VIENE
DA CHIEDERSI SE UNA MANOVRA DI BILANCIO NON DOVREBBE GUARDARE
PREVALENTEMENTE ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL SUO TERRITORIO ORMAI
MARTORIATO...
di vincenzo cacopardo
Le
reazioni climatiche incalzano sempre con maggiore violenza ed il
Paese Italia, con il consueto lassismo, finge di non accorgersi dei
continui abusi edilizi e delle costruzioni insicure. La natura ci
parla e noi fingiamo di non ascoltare... Fumi e gas iniettati
nell'aria come fosse una normale abitudine ed un territorio quasi
abbandonato ad un destino che non può che generare ulteriori danni e
morte.
Tutte
queste morti che ogni anno si ripetono con costanza sono un chiaro
richiamo all'importanza ed al bisogno di una prevenzione.... Sono un
richiamo ad un impegno.. nell'inerzia assoluta di chi, con ipocrisia,
continua a dirsi pronto.. ringraziando poi quasi retoricamente chi si
occupa di spalare per recuperare morti e feriti.
Abbiamo visto tutti le scene che si ripetono in televisione con case
che franano ed automobili spazzate via dall'acqua e dal fango..morti
e feriti gravi persino nelle grandi città..eppure basteranno pochi
giorni per dimenticare nuovamente ...nell'attesa di un nuovo evento
sempre più catastrofico.
Quest'ultima
disgrazia avvenuta a Casteldaccia suona
come l'ennesima consueta indolenza di uno Stato e delle sue
Istituzioni,..da tempo mai preparate ad una logica prevenzione sul
rischio idrogeologico...un rischio ormai impellente in tutto il
nostro delicato territorio. Le istituzioni non sono in grado di
tutelare i cittadini.
L'abusivismo deve essere combattuto già dalla posa della prima
pietra e non quando è già tutto costruito. Al
di là delle diatribe di stampo politico..un dato di fatto resta
certo: Chiunque si è insediato al Governo ha sempre sottovalutato
questo rischio legato al territorio non fornendo una adeguata
protezione attraverso uno studio preventivo e le rispettive risorse
adeguate. I danni provocati dall'acqua dello scorrere dei fiumi in
piena.. provocano danni immensi ben superiori alle spese occorrenti
per prevenirli...E allora?...persino una figura poco esperta farebbe
i suoi conti prevedendo interventi appropriati, limitando la
cementificazione, ed adoprandosi per far defluire i fiumi nel modo
più intelligente e sicuro...Non sembra mai esservi nemmeno una
costruttiva intesa tra le amministrazioni e l'attività governativa.
Sarebbe
il momento di reagire per salvaguardare il nostro territorio ormai
martoriato dalle continue alluvioni, dai ponti che si sgretolano,
dalle strade che si allagano e si frantumano, dagli argini dei fiumi
che straripano. Un territorio che in tanti nel mondo ci invidiano!
C'è
tanto lavoro da fare e da distribuire in tutto il territorio! La
politica dovrebbe affrettarsi: Le forze e la volontà non
mancherebbero e nemmeno le risorse se si concentrassero
prevalentemente sulla messa in sicurezza e la salvaguardia del
territorio operando con prevenzione e coscienza.
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