13 dic 2019

LE ELEZIONI DEL REGNO UNITO PORTANO IN TRIONFO I CONSERVATORI E CASTIGANO L'UNIONE.



di vincenzo cacopardo


Trionfano, almeno di piccoli ribaltamenti che non potranno comunque mai sovvertirne l'esito. Con questo risultato la Gran Bretagna rimane certamente fuori dalla Comunità!. Boris johnson trionfante nel Paese dichiara che lascerà l'Europa.. e trascina nel tracollo i lauboristi.

Mentre Corbyn sconfitto..promette di lasciare la guida del Partito per rinnovarlo dopo il cambio di rotta del Paese...il nazionalista Boris, tanto simile persino nel fisico e nel suo biondo capelluto al presidente Trump, conquista una fortissima maggioranza dei seggi nella Camera dei Comuni con oltre 360 seggi rispetto la soglia dei 326 indispensabili per governare senza alcun bisogno di alleanze! Di certo una gran vittoria, ma anche una scossa per l'intera Comunità Europea che da questo evento non potrebbe mai non porsi domande lecite circa il proprio futuro.
Sicuramente con questo risultato si mette fine ad un lungo ed estenuante percorso della vita politica del regno che ha visto...dopo il primo referendum.. il popolo britannico persino quasi costretto nella minaccia di un secondo referendum. Questa consultazione mette fine a tutti i tentennamenti degli ultimi mesi intercalatisi nella politica inglese..prevedendo la realizzazione della brexit entro gennaio prossimo.

Ma quali potrebbero essere le conseguenze di questo risultato non del tutto atteso? Ciò potrebbe dipendere molto dalla modalità con cui avverrà. Cioè se si raggiunge un accordo o se vi sarà un divorzio senza altre intese. Prima di tutto l’eliminazione di tariffe vantaggiose e previste tra gli Stati membri...Ma un punto sul quale sarà opportuno focalizzare l'attenzione sarà il ripristino di dazi e dogane che renderà più complicato e oneroso il commercio di merci da e verso la Gran Bretagna. Difficile fare previsioni tuttavia le conseguenze economiche diverse da un divorzio consensuale sarebbero significativamente superiori. Vi è poi di certo l’incertezza dei tanti italiani che vivono in Gran Bretagna che si ritroverebbero all’improvviso in un Paese extra-comunitario, perdendo l’attuale status giuridico. Lo stesso vale per i britannici che vivono nell’Unione che diverrebbero extracomunitari.

Intanto il premier Boris pare essere in grande sintonia col presidente degli Stati Uniti unendosi in un programma di economia che li vede sempre più strettamente insieme a danno di una Europa sempre più fragile che ha puntato fin troppo sui Paesi dell'est ..trascurando forse l'importanza di potenziare quelli più compatibili alla sua naturale realtà storica.




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