di vincenzo cacopardo
Strano
che una persona intelligente e preparata come Paragone si sia accorto
solo in ritardo delle storture esistenti in seno al Movimento
5stelle: Un giornalista entrato come senatore nel Parlamento in
questa legislatura.. non certo per bisogno...poiché non gli è mai
mancata ogni possibilità di esprimersi nel suo lavoro!
Oggi
Paragone sostiene di restare nel Movimento e libero di portare avanti
un programma insito nello statuto di questa organizzazione politica
ritenendosi coerente all'elettorato che rappresenta..tuttavia appare
veramente inspiegabile il fatto che si accorga solo adesso della
incoerenza di un Movimento che si è sempre mosso costantemente senza
una struttura capace e priva di un essenziale scambio costruttivo al
suo interno.. Una organizzazione incapace di trovare un'unica strada
identitaria tra i componenti!..
Insomma...
era chiaro che finisse così: Un unico leader incontrastato promosso
da Grillo..che si inserisce in tutti i ruoli e che indica la strada
al di sopra di tutti... Totale assenza di dialogo e di una efficiente
organizzazione territoriale in scambio con i cittadini capace di far
venir fuori una classe dirigente meritevole.. Assenza di indirizzo
chiaro che potesse identificare una politica di crescita.. ma tagli
lineari poco costruttivi ed un costante iper-moralismo che finiranno col
portare un Movimento, (oggi di esclusiva proprietà di pochi), verso una
frantumazione progressiva dei consensi...Inoltre la via di questi
giorni del Movimento appare proprio in contrasto con gli scopi
prefissati del passato di voler abbattere il muro di un bipolarismo
che, al contrario, sembra rinascere ancora più forte di prima!
In
molti abbiamo creduto ad un cambiamento e lo abbiamo aspettato a
lungo..abbiamo pensato che la rottura di un vecchio sistema potesse apportare
idee nuove e proposte soddisfacenti anche attraverso un ricambio
delle figure..Proposte soprattutto relative a riforme adatte
per far procedere correttamente un ordine politico di
funzionamento..tuttavia bisogna ammettere che non è stato così! Il
Movimento ha preteso di governare senza una base solida da doversi
consolidare prima attraverso una identità politica di innovazione..
e adesso è costretto a giravolte e compromessi inauditi nel vuoto
della sua organizzazione.. pretendendo persino di sconvolgere
l'articolo 67 della Costituzione sul vincolo di mandato: Cosa
vorrebbero? Forse una mandria di pecore da comandare e dirigere a
loro piacimento? ...Doveva essere intuibile anche per Paragone ..e
se oggi se ne sorprende non può che farsene una ragione!
Forse
il giornalista potrebbe adesso intuire che questo Movimento non era
legato coerentemente in una alleanza con la Lega... come non lo
risulta oggi col PD.. e non per effetto delle inconsuete antitetiche unioni, ma
per un problema endogeno che riguarda soprattutto la sua reale
mancanza di identità!
Malgrado
tutto ciò rimane innegabile che se questo Movimento oggi resta a
galla è soprattutto per la figura di Conte che col suo equilibrio ha
reso maggiore fiducia allo stesso governo. Come rimane evidente che i
compromessi non potranno mai finire.. poichè alla base manca una
corrispondenza, o meglio, un'equivalenza...con ciò che questa
organizzazione, ormai politica a tutti gli effetti, vorrebbe davvero
rappresentare.
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