di vincenzo cacopardo
MA L'EUROPA DOV'E'?
Tira ormai una brutta aria tra Wladimir Putin e Trump.. una luna di miele durata poco che si infrange per colpa di Bashar al Assad. Dopo l'attacco Usa alla base aerea del regime di Damasco i rapporti sono peggiorati. Ma ciò era del tutto scontato anche perchè la questione delle armi chimiche aveva dato origine a tensione ed inquietudine e qualcuno aveva persino definito il presidente siriano Assad un "animale".
Tira ormai una brutta aria tra Wladimir Putin e Trump.. una luna di miele durata poco che si infrange per colpa di Bashar al Assad. Dopo l'attacco Usa alla base aerea del regime di Damasco i rapporti sono peggiorati. Ma ciò era del tutto scontato anche perchè la questione delle armi chimiche aveva dato origine a tensione ed inquietudine e qualcuno aveva persino definito il presidente siriano Assad un "animale".
Possiamo ormai asserire che siamo ritornati al clima della guerra fredda di
un tempo: Se la Casa Bianca accusa il Cremlino di aver aiutato il
regime di Damasco a coprire l'attacco chimico, Putin definisce le stesse come false e prive di riscontri. Tuttavia lo stesso Putin è rimasto
disponibile e si è detto disponibile al ripristino della prevenzione
degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli in Siria,
chiedendo in cambio agli USA una seria lotta contro l'ISIS .
Qualunque
discussione più o meno franca tra Usa e Russia è ormai disturbata
dagli ultimi episodi sulla Siria. Il momento rimane quindi assai
delicato ed il livello di fiducia delle due maggiori potenze
nucleari, rimane precario: Un braccio di ferro che desta molte
preoccupazioni in Europa. Ma se è vero che Trump ostenta sicurezza e
si pone con forza e anche vero che Putin non resta disponibile a
sottostare al dictat degli Usa e della stessa Nato circa i territori
che circondano i suoi confini.
Al
di là di ogni considerazione è pur vero che la Russia resta
circondata in modo rischioso nei suoi confini, mentre gli Stati Uniti
si pongono in un territorio assai distante dal loro. Il chè non è
di poco conto in un quadro geopolitico che vede forze terroristiche
invadere di continuo territori ormai quasi abbandonati o in preda a
regimi inventati. Se ad esempio ponessimo lo stesso problema in un
territorio limitrofo agli Stati Uniti, un intervento di Putin sarebbe
visto come una pericolosissima intrusione. Con ciò non possiamo nemmeno non
analizzare il problema dal punto di vista storico geografico con
riferimenti al passato. Rimane il fatto che questo problema in realtà resta assai più delicato per l' Europa stessa che confina con tali Paesi
instabili. Non si potrebbe quindi che auspicare una ripresa più
decisa dei rapporti per meglio definire sia le posizioni che le
strategie adatte ed in questo quadro solo l'Europa potrebbe fungere
da vera forza diplomatica per porre il giusto equilibrio tra le
parti.
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