19 gen 2023

UN PAESE AVVOLTO NEI MISTERI



di v.cacopardo
Avvolti da una lunga serie di misteriosi eventi da circa 60 anni, il Paese Italia marcia in un cammino privo di una utile e sensata ricerca delle verità.

Da piazza Fontana...all'attentato nella piazza di Brescia, dalla strage alla stazione di Bologna...all'aereo caduto ad Ustica, passando dagli strani ed incomprensibili compromessi della banca Vaticana...alla morte misteriosa di Calvi, dal caso Orlandi...alla scomparsa della borsa con l'agenda di Borsellino e le delicate questioni della trattativa Stato-mafia...Ed altri ancora in un susseguirsi di misteriosi fatti per i quali da anni ed anni sembrano rincorrersi inutili speranze nella ricerca delle verità!
Sappiamo che per quanto riguarda la mafia si sono persi anni ed anni sottovalutando il problema: Solo dopo le stragi che hanno coinvolto i due magistrati Falcone e Borsellino, pare essersi mosso con maggiore impegno lo Stato! Dopo trent'anni, l'odierno arresto di Matteo Messina Denaro sarà anche stato un successo, tuttavia malgrado l'eco e la speranza di ricavare ulteriori informazioni riguardo alle nuove attività mafiose, potrebbe apparire difficile affermare che si possa ottenere di smorzare l'avanzata di ciò che persevera in quella che rimane una mentalità mafiosa facente parte di una sub cultura negativa che oggi non si serve più dei feroci metodi di una volta: In questi trent'anni l'avanzamento tecnologico tra droni, intercettazioni e strumentazioni super avanzate, appare sempre più difficile poter nascondere le efferratezze commesse nel passato, pur rimanendo ancora avvolti in un fitto mistero alcuni precedenti fatti! Facile quindi immaginare che le manovre mafiose odierne rimangano prevalentemente guidate dalla stessa mentalità, ma nascoste e sostenute attraverso grandi attività finanziarie e con inferiore spargimento di sangue.
Restano ancora avvolti dai misteriosi tanti enigmi che hanno sconvolto l'andamento di una società il cui sostentamento democratico non appare per nulla convincente: L'implicazione dei servizi segreti, gli inopportuni (od opportunistici) interventi politici uniti a manovre governative inefficaci, hanno complicato la ricerca di una verità su questi misteri la cui conoscenza dei fatti renderebbe beneficio al Paese stesso.
E' pressocchè inutile illudersi! Siamo nel ristretto campo dei segreti voluti e sostenuti da pochi che sanno e che non intendono parlare per paura o per convenienza, alcuni fatti persino coperti da interessi internazionali assai difficili da smontare! Ciò rende di estrema difficoltà la ricerca di una verità! Tuttavia nella ipotesi che alcuni di essi potessero essere sciolti e messi a conoscenza, potranno offrire beneficio non solo alle generazioni che li hanno vissuti, ma soprattutto quelle a venire che ne trarrebbero giovamento rendendo migliori garanzie ad una società futura più solida e convincente.

8 gen 2023

QUALE EUROPA PER UNA CRESCITA SOLIDALE?

 




DI V.CACOPARDO

C'è da riflettere e forse da non stare tranquilli se il Financial Time, quotidiano economico finanziario Britannico, ci informa che sarà proprio l'Italia il paese dell'Eurozona più esposto quando la BCE deciderà di innalzare i tassi di interesse!

Col rischio di far crescere una instabilità nel nostro Paese per via di evidenti concatenate cause di recessione ed inflazione, il nostro paese, alquanto debole proprio sul piano energetico e con un debito pubblico assai alto, potrebbe andare incontro ad un inarrestabile defoult.. Ancora oggi l'Italia è un paese dell'eurozona più esposto e non sembra che possa venirne fuori se non attraverso una diversa politica monetaria: una nuova crisi del debito porterebbe problemi in seno alla stessa Comunità: Una crisi che finirebbe col compromettere il nostro dialogo su altre importanti problematiche politico sociali! Dopo le problematiche dovute ad un virus e quelle di una incomprensibile guerra, l'inflazione venutasi a generare rischia di far saltare il nostro debito pubblico costringendo anche le banche centrali ad aumentare i tassi...e quando i tassi aumentano ed il denaro è più caro i prezzi stagnano e si genera una particolare combinazione di fenomeni che costringono l'economia che potrebbe mettere il nostro Paese ko, molto più che negli altri paesi dell'Unione.

