Con
la sua aria pacata e bonacciona Zingaretti ha conquistato di certo la
simpatia di molti aderenti al Pd. tuttavia sono certo che anche la
figura di suo fratello (nel ruolo del commissario Montalbano) abbia
in parte influito. Un partito che da tempo, dopo il regno di
Renzi, aspettava un cambiamento al suo vertice.
di vincenzo cacopardo
Vedremo
col tempo se Nicola Zingaretti riuscirà nel difficile compito di
reindirizzare il Partito verso l'innovazione desiderata dai suoi
aderenti..anche se..per certi versi.. sarebbe più utile riformarlo
persino nel nome e nel simbolo.
Si
vedrà nei prossimi giorni come si incanalerà il dialogo politico al
suo interno con la imperitura figura di Renzi e quali effetti produrrà
il riconoscimento di un personaggio politico più sobrio e dall'innata personalità rasserenante. Certo
l'andata a Torino talmente tempestiva per dire si al TAV ..un po'
stupisce.. tendendo a tradire la sua stessa immagine!
Oggi l'aria
dei consensi sembra premiare l'avanzata del PD depauperando il
consenso dei 5Stelle. I pentastellati pagano di certo una cattiva
comunicazione..il modo di organizzare la loro struttura politica..il
loro iper assoluto .. assomigliando ad una sorta di armata
inquisitoria che finisce col non convincere e persino mettere paura.
Vi è anche una incomprensibile esplicazione sul doppio ruolo del
leader DiMaio in un movimento che si dichiara per il
cambiamento..Tuttavia va detto a suo favore che..volendo tener fede
ai suoi impegni (più o meno condivisibili) Di Maio pare mettervi un grande
impegno rischiando non poco.. Qualora dovesse crollare ne pagherebbe
un costo personale altissimo.
In
questo quadro di piccoli.. e notevoli cambiamenti.. quello che più
se ne ricava è una alta possibilità di ricostruire un nuovo
bipolarismo. L'arrivo di un nuovo segretario nel partito a sinistra
..potrebbe dare maggiore forza a tutto ciò.
La
circostanza è anche supportata dall'odierno accordo governativo..
che pian piano si è costruito malgrado le tante differenze tra gli
alleati..e che rimane il frutto di uno strano sistema elettorale
proporzionale non esattamente definito nei ruoli. Quindi destinato
nel futuro a tendere quasi meccanicamente a ricostruire un altro
sistema bipolare attraverso la forza di un maggioritario a cui tanti aspirano.
Non
avendo messo al centro dell'attività politica il fondamentale ruolo
parlamentare e bay-passandolo di continuo..non si è potuto rendere
forza allo stesso principio proporzionale.
Tutti gli sforzi per ricostruire il nuovo sistema secondo le
giuste logiche.. sembrerebbero perciò risultati vani e la politica
continuerà a rincorrere il sistema bipolare contenendo le posizioni dei cittadini nell'ambito delle due monolitiche
posizioni.
In
un certo senso si è ormai persa l'occasione di quella efficacia del
principio parlamentare al quale il proporzionale avrebbe potuto
offrire la base per un maggior confronto e che.. per Costituzione
renderebbe valore a tutto il nostro sistema politico.. e si ritornerà
a governare con la forza di un assolutismo..poichè incapaci di
immedesimarci in un contesto in cui i sacrosanti ruoli, sia per
principio..che per intuizione.. dovrebbero restare separati per una loro migliore funzione.
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