“Dopo
i recenti fatti di corruzione sulla Consip che hanno portato in
carcere l'imprenditore Romeo coinvolgendo alte figure istituzionali,
si dimostra come sia incomprensibile permettere il finanziamento
privato ai Partiti che in un modo o in un altro legano in modo
equivoco chi finanzia il sistema con la politica”
di
vincenzo cacopardo
Ricordiamo che la Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. La legge prevede che operi nell'esclusivo interesse dello Stato. Il suo azionista unico rimane il Ministero dell'economia e delle finanze. Al di là delle questioni giudiziarie che per opportunità e buon senso lasciamo alla magistratura, quello che importa sottolineare è l'aspetto politico istituzionale su una legge che ha tolto di mezzo la possibilità di provvedere ad un finanziamento pubblico a favore di quello privato.
Ma
andiamo ai fatti: La Camera ha già da tempo approvato la conversione
del decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti.
Una abolizione che sarebbe avvenuta nel giro di tre anni: Con tale
decreto il finanziamento pubblico è stato perciò sostituito da un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle
donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il finanziamento
pubblico – che formalmente era un “rimborso elettorale”- è
stato del tutto abolito: Nel 2014 i fondi erogati ai partiti sono
stati tagliati del 25 per cento, nel 2015 del 50 per cento e nel 2016
del 75 per cento. Da quest'anno il finanziamento dello Stato, in
forma di rimborsi, sarà completamente abolito.
Riesce
davvero difficile poter comprendere come si possa pensare di
togliere un finanziamento pubblico ai Partiti che operano nel campo
della politica..e non ci si immedesimi.. invece.. in uno sforzo di ricerca per disciplinare le loro organizzazioni interne attraverso regole funzionali allo scopo: Che sia certo che si debba porre un limite stabilito
attraverso delle regole sicure è ormai assodato..... ma che si
pretenda di poter ottenere un risultato migliore attraverso
l'abolizione di un finanziamento pubblico a favore di quello privato.. è pura illusione! Un
finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più
appropriate, imponendo un criterio di natura privatistica e di interesse che premia
solo chi finanzia!
Cosa
può mai comportare una netta abolizione di un finanziamento
pubblico da parte dello Stato?..
Se
si vuole interpretare.. a puro scopo propagandistico.. che ogni
finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona
ed inoperosa..la risposta potrebbe essere quella di provvedervi
attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza
alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma contenendoli...
Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più
corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico
affermando logiche qualunquiste...ma si fa anche di peggio.. (quasi
inducendo alla concussione chi finanzia)
Desta
perciò meraviglia che in tal modo possa pensarla il Movimento 5
Stelle che oggi cavalca l'onda del cambiamento attraverso l'uso di
processi che comprendono maggiore partecipazione democratica. Ma come
si pensa che in tal modo si possa operare più democraticamente? Come
si fa a non comprendere che sarà proprio il finanziamento privato a
rendere sempre più forza alle diseguaglianze...smantellando
conseguentemente ogni logica che si vorrebbe democratica e di equa
partecipazione? Più
aumenta il peso del denaro nel sistema ..più si svilisce il valore
della politica nella società..E' chi detiene la forza del denaro..se
non i pochi potenti?
Questa
contraddizione che
tocca da vicino anche il Movimento Pentastellato rimane un altro dei
motivi tendente a frenare la loro marcia verso il successo, poiché..è
una chiara contraddizione in essere! Se prima..nella percezione
popolare.. abbattere ogni pubblico finanziamento poteva dare
l'illusione di maggiore ordine e integrità....oggi alla prova dei
fatti.. mette in evidenza la forza delle risorse private (società
finanziarie e lobbies )
che riescono a gestire e controllare meglio ed a proprio vantaggio la
politica del Paese...Fa quasi rabbia pensare che l'unico Movimento in
grado di interrompere l'escalation di una politica vecchia e
sistemica (che affida ancora il suo potere nella forza del denaro),
non sia in grado di percepire che questa è una chiara contraddizione
nel cammino del loro percorso.
La
politica ha i suoi costi!..e se anche questi devono
essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo
attraverso una mano pubblica, ma disciplinandone il metodo! Quando
oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative,
si offre ai privati di foraggiare una politica (che in sé dovrebbe
rappresentare espressione del pensiero e delle idee) non si fa altro
che favorire interessi personali e successivo malcostume: Si
favoriscono interessi per poi urlarvi contro!
Al
di là di chi decide o no... di versare il due per mille ai
partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia
e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che
potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso
degli anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno di una
serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone
giuridiche, cioè le società e gli enti...Ma potranno controllare
anche i propri interessi..Una inspiegabile ed insopportabile
contraddizione alla quale bisognerebbe mettere ordine!
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