di vincenzo cacopardo
Se Berlusconi è stato l’emblema di chi ha preteso di governare senza aver intuito l’importanza di una azione proveniente dal basso…Renzi, per il suo forte carattere ambizioso ed arrivista, rappresenta la figura politica tendente ad avvalorare un identico concetto di governabilità stabilità dall’alto sostenuta con la forza del suo eccessivo "credere di sapere".
Mai
come oggi la politici ed i suoi leader si esprimono con così poca coerenza e dignità
nella loro collocazione partitica. Come nel “Gioco delle parti”
di Pirandello, anche se il loro ruolo non è in riferimento ad un
funzione tra amanti.. si ritrovano costantemente come
vasi di coccio tra vasi di ferro, dove ogni protagonista pare
completamente dominato o schiavo della politica degli altri. Dove tra il passatempo
degli interpreti si salvano le apparenze riservandosi il diritto di
posizionarsi da un lato o dall'altro..solo per puro
opportunismo...Che gioco può essere mai questo..se non si
salvaguarda un pensiero..se non si opera sulla base di un personale
concetto politico?
Quando
Renzi protende verso una Destra ..Berlusconi si butta verso un certo
popolarismo di sinistra moderato..Ambedue sembrano contrapporsi a se
stessi!.Parlare ancora di ideologie come di un complesso
di idee e di finalità che costituiscono la ragione ed il programma
di un partito politico, è come fare un torto ad una
buona funzione della politica, poiché molte ideologie non combaciano
più con le idee di una società in continuo movimento ed i principi
sui quali si fondano gli atteggiamenti sociali di ogni
epoca...Insomma... oggi occorrono soprattutto buone idee..più che
uomini poco chiari ed ambiziosi. Idee capaci di stare al passo con
una società moderna che va cambiando e che necessita di rinnovare
di continuo gli stessi principi per un riscontro più
costruttivo con i valori.
La
degenerazione odierna è originata dal vecchio sistema ancora succube
di vecchie ideologie del passato ed è quella che ha portato la
politica al punto in cui è... e cioè in uno stato di decadenza che
genera continue anomalie costruendo solo falsi miti e subdoli
predicatori disposti a tutto!
Continuano
perciò a venir fuori personalità politiche che appaiono come i
nuovi paladini e presunti riformatori del processo istituzionale del
nostro Paese e che operano senza mirare principalmente ai risultati
qualitativi che dovrebbero trovare riscontri su una vera funzionalità
del sistema... Il tutto retoricamente condito da una operazione di
restauro populista attraverso tagli e bonus qui e là, al fine di
accogliere su di loro un consenso..Forti anche del fatto che in tanti
oggi ignorano la reale visione del complicato meccanismo politico
istituzionale. L'interesse.. quindi.. è soprattutto quello di
distrarre...di non far pensare oltre il dovuto...nella loro
spettacolarità..Di far sfogare attraverso il gioco di una palla in
rete..per evitare che ci si possa impegnare con più attenzione in
temi sociali molto più profondi, delicati e di interesse in
un'esistenza in comune.
Ed
ecco che il passare da un Partito all'altro nell'ambito di uno
schieramento in un'Aula Parlamentare non desta nemmeno più alcuna
meraviglia. Sono i perduranti ed inaccettabili percorsi di
governabilità che non potranno mai portare frutti validi e duraturi
finchè nuove forze costruttive non metteranno radici spingendoci
verso un più illuminato concetto di funzionalità politica.
Da
tempo la politica non muove più passi in avanti proprio per la
mancanza di una ricerca di vera innovazione...Un percorso che possa
veramente essere utile al funzionamento delle stesse istituzioni...e
questo è uno dei più validi motivi che giustifica la mancanza di
partecipazione al voto. Nei talk televisivi non si fa che sentire la
solita cantilena degli antagonismi contrapposti, ma in concreto
nessun politico riesce ad esprimere una visione della politica
attraverso una forma mentis innovativa lasciando le istituzioni nelle
mani dei miti e dell'invecchiamento.
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