In un mio vecchio post di qualche anno addietro scrissi “sull'Europa e la ricerca dei propri valori” sostenendo che i Paesi dell'unione, soprattutto quelli più socialmente progrediti e con un miglior welfare, non avrebbero mai dovuto sottovalutare l’importanza di guardare oltre le antiche logiche e le posizioni:- Una certa politica moderna, la cui funzione primaria sarebbe dovuta essere quella di regolare i rapporti sociali e governare, non riusciva ancora a garantire quella indispensabile serenità per una vita in comune. Questo determinava un disagio che continuava a turbare la ricerca di una stabilità nella quale si sarebbe dovuto coltivare ed ampliare un sereno rapporto di scambio.

In pratica il rapporto di crescita sarebbe dovuto essere portato avanti con equilibrio, facendo sì che, l’evoluzione riuscisse a stare al passo con un armonico sviluppo sociale e culturale più congenito al terrirorio stesso: -Si sarebbe dovuta costruire una Comunità internazionale non sottovalutando quell'equilibrio necessario per un progresso utile e costruttivo non potendosi di certo trascurare l’importanza di un cammino verso una integrazione Europea più solidale.

Le domande che rimangono senza una risposta sicura potrebbero essere: Come si può, ancora oggi, porre la base di una crescita internazionale sulla prevalenza di una ristretta e generica economia finanziaria senza regolare il mercato? Come si sono potuti mettere i Paesi della Comunità in frenetica e costante competizione tra loro senza aver offerto ad ognuno di essi una possibilità di sviluppare meglio le intrinseche risorse derivanti dal proprio vissuto storico, aiutandoli nella loro individuale crescita attraverso l'uso di un sistema economico più equilibrato?


6 gen 2023

DUE PAPI, DUE FIGURE, UNA RIVOLUZIONE

 



di vcacopardo
Malgrado per alcuni possa sembrare tutto regolare, quello che è avvenuto in questi anni in seno alla Chiesa Cristiana ha un nonsochè di straordinario...ai limiti del rivoluzionario! Che la Chiesa abbia (inconsapevolmente o no) pensato di sostenere un Clero diviso è rappresentato dal fatto che si siano alternate insieme due figure papali talmente differenti sulla loro catechizzazione e persino sul piano empatico: il Papa definito teologo che si oppone ad ogni teoria sul relativismo, da quello che si esprime in termini quasi enfatici in tutta la sua umanità terrena. Non so quanti possano comprendere quanto importante possa essere stato questo particolare passaggio rivoluzionario di una Chiesa che ha cercato di sostenere insieme credenze clericali assolute ed umili predicazioni terrene verso una società che in questo secolo con difficoltà cerca di tenersi unita.
Con la scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI°, si è parlato tanto della sua evangelizzazione negli anni in cui ha esercitato il suo papato soprattutto sulle sue teorie sul “relativismo”. Sui social si leggono contrapposte critiche a favore o contro questo pensiero da lui fortemente sostenuto che gli hanno procurato l'appellativo di “gran teologo”. Sappiamo che il suo pensiero sostenuto da intense Encicliche di chi ha sempre percepito in modo assoluto alcuni principi della fede cristiana, hanno aperto un profondo dialogo tra i fedeli con ampie discussioni e forti critiche, disapprovazioni e persino biasimo.
Un dato di fatto certo è il fatto che ambedue i Papi si siano sostenuti a vicenda anche attraverso l'enciclica "Lumen Fidei": -Scritta insieme essa indica una luce capace di accendere l’esistenza dell’uomo in terra: Essere di aiuto per l’umanità affinchè si possa meglio identificare una distinzione fra ciò che rappresenta il bene e ciò che identifica il male. Un messaggio che, nel mondo contemporaneo, si avverte in modo particolare.Benedetto ha sempre criticato quel “relativismo” diffuso secondo cui non vi può mai essere alcun riferimento: Un principio che non pone alcun punto preciso e che porta inevitabilmente alla possibile mancanza di una libertà, sfociando persino sullo smarrimento ed alla instabilità del genere umano: D'altronde chi deve sostenere una fede come principio, con difficoltà potrebbe sostenere un pensiero che consideri la conoscenza come incapace di attingere una realtà oggettiva!
La posizione di chi può pensarla come il sottoscritto (se pur poco possa contare) non è del tutto propensa a dare forza al pensiero di Ratzinger, tuttavia proprio in forza ad un relativismo, non potrei permettermi di criticare un pensiero di un Papa che in proposito ha scritto con profonda fede e sofferenza ciò in cui credeva.

