di vincenzo cacopardo
Vi
sono alcuni aspetti da dover approfondire prima di fare una
analisi accurata del momento politico che stiamo vivendo.
Approfondimento senza il quale non sarà mai possibile comprendere le
ragioni che stanno creando una certa apprensione tra i cittadini: Nella valutazione del quadro politico
odierno...ogni cittadino non può che passare freneticamente da una posizione
all'altra con infinite incomprensioni ed eccessivi cambi di rotta..Il
tutto..come la storia ci insegna.. potrebbe generare l' ulteriore motivo di rifiuto al voto..
Il
primo aspetto analitico, è quello di capire qual'è stata la ragione
per la quale a Marzo dello scorso anno una gran moltitudine di
cittadini abbiano diretto il loro voto a favore di un Movimento.. Una
organizzazione politica nuova che si era proposta di rompere con quel
sistema che continuava ad imporre le identiche figure politiche
legate ai vecchi partiti tradizionali. Il secondo non può che essere
l'evidente rilievo sulla stessa struttura politica organizzativa dei 5Stelle
..(resa ancora più incerta dall'azione di una stampa che persevera
con la continua demolizione contro di loro) Qualcosa che aveva posto
dubbi fin dall'inizio e che adesso... in fase governativa... si mette
sempre più in evidenza.
Se
per quanto riguarda il primo punto il risultato delle urne era già
prevedibile e conclamato dalla forte affermazione..
(soprattutto per via dell' eccessiva iniquità che nel Paese si risentiva)... per quanto riguarda il secondo aspetto, quello attinente la sua organizzazione, continuano a venire a galla
contraddizioni ed anomalie che pongono notevoli problematiche
riflesse automaticamente in fase governativa.
Accorgendosi
di questi difetti oggi Di Maio cerca in parte di rimediarvi (con
l'apertura alle liste civiche e cercando di dare supporto ad una
organizzazione da formare in modo più strutturato e capillare nel
territorio). Ma potrebbe ormai essere tardi.. anche perchè restano da
superare altri temi come quello di una piattaforma poco convincente e determinante ..sulla quale si continuano ad alimentare polemiche.
Non si comprende anche perchè questo Movimento continui a fissarsi
sulla limitazione dei mandati e trascuri l'importanza di limitare i
ruoli: Occuparsi di governare e guidare insieme una organizzazione
politica è sempre stata la tragica fine delle figure
politiche..Oltre ad essere azzardato è anche di difficile cognizione
per chi ha sempre pensato che “uno vale uno" ..quindi non due.
Vi
è però un aspetto preponderante che riguarda il pensiero dei tanti
che avevano votato un Movimento post ideologico e che... malgrado le
critiche sull'organizzazione, vi restano ancora legati pensando di
individuare nella loro affermazione una possibilità di rottura del
sistema a beneficio di uno nuovo che potrebbe offrire maggiore
innovazione.
I più delusi restano ancora coloro i quali avrebbero sperato che non si sarebbero mai dovuti inserire in un governo con altri.
Sono
errori di percorso di un Movimento che sapendo di essere trasversale
(avendo ricevuto consensi da ambedue le parti dei vecchi partiti) non
avrebbe dovuto fare... imponendosi con una più conforme strategia ed
un preciso metodo..Il rischio oggi è quello di accorgersi che
persino la rottura del vecchio sistema sembra essere lasciata nelle
mani del leader della Lega e quindi non esattamente in favore di
quella desiderata successiva edificazione a beneficio di un vero
utile cambiamento.
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