7 apr 2017

Missili e Gas: l'ONU sempre più lontana


di vincenzo cacopardo

Con un attacco missilistico contro una base aerea della Siria, il presidente Usa Donald Trump dimostra un chiaro cambio di rotta nei confronti di Damasco. Trump sembra aver radicalmente cambiato opinione rispetto a quando, considerava un errore colpire il regime di Damasco.

Anche Marine Le Pen, malgrado la sua ammirazione per Trump, pare essere rimasta sorpresa dalla reazione all'attacco chimico in Siria. Secondo la leader del Front National in Francia, occorreva attendere i risultati di un'inchiesta internazionale. Colei che ha sempre apprezzato il nuovo presidente americano... su questo delicato argomento.. rimane invece sulla linea del presidente russo, il quale ha sottolineato che gli attacchi degli Stati Uniti contro la Siria sono una autentica aggressione contro uno stato sovrano.

I fatti sono comunque ancora da accertare su tre ipotesi:
La prima è quella che Damasco abbia sganciato i missili con contenuti chimici gassosi, la seconda è che abbia utilizzato armi missilistiche convenzionali, ma possa averlo fatto colpendo volontariamente depositi gassosi, la terza è che il raid aereo non abbia né usato, nè colpito alcun deposito, ma che i ribelli al regime abbiano usato le armi chimiche come reazione..creando allarme e colpevolizzando lo stesso regime. Di sicuro un'inchiesta approfondita rimaneva più che necessaria ed è per questo che  l'intervento missilistico americano sia apparso  prematuro.

I contrasti con Putin appaiono sempre più accentuati. Sappiamo che la Russia, da sempre alleata di Damasco, risponde che si è trattato di un incidente e che una bomba dei ribelli abbia fatto saltare un deposito di armi chimiche Sappiamo anche che da parte della Russia si cerca di demolire ogni accusa contro Assad, ma rimane sotto gli occhi di tutti lo sdegno che va crescendo tra i tre Paesi occidentali. Usa, Francia e Gran Bretagna denunciano che la morte dei civili è stata causata dal gas sarin, ma non possono riuscire ancora a dimostrare che ad usarlo sia stato il regime.
La vera tragedia resta quella dell’Onu...che continua a rimanere impotente e che da tempo sembra persino lontana da simili faccende di sua specifica pertinenza. Ma ciò non può più sorprenderci dato l'incredibile atteggiamento che continua ancora a mantenere da lunghi anni nell’Assemblea generale e in vari organismi collaterali nei confronti del conflitto israeliano-palestinese.



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