di
vincenzo cacopardo
Trionfano,
almeno di piccoli ribaltamenti che non potranno comunque mai
sovvertirne l'esito. Con questo risultato la
Gran Bretagna rimane certamente fuori dalla Comunità!. Boris johnson
trionfante nel Paese dichiara che lascerà l'Europa.. e trascina nel
tracollo i lauboristi.
Mentre
Corbyn sconfitto..promette di lasciare la guida del Partito per
rinnovarlo dopo il cambio di rotta del Paese...il nazionalista Boris,
tanto simile persino nel fisico e nel suo biondo capelluto al
presidente Trump, conquista una fortissima maggioranza dei seggi
nella Camera dei Comuni con oltre 360 seggi rispetto la soglia dei
326 indispensabili per governare senza alcun bisogno di alleanze! Di
certo una gran vittoria, ma anche una scossa per l'intera Comunità
Europea che da questo evento non potrebbe mai non porsi domande
lecite circa il proprio futuro.
Sicuramente
con questo risultato si mette fine ad un lungo ed estenuante percorso
della vita politica del regno che ha visto...dopo il primo
referendum.. il popolo britannico persino quasi costretto nella
minaccia di un secondo referendum. Questa consultazione mette fine a
tutti i tentennamenti degli ultimi mesi intercalatisi nella politica
inglese..prevedendo la realizzazione della brexit entro gennaio
prossimo.
Ma
quali potrebbero essere le conseguenze di questo risultato non del
tutto atteso? Ciò
potrebbe dipendere molto dalla modalità con cui avverrà. Cioè se
si raggiunge un accordo o se vi sarà un divorzio senza altre
intese. Prima di tutto l’eliminazione di tariffe vantaggiose e
previste tra gli Stati membri...Ma un punto sul quale sarà
opportuno focalizzare l'attenzione sarà il ripristino di dazi e
dogane che renderà più complicato e oneroso il commercio di merci
da e verso la Gran Bretagna. Difficile fare previsioni tuttavia le
conseguenze economiche diverse da un divorzio consensuale sarebbero
significativamente superiori. Vi
è poi di certo l’incertezza dei tanti italiani che vivono in Gran
Bretagna che si ritroverebbero all’improvviso in un Paese
extra-comunitario, perdendo l’attuale status giuridico. Lo stesso
vale per i britannici che vivono nell’Unione che diverrebbero
extracomunitari.
Intanto
il premier Boris pare essere in grande sintonia col presidente degli
Stati Uniti unendosi in un programma di economia che li vede sempre più strettamente insieme a danno di una Europa sempre più
fragile che ha puntato fin troppo sui Paesi dell'est ..trascurando
forse l'importanza di potenziare quelli più compatibili alla sua
naturale realtà storica.
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