Berlusconi
mette le mani avanti e suggerisce la conduzione di un prossimo
governo Gentiloni.
di vincenzo cacopardo
Durante la presentazione di un nuovo libro dell'inossidabile sistemico Vespa,
Berlusconi espone i suoi seri dubbi sulla possibilità di una
formazione di un nuovo governo anche in forza di una nuova legge
elettorale non proprio utile a formare una maggioranza. Il cavaliere,
con la furbizia che non gli manca, premia la possibile conduzione di
un governo a guida Gentiloni per motivi ovvi che gli darebbero
maggior tempo per ricostruire la sua forza politica in lenta salita..
distaccandosi da quella di Salvini e poter dettare nel futuro la sua
politica anche nella possibile formazione di un nuovo asse con Renzi,
il quale si sarà già ricostruito una forza politica personale con
un Partito più centro-moderato.
Quali
sono.. sia per Renzi che per Berlusconi... i vantaggi di una simile
strategia se non quelli di rinforzarsi e ri-progettarsi in una futura
politica insieme nella grande coalizione moderata per far fuori il
Movimento 5Stelle? Se per Berlusconi i tempi stringono per l'età
avanzata, non di certo può dirsi lo stesso per Renzi che nelle
prossime elezioni avrà di certo ri-imposto in seno al Pd una propria
forza che gli darà specifici vantaggi, ma non di certo la
possibilità di un premierato!
Gentiloni
in questa ottica rappresenta di certo la carta più utile per ambedue
anche per il fatto che sarebbe sempre controllato dal PD in mano al
segretario.
Ma
quale potrebbe essere l'arma vincente del M5Stelle?
Di
sicuro non quella di poter riuscire a governare da soli se non con
una travolgente vittoria con oltre il 40% e con la forza di abbattere, una
volta affermati, il muro di un sistema inossidabile. Ma di certo la
strategia dopo le elezioni che potrebbe portare il Movimento ad
essere la prima forza politica alla Camera, sarà quella di poter
ottenere dal Capo dello Stato la facoltà di formare un governo con
una maggioranza stabile attraverso una coalizione. Cosa che come sappiamo non può esistere
proprio per il fatto che se cedessero a questo compromesso il giorno
dopo perderebbero una consistente forza di consenso.
Il
loro disegno costruttivo potrebbe essere quello di proporre!
Presentare un programma con punti determinanti in favore della
popolazione per ottenere maggiore equità ed offrire una politica
sociale più confacente per il Paese. Cosa contro la quale si opporrà
una buona parte del Parlamento delle forze partitiche
tradizionali..adducendo la solita mancanza di capacità realizzativa da parte dei loro componenti.
Ma
questa loro tattica ridurrà chi si oppone a dimostrare una scarsa attenzione ai problemi più stretti ed urgenti inerenti la cittadinanza:
Quello che importa al Movimento sarà proprio l'opposizione al loro
progetto, capace di dimostrare al Paese che la lotta contro un
programma in favore di una equità viene osteggiato proprio da quei
Partiti che giorno per giorno dimostrano un'insensibilità politica
in favore del sociale. Questa sarebbe già una vittoria che li
potrebbe vedere vincitori su una riproponibile vicina consultazione
Nazionale.
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