Anticipare o no... strumentale o imprudente?
di vincenzo cacopardo
Il tema di questi giorni
sulle elezioni anticipate è sbagliato e non fa chiarezza! Qui non si tratta di un capriccio se
andare al voto o no...ma di pesare attentamente alcune importanti
circostanze. Sappiamo bene che votare non fa male, ma sappiamo anche
che occorre una legge elettorale funzionale e che, per opportunità,
avendo di fronte un precario bilancio da sistemare, i tempi non sono
proprio in favore della fretta!
Buttarla su chi pensa a
prescindere che andare al voto sia un diritto dei cittadini è troppo
facile e scontato..soprattutto oggi quando si sono persi mesi prima
di proporre un qualunque disegno di legge elettorale. Non ci sono
buoni e cattivi in riferimento a chi vorrebbe o no correre verso il
voto, ma solo una prudente ed attenta analisi del momento e delle
condizioni che il Paese deve affrontare
La “non ossessione”
per il voto (in questi giorni molto enfatizzata) è l'opposto equivalente ad
una “strumentale fissazione” di volervi andare,.. ma la prudenza per una
difficile manovra economica che attende il Paese conferma
l'importanza di una veduta più prudente rispetto alla corsa: Se c'è
chi infonde paura giustificandola con le regole di un mercato che
potrebbe far aumentare le accise e l'Iva,.. nonché un possibile
aumento dello spread..c'è anche chi, più pacatamente, ritiene
sconveniente correre verso una campagna elettorale in pieno Agosto.
Una legge elettorale
deve potersi studiare con calma..senza precipitose ed inconcludenti
corse!.. Non è quindi il tema della democrazia sulla partecipazione
al voto del popolo l'argomento sul quale porre strumentalmente la
concentrazione,.. ma l'opportunità sulla fretta che ci vede di fronte
ad una difficile manovra di bilancio ed una ricerca più approfondita
su una legge madre delle regole sulla quale.. in realtà.. si fondano i principi di una democrazia.
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