4 set 2019

PARTE UN GOVERNO TRA ENFASI E CONTRADDIZIONI


RIUSCIRA' CONTE A TROVARE UNA SINTESI E MANTENERE QUESTO EQUILIBRIO?
di vincenzocacopardo

Un nuovo governo a trazione 5 stelle per un nuovo cambiamento. Cambiamento che.. in realtà..diciamolo pure.. stenta ancora a completarsi.
La piattaforma ha votato per il si, sebbene in ritardo e nel contesto di una prassi costituzionale fuori dal quadro convenzionale: Hanno espresso il loro verdetto in meno dell'1% del popolo Movimento che ha vinto le elezioni politiche del 2018.
Il Pd è il nuovo alleato dei 5Stelle in questa nuova avventura che appare piena di ostacoli nascondendo un imbarazzante e profondo astio fin dai tempi in cui lo stesso Movimento è apparso come forza consistente nel quadro politico nazionale...Ma questa è anche la nostra politica..bisogna farsene una ragione con le dovute conseguenze! Oggi bisogna fare i conti con un sistema proporzionale..quando il passato di un curioso sistema bipolare ha inciso accendendo gli animi e dando forza ad insulti ed accalorati epiteti.

Si enfatizza la figura di Renzi come fosse l'autore di questo accordo senza considerare che per il neo senatore qualunque tipo di accordo e con qualsiasi forza sarebbe sempre stato per lui una sicurezza: Quella di mantenere la forza dei gruppi nelle aule parlamentari dovute a quando..durante le elezioni..era segretario del PD. Se oggi si fosse andati dritti verso le elezioni avrebbe perso qualunque sicurezza. Il vero successo lo ha ottenuto Di Maio.

Al di là di ogni compromesso e del percorso da affrontare... rimangono ai margini le naturali domande di rito: Come finirà col nostro debito? Come finirà con i decreti sicurezza? Come con le autonomie? Che se ne farà del jobs act tanto voluto da Renzi? Che ne sarà del reddito di cittadinanza considerato dalla sinistra un disastroso atto di riforma per il lavoro?.Che si farà con la delicata materia sul taglio dei parlamentari? ..E poi tante altre che risultano come una conseguenza di un passaggio avverso al precedente percorso che il Movimento aveva iniziato con la Lega..
Per non parlare di certe figure che per anni si sono scontrate con vituperio: Lo stesso Renzi e la sua fidata Boschi..il governatore De Luca che ha sempre disprezzato Di Maio e compagni...Lotti con una buona parte del gruppo del giglio magico...i forti scontri verbali di Di Battista sull'organizzazione politica del PD..

Insomma..è inutile negare le grandi difficoltà di questo nuovo accordo dove, malgrado la buona volontà di Di Maio e Zingaretti e la soddisfazione del nostro Capo dello Stato Mattarella..si è allontanato lo spettro di nuove elezioni.
Potremmo adesso vedere una serie inarrestabile di contraddizioni e compromessi. Molte parole che rallenteranno i fatti, ma di certo sembrerà di essere attaccati ad un filo sottile che potrebbe rompersi in ogni momento se non si opera con prudenza e rispetto verso gli avversari.
Riuscirà Conte a mantenere questo equilibrio?

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