Il mio pensiero su questo argomento, raccolto subito dopo la successione e la nomina improvvisa di Papa Francesco, lo avevo raccolto sul mio Blog anni fa in un post sulle “ TEMATICHE ESISTENZIALI SUL CRISTIANESIMO TRA SECOLI DI RIFORME ED IL PENSIERO ODIERNO” I riferimenti in proposito riguardano proprio l'aspetto contrastante che si era determinato nella evoluzione di una Chiesa che, con la straordinaria e contemporanea successione di due pontefici, tendeva ad equilibrare le distanze tra due pensieri...tentando in un certo senso di rinforzare il concetto di fede.

(Per chi ha voglia di leggerlo traggo il mio pensiero da quel post)

I vincoli religiosi di una Chiesa cattolica sembrano costringere l’uomo ad una visione incondizionata dell’ultraterreno, tendendo di fatto a sminuire l’importanza umana di un mondo per il quale e nel quale siamo immedesimati e posti a dover vivere. Nella storia cristiana e nei Vangeli si fa riferimento ai miracoli di Cristo e ciò tende a svilire, in un certo senso, a rendere meno comprensibile il messaggio profondo di un uomo portatore di amore e carità.
Ma per alcuni l’aspetto umano di Cristo rimarrà sempre prevalente e decisamente più interessante di quello avvolto dal mistero divino. Di certo.. la sua figura di uomo potrebbe riconoscerci più legati a lui: Quando i Vangeli si dilungano nella descrizione dei miracoli, sembra perdersi quell’importante e più realistico filo che lega la figura di Cristo all’essere umano, pare disperdersi quella carica della nota umile del suo verbo diffuso attraverso le parabole, pare dissolversi la principale funzione della missiva che egli diffondeva all’uomo: Gesù Cristo attraverso i miracoli rischia di apparire un super uomo, un ultraterreno, finisce col divenire un divo e persino un mito, quando, con evidente dicotomia, egli sul piano umano manifesta umiltà, sentimenti come la carità, l’amore e persino la speranza che rappresentano la semplicità e l’equilibrio: Il meglio di ciò che è la vera forza tra gli umani ed il contrario di ogni forma di esaltazione.

Qui la Chiesa perdeva, secondo la mia visione, la più importante occasione che dovrebbe spingerla ad insistere maggiormente sul messaggio terreno di amore condotto dal suo unico e vero Pastore. Un Pastore che parlava ai suoi discepoli, uomini come lui, partoriti in terra e quindi facenti parte del mondo umano e non divino. Un mondo divino al quale potrebbero accedere, forse solo come anime ed alle quali non sembra sia dovuto percepire oltre lo stato della conoscenza umana. L'occasione sembra essere stata colta con la nomina di un pontefice come Papa Francesco che con la sua evangelizzazione rinnova con profonda umiltà il messaggio cristiano del Messia. 
Nelle immagini sacre del mondo cristiano, Gesù, in quanto uomo, è stato reso visibile al contrario dell’entità Divina che non ha mai avuto una precisa percettibilità umana. Questa differenza pone le due figure in un piano nettamente diverso: Cristo vivendo in un contesto umano ha toccato ogni sensibilità terrena, il Creatore se anche presente, non si è mai manifestato in termini umani in quanto il suo mondo è sempre stato quello nascosto, soprannaturale e celestiale dello spirito e dell’anima.

