UN PAROSSISMO ISTITUZIONALE SENZA PRECEDENTI
di vincenzo cacopardo
“Non
ci sono nemmeno attenuanti comprensibili poiché nel programma
governativo di Lega e 5Stelle.. non si fa cenno ad un'uscita dalla
moneta Unica. Nel merito..inoltre.. uscire dall'Europa e dalla sua moneta comporta una prassi costituzionale lunghissima che anche il Presidente della Repubblica avrebbe potuto stoppare
successivamente..”
L'art.92
della Costituzione disciplina la formazione del Governo con una
formula semplice e concisa: "Il
Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei
ministri e, su proposta di questo, i ministri".
La
fase precedente consiste essenzialmente nelle consultazioni che il
Presidente svolge, per prassi costituzionale al fine di individuare
il potenziale Presidente del Consiglio in grado di formare un governo
che possa ottenere la fiducia della maggioranza del Parlamento.
Questo meccanismo viene attivato, ovviamente, ogni qualvolta si
determini la nascita di un governo.
La
Costituzione Italiana assegna al Presidente della Repubblica un ruolo
di Garante della osservanza delle leggi del nostro ordinamento senza
attribuirgli poteri esecutivi ..In poche parole il Presidente della
Repubblica non può.. ne deve fare politica. Non può ne si deve
schierare con questo o quel partito o coalizione. Non può ne deve
sostenere singoli uomini politici o gruppi di essi. Questo significa
“super partes”. ..ossia “al di sopra delle parti” La
Costituzione Italiana assegna soltanto al Presidente del Consiglio il
ruolo di comando e di governo.
L'impeachment
contro Mattarella non è giustificato e non risolve nulla e sortirà più che altro un
effetto contrario!..Alla stessa maniera si ritengono incomprensibili
le manifestazioni di piazza a sua difesa: Sono contrapposizioni
rischiose che genereranno solo reazioni scomposte e persino
pericolose!
E'
preferibile limitarsi a far comprendere all'opinione pubblica che (a
differenza che in una Repubblica presidenziale)... il Capo dello
Stato non può mai condizionare la politica governativa entrando nel
merito politico di competenza dell'area governativa ..Cosa che invece
sembra essersi verificata!
Il
Capo dello Stato nomina su proposta del presidente del Consiglio da
lui stesso nominato ed è compito solo del Parlamento (in quanto
Repubblica parlamentare) esprimere o no una fiducia al nuovo
esecutivo.
E'
solo il presidente del Consiglio, da lui nominato, che indica i
ministri..la nomina da parte del Capo dello Stato e' solo
formale!...Il Presidente del Consiglio non e' "super partes"
ma "primus inter pares"..Il Capo dello Stato non può
intromettersi sull'indirizzo politico dei ministri..e puo' soltanto
opporsi ai nomi per considerazioni riguardanti l'integrità e la
irreprensibilità della figura e..nel caso di un ministero delicato
come quello dell' Economia..anche sulla competenza..Qualità che in
Savona apparivano più che consolidate.
Ma
la ciliegina sulla torta con la nomina di Cottarelli (consulente
tecnico durante il governo PD) non può che dare ulteriormente da
pensare su come si possa travisare il consenso di un popolo che.. tra gli
“ismi” di ogni sorta.. finisce col non contare più nulla.
Per quello che possa valere la mia opinione:sono d'accordo con Cacopardo,Mattarella avrebbe dovuto acconsentire alla nomina di Savona,non ci sarebbe stato alcun rischio di uscita dall'EU.
RispondiEliminaVedremo cosa succederà,intanto gli oneri finanziari sul debito pubblico, crescono e si allontana la ripresa.Gaetano Giovanni Castello tel/fax +355 522 65100 oppure tel/mob +355 697506539