15 mag 2020

PENSIONI BASSE: DA SEMPRE FUORI DA OGNI RIFORMA E DECRETO


di vincenzo cacopardo

E' difficile credere in un vero impegno da parte delle forze politiche verso coloro che avrebbero bisogno di un aiuto da parte dello Stato per affrontare i momenti più difficili come quello della epidemia in corso.

Per non di meno.. il problema che qui si affronta non rimane legato al momento epidemico ..quanto alla costante incuria verso una definitiva e valida manovra necessaria per tutti coloro che percepiscono un introito tale da non garantirgli più una qualunque vita sicura. Il caso in questione comporta centinaia di migliaia di persone: uomini e donne ultra sessantenni che vivono di pensione non avendo una propria abitazione e quindi costretti ad adattarsi con le poche risorse della sola pensione..molti dei quali vincolati necessariamente ad impegnarsi in altri piccoli lavori.


LE PENSIONI SOTTO I LIMITI DELLA VIVIBILITA'
Come vivere con queste pensioni?: Potremmo porre il caso di tantissimi con una pensione di 1000 euro che.. prima dell'entrata dell'euro rappresentava una buona pensione di quasi 2milioni di lire: Si poteva vivere discretamente prima del duemila, era una pensione discreta che con la tredicesima permetteva a chi la percepiva la possibilità di un viaggio extra, o il ricambio dell'auto attraverso lunghe rateizzazioni...Con quella pensione si provvedeva al pagamento dell'affitto.. le spese per alimentarsi, le bollette etc. Non si era per nulla benestanti, ma appena..appena disposti verso una vita serena..seppur con pochi capricci in più.
Sappiamo che, oltre alla mazzata dell'Euro, con la legge Fornero del governo Monti.. molte di queste pensioni subirono l'arresto non rapportandosi con gli effettivi interessi di crescita e calcolati esclusivamente col sistema contributivo. Ma sappiamo anche che i contributi pagati negli anni precedenti avevano una consistenza ben diversi se calcolati successivamente in euro.
Volendo fare (come si suol dire) i conti della serva: -Se rapportiamo la stessa pensione ad oggi in euro ad una singola persona che vive in affitto..ci accorgiamo delle enormi difficoltà che condizionano la sua stessa sopravvivenza. - Oggi la pensione di 1000 euro viene ridotta di circa 100 euro dalle tasse (tra quelle dello Stato, della Regione e quelle Comunali). Al netto 900 euro anche pagando un affitto basso di euro 350(per altro difficile da trovare) più 50 di spese condominiali, lascerebbero a chi la percepisce 500 euro ai quali togliendo in modo stretto 120 euro di bollette gas ed elettriche..lascerebbero al pensionato appena 380 euro con i quali deve arrangiarsi per alimentarsi, pagare una assicurazione auto, spese telefoniche.. comprare un minimo di abbigliamento.. spese lavaggi biancheria,..a questi potremmo aggiungere una serie di spese extra... ma indispensabili..dalla tassa della immondizia.. alle spese per la logica pulizia della casa e la cura di se stesso Insomma..impossibile andare avanti e tutti lo sanno... soprattutto quando si vorrebbe fare un abbonamento a sky ...o a qualche palestra per mantenere sano il corpo.. o peggio quando costantemente arriva il guasto imprevisto!..Per non parlare poi delle indispensabili cure ed i medicinali per la propria salute!

Tra chi percepisce una pensione di 750 euro e chi 1000 vi sono milioni di persone molte delle quali sole.
E' inutile pensare di farcela con la sola pensione, quindi nell'allungarsi della vita, molti di questi pensionati devono per forza continuare a muoversi attraverso lavori saltuari per poter integrare la propria pensione con piccole entrate indispensabili(sempre che la salute glielo permetta). Aprire una Partita IVA porrebbe tante altre difficoltà rischiando di accumulare le entrate nell'incertezza di un lavoro non stabile e sicuro, e persino di pagare ulteriori tasse. Questa realtà viene scartata dalla visione di una politica che continua a non considerare questi fatti con l'evidenza necessaria...e cioè identificando l'extra delle entrate di questa categoria di pensionati come necessarie, ma per tutti invisibili..quindi occulte..mentre da un'altra parte si vorrebbe sconfiggere ipocritamente il nero. Ne consegue da parte di uno Stato.. la negazione assoluta di una realtà..unita ad una indifferenza ..alla quale non si intende porre alcun rimedio.

Quello che non si riesce a comprendere di tutto ciò è:

1) il fatto che su queste pensioni basse si debbano ancora pagare ritenute.

2)Ancora più grave rimane il fatto che lo stesso Stato omette di fare una netta differenza tra chi possiede una abitazione e chi no. Andando in tal modo a non contribuire maggiormente sulla base della pensione di coloro che, avendo queste entità pensionistiche, sono anche costretti a pagare un affitto.(valutazione che si sarebbe dovuta porre anche nel contesto di un reddito di cittadinanza)

Il decreto odierno per contrastare gli effetti economici dovuti dalla epidemia.. ha dimenticato completamente questa categoria di pensionati..la politica non li ha mai considerati prima nella logica di un contesto sociale normale.. ed ha continuato a non considerarli anche in questa fase emergenziale in cui è venuto a mancare loro alcuna possibilità di lavoro extra per compensare le loro entrate.

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