14 apr 2023

CALENDA DALLA GRUBER

 



divcacopardo

Quello cui abbiamo assistito ieri sulla sette nel programma otto e mezzo è stato un insopportabile spettacolo che ha visto la Gruber voler apparire come una sorta di giustiziera, più che una moderatrice. Sicuramente poco osservante delle regole e dei principi in nome di un presunto principio di deontologia giornalistica!

Calenda cerca di rispondere alle domande e la Gruber lo arresta ad ogni risposta! Quasi ossessiva più che aggressiva verso l'onorevole che si predispone di esaudire le richieste su domande che gli vengono poste anche dagli altri interlocutori: L'intemperanza e la aggressione verso gli ospiti poco apprezzati poiché non in linea col suo pensiero è ormai nota, e fa di questa giornalista una irrispettosa conduttrice dei suoi programmi...

E' vero! Calenda appare assai pensoso e quasi confuso dopo la separazione con il politico pseudo-politico che con la solita furbizia che gli è nota continua a sfruttare ogni possibile occasione per restare alla ribalta: Un insopportabile, ma abile manipolatore delle occasioni, quello che tanto piace a quei masochisti che scorgono nella politica l'importanza della astuzia anche quando questa nuoce alla società! D'altronde è ormai noto come Renzi si continui a muovere in politica per un suo preciso tornaconto disponendosi a conferenze remunerate in barba ai principi base della sua nomina a senatore prendendo in giro tutto il suo elettorato! Si parla di cifre di oltre i duemilioniemezzo...

L'errore imperdonabile di Calenda è stato quello di aver cercato alleanza con chi la politica la usa per un proprio tornaconto, quello di essersi messo assieme ad una presuntuosa ed arrogante figura che non ha mai nascosto nel passato il suo vero scopo e l'insopportabile saccenteria.

Adesso, al di là della nota irruenza verbale della Gruber, il professore Calenda potrà e dovrà fare a meno dell'alleato fortemente compromesso che non gli rendeva meriti. Sarà sicuramente costretto a restare ancora unito nel gruppo parlamentare per l'interesse comune, ma forse potrebbe dettare più liberamente un nuovo futuro programma cercando nuove alleanze più sicure che possano frenare l'andazzo di un sistema bipolare che pone molti dubbi sulle scelte politiche e sociali e che blocca ogni possibile scelta equilibrata.

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