Da
quando si è esposto per il no alla riforma costituzionale Renzi- Boschi, D'Alema viene considerato il guastatore ..colui che ha
iniziato la procedura della scissione ..quasi un mostro all'interno
del PD.
di vincenzo cacopardo
Non si tratta di voler mettere in contrapposizione due figure, ma di sottolineare le ragioni di alcune scontate reazioni quando si assumono posizioni che obbligano.
Non
ho mai avuto alcuna simpatia per le vecchie figure che ancora
navigano nel mare di questa politica ormai intrisa di conflitti e
compromessi, ma le critiche e le posizioni ostili nei confronti di
D'Alema mi sembrano più che esagerate! Sarà anche il fatto che l'ex
presidente.. a volte.. si espone nella sua dialettica in modo da rendersi
poco gradevole..col suo eccessivo dileggiare..con le battute
ironiche... sarà il suo aspetto un po' severo..ma molte cose che lui
afferma hanno il sapore della verità.
Le figure che si occupano di politica, si giudicano per il loro operato, è vero!! Ma anche per le loro pubbliche prese di posizione!...Chiunque si posiziona diventa scomodo e pieghevole e D'Alema..già da tempo.. sembra essere divenuto ingombrante. Ma quello che si scorge da qualche anno in seno a questo malato PD è la prova di un fallimentare Partito che sembra aggrappato con forza alla figura di un segretario premier che.. pur apparendo forte e deciso... nella sostanza brancola nel buio.. proprio in forza del fatto che il dialogo con ogni altra personalità interna contraria al suo operato, non lo si voglia più ascoltare..considerandola un nemico.
D'Alema
è oggi molto legato politicamente con Bersani. Insieme combattono
una lotta accanita contro i governo e la Finanziaria..volendo rompere una
maggioranza. Non si può dire che sia un ammiratore di Pisapia (la
figura politica oggi incaricata di far conciliare le forze che si
sono scisse dal Partito Democratico),. il quale si trova impelagato in
uno scontro tra lui e Prodi (altra figura ansiosa di poter ritornare
in campo)..Insieme a loro.. Speranza,
Cuperlo.. Pippo Civati: Un po' tanto divisi nella possibile
ricostruzione di un nuovo Partito.
C'è
sicuramente una piccola guerra all'interno delle loro posizioni: Mentre Prodi cerca una sua possibile ascesa volendo salvaguardare
il governo Gentiloni,...D'Alema appare più agguerrito,. più
esorcizzante rispetto ad un futuro nello stesso PD. Con queste
premesse il lavoro di Pisapia (politico non certo di giovanile
aspetto) che si propone di metter su un nuovo “coordinamento”
per rappresentare tutte le componenti attraverso un eguale peso,. risulterebbe quasi inutile. Sarà più facile prevedere difficoltà
per questa intesa.. ed ognuno finirà col correre con una propria
lista!
Ritornando
alla personalità politica di D'Alema: Se risulta più facile
attaccarla sul piano caratteriale, non si può di certo criticarla
sull'aspetto prettamente politico come reazione ad una politica
arrogante di chi ha preteso di potersi impossessare di un partito
storico nato nel confronto e vissuto nella dialettica. Basterebbe
fare una valutazione sul metodo grossolano con il quale si è
proceduto..negli anni del governo Renzi: Tra fiducie, patti e scambi
di voti, si è visto di tutto e di più!
Non
vi sarebbe nemmeno bisogno di entrare nel merito della questione per
rimarcare la chiara volontà da parte del segretario del PD di voler annientare ogni giusta
procedura dialettica per togliere la voce ai navigati leader
fondatori.
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