3 mar 2017

due parole sul "populismo"


Ormai nei talk non si fa che discutere sulla parola “populismo” e lo si fa senza la dovuta percezione su quella che rimane come una reazione ad un modo insensato di procedere nei confronti dei fondamentali problemi sociali
La parola “populismo”sembra essere entrata di moda nel linguaggio politico odierno per sottintendere con disprezzo un atteggiamento culturale e politico che esalta in modo demagogico e velleitario il popolo. Al di là di ogni esaltazione... il populismo odierno non è altro che la comune reazione di chi vede nella propria comunità un insieme di diritti negati...poichè nulla di sociale pare più appartenere al popolo, se non un diritto al voto che oggi viene manipolato attraverso sistemi che favoriscono certe elites o alcune lobbjes.
Il populismo odierno altro non è che il riflesso naturale..di un sistema che non guarda con equilibrio a principi e regole nuove che possano rendere più equo il sistema. Il concetto di governabilità odierno esteso in quasi tutte le Nazioni occidentali..confligge spesso con la mancanza di una vera democrazia intesa come “suggerita dal popolo” . In quasi tutti i sistemi democratici europei, si tende a simulare una vera democrazia, quando al contrario questa viene manipolata fin dall'inizio.
Come ci si può illudere sul fatto che una forma popolare detta in modo sprezzante “populismo” possa affievolirsi o addirittura debellarsi...quando questa non può che rappresentare la normale reazione verso chi pretende di costruire una governabilità con la forza, l'astuzia e la caparbietà.. invece di farlo partendo da una logica base popolare?
vincenzo cacopardo

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