23 ott 2023

PERCHE' ROMPERE COL PASSATO...

 




....FACENDOSI FORTI DELLE ESPERIENZE
   di vincenzo cacopardo 

    RIPROPONGO QUESTA MIA ANALISI DEL 2019
Vi è una giustificazione, oltre che una necessità, per appoggiare programmi di “rottura” contro questa odierna politica ormai decomposta e poco funzionale. Hanno cercato di farlo i 5Stelle con scarsi risultati dovuti anche dalla loro improvvisata organizzazione e da un inarrestabile moralismo a volte bigotto e non del tutto costruttivo. Tuttavia quella fase di rottura sembrava esser servita a risvegliare gli animi dei tanti...
Tempo fa scrissi .. “metaforicamente.. potremmo paragonare il sistema politico in cui viviamo e nel quale ci rapportiamo, ad un campo sul quale andrebbero coltivati i semi (nuove regole e principi costituzionali per un nuovo sistema politico più utile). Il frutto dovrebbe essere quello di una compatibile e più conforme “democrazia”. Ma se il campo è malato, arato male, senza un’attenta concimazione, il seme non crescerà mai bene ed il raccolto sarà inevitabilmente il frutto di tutto ciò: ovvero un raccolto guasto (una democrazia non definita), alla quale si aggiungeranno i parassiti (come la burocrazia) che lo divoreranno rendendo il campo una coltre ancora più desolata. Questo “campo” andrebbe ricomposto e preservato in modo da potervi impiantare i nuovi semi per l’attesa e la crescita di un buon raccolto e per evitare l’arrivo di qualsiasi altro parassita.”
Oggi il parassita della “burocrazia” regna sovrano in un Paese che soffre in concorrenza, crescita e funzionalità, la burocrazia sembra essere persino fomentata da chi gestisce potere politico: essa torna utile poiché, il disbrigo della stessa, finisce col rendere ancora più forza a chi il potere lo gestisce.
Ma questo cambiamento non potrà mai avvenire se non passando prima da una fase di "rottura" col vecchio sistema e le figure che vi girano intorno. Nulla potrà mai inventarsi la politica, se non un rivolgimento che possa partire dalla base e cioè dalla ricomposizione e la rifioritura del suddetto “campo”...
Se, a tutto ciò, aggiungiamo l’assoluto e dilagante pragmatismo delle rigide ed immutevoli istituzioni, allora nel nostro Paese continuerà il perdurare di una realtà simile a quella di un basso medioevo. Bisognerebbe, invece, spingersi verso un nuovo rinascimento, ri-arando il suddetto campo per l’attesa di un buon raccolto ed il rifiorire dei valori di una sana democrazia. E' inutile prendersela con un Premier di turno..quando è ormai chiaro che è la base del sistema a dover mutarsi. E' inutile continuare a prendersela con i politici in un ridicolo gioco delle parti.. quando sono proprio le stesse regole della politica a doversi cambiare. Occorre altro!
Un riferimento particolare va fatto in direzione di una riforma di tutto “il sistema”: Occorre un “riordine sociale” che, deve potersi rapportare ai tempi, occorre poter esprimersi con dinamica costruttiva e funzionalità ben diversa!Solo allora, sulle ceneri del vecchio e sulle esperienze raccolte, potrà rinascere una vera e sana innovazione!
La politica odierna necessita principalmente di studio e ricerca...

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