affermare che la sindaca in otto mesi non abbia concluso nulla è un grossolano errore! Malgrado il perenne accanimento sia mediatico che politico (e qualche evidente astio all'interno del movimento), ad oggi non le si può imputare nulla.. giacchè, in questa fase, lei lavora per rimettere a posto il motore di un'auto al fine di renderlo integro e funzionale per il suo difficile cammino verso un traguardo. Se in questo percorso, nel cambio di una candela o di una cinghia o dello spinterogeno si può sbagliare ( facendolo senza malizia e senza un fine personale) risulta infelice e quasi ossessivo accanirsi verso il conducente che in realtà ha tutto l'interesse per far sì che la sua auto possa rimettersi in moto con sicurezza.


La metafora, anche se inusitata, rende chiaro quale risulta essere il difficile lavoro di una sindaca che verrà giudicata solo a fine del suo mandato ed i cui primi risultati sui servizi della città potranno anche tardare a beneficio del funzionamento di una amministrazione costruttiva e moralmente più integra. Lavoro che oggi la impegna e rischia di condannarla prematuramente senza un giudizio più chiaro ed equilibrato circa il metodo. 

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