La Chiesa, attraverso la storia dei Vangeli ci parla di una nascita di Cristo per grazia ed intervento dello Spirito Santo ponendo così, il presupposto di un legame tra un mondo spirituale con quello terreno. Questo presupposto non può che porre seri dubbi per la stessa natura dell’uomo...non tanto per la possibile presenza di due diversi universi, bensì per la coesistenza ed il legame tra loro. Questi dubbi tornano nell’uomo proprio per la presenza di tutto ciò che negli stessi Vangeli viene presentato sotto forma innaturale di miracoli e prodigi possibili solo in un mondo ultraterreno.
Qualunque ostentazione verso l’individuazione del Divino potrebbe rappresentare una visione troppo azzardata e persino superba se espressa da un essere umano. Ciò... anche in considerazione delle Sacre scritture che potrebbero essere state elaborate volutamente costruendo attorno alla figura di un uomo, un ambito spirituale, mistico e trascendente.
Il modo di agire di ogni uomo dovrebbe basarsi su una visione prettamente umana della propria permanenza in questo mondo, ed ecco che il concetto di fede espresso dalla Chiesa potrebbe perdere il suo valore ed essere fissato solo come l’effimera speranza di poter vivere nel sogno e nella fiducia di un aldilà più sereno nel conforto di un (comodo) Dio. Ma verrebbe di certo espresso con maggiore efficacia l’utile ed indispensabile messaggio dell’amore tra gli uomini.
-Quando tanti pensano di avere avuto il dono di aver trovato Dio (forse… peccando un po’ di presunzione), altri, non ostentando alcuna sicurezza, continuano a cercarlo analizzando con maggior senso critico ed equilibrio l’ipotesi di una sua esistenza .
Una ricerca impone determinate esperienze e queste non sempre appaiono positive, ma risulteranno comunque utili, poiché solo chi guarda in profondità potrà meglio accostarsi al divino. Ricercare attraverso un proprio pensiero è un compito doveroso e necessario per l’uomo. Molti invece si privano di questo restando appesi ad una visione di superficie e ad una credenza universale acquisita per tradizione: Sono coloro che meno si pongono le domande sull’esistenza!

L’ignoto e l’ultraterreno rimangono comunque le vere incognite che coinvolgono l’essere umano che, seppur credente, non può riuscire a percepirne il senso. Ma sono anche i misteri che potrebbero ostacolare la difficile ricerca del suo "equilibrio.” Ciò detto nessun essere umano potrebbe sostenere l’esistenza di un essere divino superiore, così come non potrebbe mai sostenere il contrario: Il messaggio di Cristo è già completo di ciò di cui l’essere umano ha bisogno : amore, fratellanza, speranza ed equilibrio. Comunque sia quello che più andrebbe colto del suo messaggio, è proprio quello sull’amore tra gli uomini. Quando, poi, egli parla del regno del Signore, ciò potrebbe identificarsi come un legittimo messaggio di speranza per un riscontro verso una vita migliore realizzata attraverso la costante attesa di ciò che pare essere più giusto e misericordioso. E cosa vi è di più giusto in questa terra.. se non l’espressione di un sentimento d’amore verso il nostro prossimo?
Ma la Chiesa ha dei precisi obblighi nei confronti della sua storia evangelica ed è legata ad un messaggio unico coltivato e diffuso nel tempo. Il suo ordinamento, in un certo senso, le impedisce di adeguarsi ai tempi ed il suo sapere si scontra più spesso con il mondo moderno e con l’aumento di una “non credenza” supportata da riscontri disumani di inaudita brutalità...anche senza fondate giustificazioni.
Le dottrine Luterane sulle “giustificazioni”come quelle Calviniste evangeliche sull’importanza della Chiesa invisibile, sono concetti che appartengono alla storia e quindi relativi ad un passato in cui non esisteva l’enorme tecnologia e la grande conoscenza del mondo di oggi! L’uomo è cambiato ed anche il suo modo di pensare ed interagire, ma ha sempre bisogno di credere allo scopo della sua vita in terra, ha bisogno di comprendere quale senso darle, desidera conoscere meglio il significato della sua esistenza. La religione cristiana oggi esercita il suo compito di evangelizzazione attraverso la struttura clericale e la figura terrena del suo pastore in terra: il Pontefice.
La figura del Papa odierno Francesco è sicuramente il risultato di un cambiamento voluto dalla stessa Chiesa che sembra aver percepito l’importanza di una guida simile alla figura di Cristo, giusto per il difficile momento storico che attraversa il mondo intero. Ma come mai questa figura così umile e caritatevole tocca i cuori e la sensibilità di tanti uomini? Se non perché si rivolge alla gente esprimendo l’importante sentimento dell’amore come ugualmente fece Cristo?

