4 mar 2017

IL CASO CONSIP E LE CONTRADDIZIONI SUI FINANZIAMENTI ALLA POLITICA


Dopo i recenti fatti di corruzione sulla Consip che hanno portato in carcere l'imprenditore Romeo coinvolgendo alte figure istituzionali, si dimostra come sia incomprensibile permettere il finanziamento privato ai Partiti che in un modo o in un altro legano in modo equivoco chi finanzia il sistema con la politica”
di vincenzo cacopardo

Ricordiamo che la Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. La legge prevede che operi nell'esclusivo interesse dello Stato. Il suo azionista unico rimane il Ministero dell'economia e delle finanze. Al di là delle questioni giudiziarie che per opportunità e buon senso lasciamo alla magistratura, quello che importa sottolineare è l'aspetto politico istituzionale su una legge che ha tolto di mezzo la possibilità di provvedere ad un finanziamento pubblico a favore di quello privato.

Ma andiamo ai fatti: La Camera ha già da tempo approvato la conversione del decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. Una abolizione che sarebbe avvenuta nel giro di tre anni: Con tale decreto il finanziamento pubblico è stato perciò sostituito da un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il finanziamento pubblico – che formalmente era un “rimborso elettorale”- è stato del tutto abolito: Nel 2014 i fondi erogati ai partiti sono stati tagliati del 25 per cento, nel 2015 del 50 per cento e nel 2016 del 75 per cento. Da quest'anno il finanziamento dello Stato, in forma di rimborsi, sarà completamente abolito.

Riesce davvero difficile poter comprendere come si possa pensare di togliere un finanziamento pubblico ai Partiti che operano nel campo della politica..e non ci si immedesimi.. invece.. in uno sforzo di ricerca per disciplinare le loro organizzazioni interne attraverso regole funzionali allo scopo: Che sia certo che si debba porre un limite stabilito attraverso delle regole sicure è ormai assodato..... ma che si pretenda di poter ottenere un risultato migliore attraverso l'abolizione di un finanziamento pubblico a favore di quello privato.. è pura illusione! Un finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più appropriate, imponendo un criterio di natura privatistica e di interesse che premia solo chi finanzia!

Cosa può mai comportare una netta abolizione di un finanziamento pubblico da parte dello Stato?..
Se si vuole interpretare.. a puro scopo propagandistico.. che ogni finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona ed inoperosa..la risposta potrebbe essere quella di provvedervi attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma contenendoli... Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico affermando logiche qualunquiste...ma si fa anche di peggio.. (quasi inducendo alla concussione chi finanzia)

Desta perciò meraviglia che in tal modo possa pensarla il Movimento 5 Stelle che oggi cavalca l'onda del cambiamento attraverso l'uso di processi che comprendono maggiore partecipazione democratica. Ma come si pensa che in tal modo si possa operare più democraticamente? Come si fa a non comprendere che sarà proprio il finanziamento privato a rendere sempre più forza alle diseguaglianze...smantellando conseguentemente ogni logica che si vorrebbe democratica e di equa partecipazione? Più aumenta il peso del denaro nel sistema ..più si svilisce il valore della politica nella società..E' chi detiene la forza del denaro..se non i pochi potenti?

Questa contraddizione che tocca da vicino anche il Movimento Pentastellato rimane un altro dei motivi tendente a frenare la loro marcia verso il successo, poiché..è una chiara contraddizione in essere! Se prima..nella percezione popolare.. abbattere ogni pubblico finanziamento poteva dare l'illusione di maggiore ordine e integrità....oggi alla prova dei fatti.. mette in evidenza la forza delle risorse private (società finanziarie e lobbies ) che riescono a gestire e controllare meglio ed a proprio vantaggio la politica del Paese...Fa quasi rabbia pensare che l'unico Movimento in grado di interrompere l'escalation di una politica vecchia e sistemica (che affida ancora il suo potere nella forza del denaro), non sia in grado di percepire che questa è una chiara contraddizione nel cammino del loro percorso.

La politica ha i suoi costi!..e se anche questi devono essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo attraverso una mano pubblica, ma disciplinandone il metodo! Quando oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative, si offre ai privati di foraggiare una politica (che in sé dovrebbe rappresentare espressione del pensiero e delle idee) non si fa altro che favorire interessi personali e successivo malcostume: Si favoriscono interessi per poi urlarvi contro!

Al di là di chi decide o no... di versare il due per mille ai partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso degli anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno di una serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone giuridiche, cioè le società e gli enti...Ma potranno controllare anche i propri interessi..Una inspiegabile ed insopportabile contraddizione alla quale bisognerebbe mettere ordine!



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