5 giu 2020

STORIA ED ETEROGENESI DI UN SISTEMA ELETTORALE


Il Rosatellum ..meglio definito“antipentastellum”...aveva come scopo  una governabilità diversa: Era quello di escludere i nuovi arrivati e restare ancorati ad interessi partitici di parte, ha invece ottenuto un risultato contrario sfociando sulla relativa operativa dell'attuale governo di cui tanti si lamentano

di vincenzo cacopardo

La principale domanda alla quale dovrebbe trovarsi una risposta è quella del perchè l'allora PD di Renzi.. abbia optato per questo sistema elettorale malgrado lo stesso non avrebbe risolto il problema di una governabilità certa. La risposta non può che essere una sola: Perchè questa legge serviva a Renzi per salvare la sua immagine e la sua forza in politica.
D'altronde chi poteva più fare affidamento su un ex premier che dopo il disastroso risultato al referendum costituzionale non avrebbe potuto trovare altra possibilità di percorso politico in una prossima legislatura senza la forza dei suoi fedeli parlamentari rieletti? E chi.. se non lui da segratario..con questa legge..avrebbe deciso i futuri candidati? ..E quanti di questi avrebbero fatto opportuno uso del paracadute sul proporzionale?

E' indubitabile pensare che l'ex premier non avrebbe ottenuto il comando del Governo, ma in tal modo.. avrebbe di certo avuto la possibilità di sostenere una propria forza politica più che una sicurezza sulla sua stessa candidatura.

In sostanza la legge elettorale voluta da Renzi (da cui nasce l'incerto governo attuale) gli avrebbe consegnato un Parlamento in cui i due terzi (2/3) sarebbero stati scelti dai capi dei partiti! La conseguenza sarebbe stata che la nuova legge elettorale avrebbe reso difficile per il M5S, avere degli eletti nei Consigli uninominali non facendo ricorso alle alleanze.

Al di là del comodo uso della fiducia che si tende di continuo a giustificare con la sfrontata retorica de ” il meno peggio”, quello che inquietava era il fatto che Renzi.. con quel sistema elettorale.. avrebbe potuto usare (per non dire abusare) della posizione di forza in seno al suo Partito di maggioranza per manovrare i Parlamentari garantendogli di fatto la possibilità di un nuovo seggio. Infatti sul sistema elettorale i colleggi erano decisi dal governo. In questo modo era abbastanza facile credere che l'altezzoso leader fiorentino avrebbe avuto ogni possibilità di costruirsi una personale forza politica anche al di fuori di ogni suo impossibile premierato..

Anche per questo il desiderato ricambio all'interno delle Aule Parlamentari non poteva avvenire! Sarebbero rimasti seduti gli stessi..i quali..ancora volta per effetto di una nuova sentenza della Consulta (di là da venire) sarebbero persino stati dichiarati ancora una volta illegittimi. Ma che importava?. ( dato ormai per scontato che questa politica si continua a sostenere per anni sulla forza di un principio detto “di continuità” che potremmo meglio definire “di comodo” che mette la stessa Consulta nella incongruenza delle sue decisioni)
Si è sempre usato e abusato della politica in forza di principi che dovrebbero essere considerati di “limite” o di “confine” e non certo una consuetudine: -Era facile pensare che col nuovo sistema lo scopo della governabilità non esulasse per nulla dal voler ricostruire il consueto compromesso di una coalizione tra i Partiti contrapposti lasciando fuori i 5stelle.

Questa in breve la storia della nascita di un sistema elettorale in gran parte proporzionale studiato per far fuori i nuovi arrivati pentastellati e che al contrario e' riuscito a farli emergere più del dovuto. Sono passati anni..ed ancora si gioca con la politica dei sotterfugi e delle subdole manovre..per finire con i soliti risultati illogici e discordanti.
Una sorta di eterogenesi dei fini di una politica decadente dove un furbo ex premier fiorentino ha operato per puro personale opportunismo..e continua a farlo.. con le condizioni che modificano gli utili obiettivi di una buona politica di innovazione.


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