Papa Francesco ha toccato l’animo umano e lo ha fatto parlando anche di speranza, esponendosi meno ad una funzione di venerazione nei confronti del Creatore. Ed ecco che il mondo, raggiunto da una prevalente sensibilità umana, si risveglia in una speranza…e nel desiderio di costruire un futuro attraverso l’amore verso il prossimo.
Non v’è dubbio che nella visione della fede cristiana, un ruolo fondamentale lo svolge lo Spirito che per mezzo della sua santificazione, dovrebbe riuscire ad imprimere ed infondere quel legame tra l’uomo ed il Divino.
La “percezione illuminata dall’alto”…come anche la “testimonianza interiore dello Spirito” (espresse dal pensiero di Calvino)… al fine di unire divinità e natura umana, restano qualcosa di realmente arduo da comprendere poiché difficilmente si potrebbero spiegare in termini razionali. Quella stessa razionalità di cui ci ha fatto dono l’entità superiore.

Dunque la religione cristiana pone le basi della sua forza su una fede e questa.. sull’importante funzione dello Spirito Santo. La mia osservazione, se pur agnostica, rimarrà sempre assai rispettosa della figura di Cristo poiché legata in pieno all’essenziale messaggio d’amore seppur ignora, ma non pone alcun diniego sull’esistenza di un mondo ultraterreno, non potrà mai riuscire ad immaginare ogni tipo di relazione con quello terreno come, invece, suggerisce la fede cristiana suggerita da forti e dure teologie tendenti ad abbattere ogni teoria contraria. Perché dunque, al di là di ogni fede, non iniziare col considerare Gesù Cristo come un grande uomo, un filosofo col dono di aver suggerito al mondo la giusta via del vivere tra gli uomini. In lui si scorge anche la saggezza dell’equilibrio, il dono di un messaggio sociale e la statura di un sapiente politico… E perché ostentare sicurezze verso un’entità divina capace di frapporsi, quando sembrerebbe persino impossibilitata di poter interagire con un mondo terreno dove tutto parrebbe affidato a noi stessi? Non esiste una verità assoluta in proposito, ma solo quella affidata ad una fede!
Non è tanto il quesito di una esistenza ultraterrena che dovrebbe spingerci nella ricerca...ma l'importante messaggio di Cristo sull'amore terreno in direzione di una speranza futura.
v.cacopardo

1 gen 2023

POLITICA E FINANZA, NELLA RICERCA DI UNA SOCIETA' DEMOCRATICA di v.cacopardo

 



di v.cacopardo

L'euro è entrato ormai da diversi anni nelle banche degli stati aderenti l'Unione. E' inutile negare che il cambio non ha aiutato tutti allo stesso modo ed i parametri continuano tutt'ora a non tener conto delle diversità territoriali. E' difficile se non impossibile, per chi vi è entrato, uscire da questa moneta! Indubbiamente il problema è la sua gestione che non risulta ancora utile ad una vera crescita equilibrata e che, col suo peso, finisce sempre più ad ingabbiare ogni forma di sana democrazia.Ciò anche nell'evidenza di una società come la nostra che come principio persevera nel vivere sempre più in modo esterofilo ogni progetto di sviluppo democratico, non avendo capacità di ricercarne uno proprio e più congenito.

