25 lug 2017

Macron: la lenta discesa di un leader costruito sulle logiche della figura

di vincenzo cacopardo
I sondaggi ci riportano che la popolarità di Macron in Francia va affievolendosi sempre più..In poco tempo sembra essere sceso di dieci punti di percentuale ..ma non basta... poiche l'abbrivio della sua discesa tende a proseguire!
Non tutti se lo aspettavano! Ma la politica riserva sorprese soprattutto quando si viene fuori all'improvviso con la forza di una propaganda su una figura in grado di mettere a posto le problematiche della scadente politica portata avanti dal predecessore Hollande. Certo, per molti, nel caso di Macron, questa scesa di popolarità potrebbe risultare una sorpresa ..ma sono gli stessi che vivono costantemente sulla mistificazione del super uomo da osannare che non riescono a percepire che la politica non è fatta per ricercare un profeta risolutore, ma sui programmi dettati da una ricerca che appartiene alle idee di tanti ..allo scambio dialettico fra chi vede la politica come un percorso di studio continuo ed un profondo equilibrio nel modo di governare..
Ma ritorniamo a Macron....colui che è stato incoronato dalla Francia come il super eroe.. Basterebbe aver visto prima delle elezioni in TV il suo “dietro le quinte”dove tra l'altro appare un quadro assai misero di come oggi si conducono le battaglie politiche per le elezioni in forza di uno studio comunicativo sempre più deleterio e sconsolante... dove tutto sembra esser stato studiato meccanicamente per ingannare l'ascoltatore o intrappolarlo nelle logiche di una falsa realtà. Dove si tende ad ingannare il popolo parlando meno di programmi e molto di più in termini di slogan. Forse riuscirà a governare la sua confusa e poco omogenea maggioranza facendo sperare il Paese in future positive riforme, ma per adesso, il vero problema che si presenta per lui è proprio quello di avere una maggioranza fin troppo vasta per dare corpo a fondate riforme.
In molti nel Paese francese intravedono le profonde problematiche di questa maggioranza rafforzata ed accentuata con figure non proprio esperte e, malgrado il suo 54% di consenso popolare (sufficiente a tenerlo ancora in testa), la vera incognita rimangono le riforme rapportate tra l'altro alle aspettative di un Paese che non può che attendersi di più in considerazione del gran consenso ricevuto.
Nel frattempo il presidente Macron si muove verso la Libia con progetti sulla immigrazione per i quali avrebbe dovuto ricercare un contatto col governo Italiano: Esempio di come vi possa essere grande differenza tra un vero statista ed un politico votato in forza della sua figura e degli ingannevoli slogan comunicativi...Come per Renzi anche per Macron..se non fosse che lui resta presidente di una Repubblica!.



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