19 dic 2019

DI CHE SI SORPRENDE PARAGONE?


di vincenzo cacopardo

Strano che una persona intelligente e preparata come Paragone si sia accorto solo in ritardo delle storture esistenti in seno al Movimento 5stelle: Un giornalista entrato come senatore nel Parlamento in questa legislatura.. non certo per bisogno...poiché non gli è mai mancata ogni possibilità di esprimersi nel suo lavoro!

Oggi Paragone sostiene di restare nel Movimento e libero di portare avanti un programma insito nello statuto di questa organizzazione politica ritenendosi coerente all'elettorato che rappresenta..tuttavia appare veramente inspiegabile il fatto che si accorga solo adesso della incoerenza di un Movimento che si è sempre mosso costantemente senza una struttura capace e priva di un essenziale scambio costruttivo al suo interno.. Una organizzazione incapace di trovare un'unica strada identitaria tra i componenti!..
Insomma... era chiaro che finisse così: Un unico leader incontrastato promosso da Grillo..che si inserisce in tutti i ruoli e che indica la strada al di sopra di tutti... Totale assenza di dialogo e di una efficiente organizzazione territoriale in scambio con i cittadini capace di far venir fuori una classe dirigente meritevole.. Assenza di indirizzo chiaro che potesse identificare una politica di crescita.. ma tagli lineari poco costruttivi ed un costante iper-moralismo che finiranno col portare un Movimento, (oggi di esclusiva proprietà di pochi), verso una frantumazione progressiva dei consensi...Inoltre la via di questi giorni del Movimento appare proprio in contrasto con gli scopi prefissati del passato di voler abbattere il muro di un bipolarismo che, al contrario, sembra rinascere ancora più forte di prima!

In molti abbiamo creduto ad un cambiamento e lo abbiamo aspettato a lungo..abbiamo pensato che la rottura di un vecchio sistema potesse apportare idee nuove e proposte soddisfacenti anche attraverso un ricambio delle figure..Proposte soprattutto relative a riforme adatte per far procedere correttamente un ordine politico di funzionamento..tuttavia bisogna ammettere che non è stato così! Il Movimento ha preteso di governare senza una base solida da doversi consolidare prima attraverso una identità politica di innovazione.. e adesso è costretto a giravolte e compromessi inauditi nel vuoto della sua organizzazione.. pretendendo persino di sconvolgere l'articolo 67 della Costituzione sul vincolo di mandato: Cosa vorrebbero? Forse una mandria di pecore da comandare e dirigere a loro piacimento? ...Doveva essere intuibile anche per Paragone ..e se oggi se ne sorprende non può che farsene una ragione!

Forse il giornalista potrebbe adesso intuire che questo Movimento non era legato coerentemente in una alleanza con la Lega... come non lo risulta oggi col PD.. e non per effetto delle inconsuete antitetiche unioni, ma per un problema endogeno che riguarda soprattutto la sua reale mancanza di identità!

Malgrado tutto ciò rimane innegabile che se questo Movimento oggi resta a galla è soprattutto per la figura di Conte che col suo equilibrio ha reso maggiore fiducia allo stesso governo. Come rimane evidente che i compromessi non potranno mai finire.. poichè alla base manca una corrispondenza, o meglio, un'equivalenza...con ciò che questa organizzazione, ormai politica a tutti gli effetti, vorrebbe davvero rappresentare.



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