Il problema principale sta anche nel fatto che la politica dei paesi e di tutta la Comunità intera non si è mai veramente interessata, sin dall'inizio, a regolamentare il sistema finanziario e bancario in modo più equilibrato. Per cui la vera questione odierna sembra essere quella piuttosto costrittiva imposta da interessi economici finanziari contrapposti a quelli legati intrinsicamente ad un principio di una società democratica che dovrebbe compiersi a favore del suo stesso significato. Ma solo quelli di una politica intesa come principio di interessi finanziari non utili ad un'attività sociale o meglio: Quelli tra gli interessi speculativi dei pochi contro il diritto alla serena vita di tutti.

Rimane perciò incomprensibile constatare come da più parti si prenda gioco dei fondamentali principi per la edificazione di processo democratico più corretto, facendo credere, da una parte, che una corretta democrazia possa espandersi senza la necessità di quelle indispensabili risorse per compensare il suo costrutto al fine di soddisfare i bisogni di tutti. Mentre da un'altra parte, si pensa che l'unico modo sia quello di personalizzarne il concetto attraverso la forza di una privata risorsa economica.

Eppure se si vuole vedere la democrazia come ultimo baluardo a protezione della vita politica e sociale di ogni Nazione, al fine di non scadere nel principio assoluto e più comodo, ma sicuramente pericoloso di una dittatura, bisogna che il valore stesso della democrazia possa essere salvaguardato attraverso principi di metodo corretti e corrispondenti alla stessa concezione etimologica del suo significato.

La corruzione, una cultura condizionata, un lento sviluppo e la poca o limitata informazione, hanno fatto sì che la costruzione positiva di tale processo resti sempre condizionata in un’evoluzione poco definita ed, a volte, non corrispondente allo suo valore. In più oggi, con la forza di una globalizzazione poco controllata, la vera complicazione sorge in contrasto con i principi di un processo economico finanziario che pare condizionare pedissequamente ogni percorso di un “governo del popolo”.

Persino nei partiti politici che si richiamano ad una democrazia diretta e partecipata, si esclude la possibilità più che utile di un finanzamento pubblico, quando è di tutta evidenza (ed in questo caso l'America col suo esasperato imperialismo sembra dettare legge) che, mancando un pubblico finanziamento, i Partiti e qualunque altra organizzazione politica, non potranno che far fronte a quelli privati. In tal modo mettendo in crisi una equa partecipazione fondata sul libero pensiero! Il chè, in un Paese come il nostro, dove persevera il malcostume, si evidenzierebbero ulteriori scalate da parte di un potere economico che sottomette queste organizzazioni politiche ad un personale comando e..quindi a propri interessi: Un finanziamento pubblico dovrebbe solo essere ben disciplinato!.

Ritornando all'Europa ed alla sua moneta, moneta il cui passato cambio ancora oggi ci penalizza, ma di cui non possiamo fare a meno, l'errore sembra essere stato quello di non aver saputo condurre la via della globalizzazione in modo più equilibrato tenendo fin dal principio le dovute differenze tra le risorse dei vari territori che venivano ad unirsi. La qualcosa sta continuando a generare il beneficio di una quantità a sfavore di una qualità (qualità di cui proprio il nostro Paese ha sempre portato il vessillo e che l'aveva portata in capo ai paesi tra i più gratificati). Sottoponendo il nostro Paese in uno sforzo concorrenziale azzardato e difficilmente vincente nel futuro.

Almeno di una svolta rivoluzionaria dettata dalla stessa Comunità europea, tutto ciò non può che ripercuotersi negativamente anche sul tessuto sociale del bel paese di una volta.